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Minjee rimase in silenzio e guardò Asmodeo negli occhi: si era innamorato, era stato in grado di provare un sentimento tutt'altro che negativo durante la sua esistenza

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Minjee rimase in silenzio e guardò Asmodeo negli occhi: si era innamorato, era stato in grado di provare un sentimento tutt'altro che negativo durante la sua esistenza.
Chissà per quale motivo, ma tale informazione le diede una piccola speranza: forse poteva rigirare la situazione a proprio favore.

«Perché l'amore ti...ti ha spinto ad uccidere?» chiese lei, cercando di ignorare ancora la sua paura

Sapeva di stare rischiando tantissimo nell'essere così curiosa nei confronti del demone, ma se il suo destino era scritto, tanto valeva provare fino all'ultimo.

«Insomma...se l'amore è una cosa così bella che voi tutti ripudiate...perché tu ne sei caduto vittima?» domandò lei, cercando di attaccare di più le spalle alla porta, come se avesse voluto provare ad allontanarsi

«Perché...perché io...perché...»

Asmodeo non riuscì più a parlare dopo aver sentito quella domanda: erano secoli che non gli veniva chiesto del suo passato o almeno la ragione per cui fosse condannato ad essere uno spirito maligno.
Lucifero non si era mai interessato a lui, così come tutti i suoi fratelli: la motivazione era stata fine a se stessa, nulla di più.

«Cosa stai cercando di fare?» chiese lui, risvegliandosi dalla lunga pausa di silenzio «Sai qual è il mio punto debole, non è così?!» chiese, alzando la voce e facendo tremare ogni singolo oggetto si trovasse nella stanza, come se avesse dato inizio ad un terremoto

«I-Io non lo so...non so quale sia il tuo punto debole...lo giuro...» sussurrò Minjee, chiudendo gli occhi per lo spavento

Asmodeo non aveva mentito: ricordare il suo passato era la chiave per indebolirlo.
Non aveva mai accettato quello che aveva fatto, non lo aveva nemmeno dimenticato: era stato costretto a convivere per sempre con il rimorso di ciò che aveva fatto.

Non si era mai perdonato.
Per questo Lucifero lo aveva scelto come uno degli angeli del male più potenti.

«Ho fatto una semplice domanda...non so quale effetto ti possa fare...lo giuro sulla mia stessa vita.»

«Allora la tua promessa varrà meno di niente.» disse Asmodeo «Forse non te ne rendi conto, ma hai ancora pochissimo tempo a disposizione.»

«I-Io potrei farti cambiare idea. Su di me, sul mondo in generale...ti prego dammi ascolto.» lo pregò Minjee, abbassando il capo in segno di resa

«Tutti siamo destinati all'Inferno. Per quanto tenterai di compiere buone azioni, Lì ci sarà sempre il tuo nome inciso sopra.» disse il demone di fronte alla ragazza mentre la guardava

«Secondo me invece ci sarà sempre una via verso la salvezza. Devi solo crederci un po' di più.» ribatté lei con più speranza

«No Minjee. Non funziona così. È solo un'illusione che ti permette di vivere con più spensieratezza, ma solo quando arrivi alla fine ti rendi conto che non può essere come vuoi tu.» disse Asmodeo «Tutti siamo dannati. E credimi: per come hai condotto la tua vita, tu sei la prima della lista di Lucifero.» aggiunse con un ghigno

«Io conduco e condurrò sempre una vita onesta!» esclamò la ragazza con rabbia

«Ballare di nascosto nei locali notturni facendo la spogliarellista e concedendoti ad altri uomini non fa di te una persona onesta. Hai ceduto ad uno dei sette peccati capitali e questo basta per dannarti.» spiegò lui con una calma veramente spaventosa

«Tu non sai niente del mio lavoro! Lo faccio perché ho bisogno di denaro per aiutare mio fratello a guarire! Il mio gesto, per quanto sfrontato e vergognoso possa essere, serve per una buona azione! Non per piacere personale! Pensi che a me piaccia?!» chiese Minjee, stanca di sentirsi colpevole per quello che stava facendo

«Se lo continui a fare da anni, credo di sì.» rispose Asmodeo «I giochi sono fatti: ti aspetta un posto all'Inferno e spero proprio che capiti accanto al mio. Ormai nessuno potrà aiutarti.»

«Dio...» sussurrò Minjee, guardandosi attorno

«Credimi...nemmeno Dio.»

«Io non ho mai fatto del male a nessuno...non merito un destino simile a quello di Dasom o Boa.»

«Per questo puoi stare tranquilla: per te ho pensato ad una morte meno dolorosa fisicamente...» confessò Asmodeo, avvicinandosi a lei

«Mi farai tagliare i polsi? Mi farai impiccare? Come dovrei morire?» chiese lei

«Non posso dirtelo, così vivrai gli ultimi giorni della tua vita con estrema angoscia.»

«So che ho un demone che mi perseguita, come dovrei vivere secondo te? Sono già angosciata!» esclamò lei, stanca di essere presa in giro

«Hai ragione. Ti posso solo promettere una cosa.»

«N-Non mi fido di te.»

«Peccato, perché dovresti.» disse lui, avvicinandosi ancora una volta a lei per sussurrarle all'orecchio «Ti prometto che non soffrirai, sarà una morte rapida e indolore.»

Mentre le sussurrava quella frase, afferrò una sua ciocca di capelli e se l'arrotolò intorno alle dita della mano per farla avvicinare ancora di più a sé, ma non ottenne l'effetto sperato dato che Minjee si mostrò irremovibile.

«Parliamo un po' di te Minjee...hai un uomo nella tua vita?»

Minjee tacque e si chiese per quale motivo Asmodeo le avesse fatto una domanda del genere.
Perché si stava interessando della sua vita?

«Secondo te?» chiese lei

«Ovviamente no. Chi potrebbe mai stare con te? Vai a letto con mezza città in fondo...chi mai accetterebbe una ragazza così?» domandò lui ironicamente

«I-...non ne vale la pena. Pensa ciò che vuoi. Gli unici uomini della mia vita sono mio padre e mio fratello. Nessun altro.»

«E come mai non hai bisogno di qualcun altro che non faccia parte della tua famiglia?»

«Perché non mi sono mai innamorata a tal punto da volere una relazione.» rispose lei «Voglio dormire. Lasciami in pace.»

«Come puoi parlarmi di amore se non l'hai conosciuto in tutte le sue forme? Non sai cosa significa soffrire a causa sua.»

«A volte ne soffro. Ma tu non lo puoi sapere perché non mi conosci.»

«Non credo proprio. Ti conosco come le mie tasche ormai. Io e te siamo uguali.»

«No...tu sei malvagio, io non lo sono.»

«In passato avrei ucciso per possedere un cuore come il tuo...» le sussurrò all'orecchio mentre si avvicinava a lei, che ormai gli dava le spalle «vuoi sapere la mia storia? Bene, te la racconterò: io ero innamorato di una ragazza come te, a cui piaceva divertirsi con altri. Pensavo mi amasse, pensavo di essere l'unico, ma ero troppo innamorato per capire veramente chi fosse. Mi ha tradito numerose volte con amanti diversi e a causa del mio dolore e della mia sete di vendetta, ho ucciso ogni uomo avesse giaciuto con lei. Finito il mio lavoro, l'ho uccisa per vendicarmi delle menzogne che mi aveva raccontato. Ora capisci cosa intendo? Non sempre l'amore finisce bene.»

♱𝔇𝔢𝔪𝔬𝔫 [Kim Taehyung]Where stories live. Discover now