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ELARA Non pensava che potesse farlo. Considerò di trovare Draco e spiegargli la situazione ma non riusciva a trovare una scusa opportuna per uscire dal vagone- almeno non quando era in mezzo a sua sorella e Alice Thomas che stavano nel bel mezzo di una accesa discussione sulla politica.

"Non ne avete abbastanza di politica per oggi?" brontolò Elara, mettendosi le mani sulle orecchie. "Voi due mi volete far cadere le orecchie!"

"Sono d'accordo" disse George Weasley dall'altro lato dello scompartimento. "Abbiamo una pozione per far ricrescere le orecchie se ne hai bisogno, El" rispose Fred con un occhiolino. L'angolo della bocca di Elara si sollevò in un sorrisetto.

Sua sorella, Freya, sbuffò, sistemandosi indietro sul sediolino guardando fuori al finestrino mentre il treno passava sotto al ponte. "Non è colpa mia se Alice pensa-"

"Basta!" Elara la interruppe, urlando a sua sorella maggiore mentre Alice sorrideva.

"è tutto apposto" disse la ragazza Serpeverde allegramente. "è interessante sapere l'opinione di tua sorella sul mondo dei maghi".

"Si, beh, chiedo ad entrambe di voi di portare la discussione altrove, preferibilmente non vicino alle mie orecchie" Elara colse questo come un opportunità per uscire dal scompartimento. "Devo camminare un po'"

Potrebbe trovare lo scompartimento di Draco e –

"Vengo con te" Freya si alzò dal sedile ma Elara era già fuori lo scompartimento, chiudendo la porta, dicendo alla sorella di voler essere lasciata sola.

"Per l'amor del cielo!"

Elara sentì una voce dietro di lei, si girò solo per incontrare un Ron Weasley che diventò paonazzo scoprendo che era lei con cui si era scontrato.

"Oh, scusami" balbettò, i suoi capelli rossi cadevano ai lati degli occhi. "Non ti ho vista, Elara"

"Non sudare, Weasley" gli diede una scossa con il gomito. "I tuoi fratelli sono lì" Indicando la porta con un cenno.

"Grazie" disse Ron, timidamente, le scivolò accanto, mentre lei andava a cercare lo scompartimento di Draco.

Non l'aveva mai fatto prima- non sapeva proprio cosa aspettarsi. Si sarebbe arrabbiato? Trasuderà la fredda indifferenza che aveva con tutte le persone sulla faccia della terra?

Elara non potè che girare gli occhi al cielo al pensiero. Per Draco era tutto un gioco. In certi sensi era un talento.

"Cerchi qualcuno, Elena?"

Elara si raffreddò un momento, chiuse gli occhi, pregando che se lo fosse immaginato.

"Oh dai, non sembrare cosi inorridita"

Era veramente lui.

"Vedo che non riesci nemmeno a dire il mio nome bene, non capisco perché dovrei rispondere" Finalmente aprì gli occhi per guardare quelli da serpente di Fletcher Smith.

Fletcher sorrise. I suoi capelli neri arruffati dal vento che entrava dalla finestra.
"Lo sai che puoi sempre mollare Malfoy e stare con me" Elara lo guardò facendosi beffe "Preferirei baciare un Dissennatore" incrociò le braccia sul petto, fingendo con nonchalance. "E non succede niente tra me e Malfoy" Gli occhi di Fletcher si scurirono. "Quindi neghi che adesso stai andando nel suo scompartimento?" Elara alzò gli occhi al cielo, schivando il colpo. "Certo che lo nego, visto che non è vero, adesso puoi toglierti dai piedi?"
"Guarda lo sguardo che hai in faccia" sogghignò Fletcher, "Sembri una prostituta. Sulla strada per dare a Malfoy proprio ciò che vuole, quando lo vuole, huh?" Gli occhi di Elara si allargarono e le sue braccia scivolarono nei lati.
"Ti sfido a ridirlo!" Il sorrisetto di Fletcher gli fece venire mal di stomaco. "Ho detto che sembri una prostituta proprio come tua madr-"

ᴛʜᴇ ʙᴏʏ ᴡʜᴏ ʜᴀᴅ ɴᴏ ᴄʜᴏɪᴄᴇ/ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀWhere stories live. Discover now