Il bandito

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"Il numero da lei chiamato non è al momento raggiungibile".
Non le prende il telefono. Volevo dirle dove mi ero fermato ma evidentemente non vuole sentire la mia voce.
Certo che il suo messaggio di prima è stato molto stringato ed, a dirla tutta, anche molto eccitante.
"Appuntamento ore 19 alla stazione di servizio Tirreno Est sulla A12 vicino Tolfa"
Sono arrivato prima del dovuto. Mancano quindici minuti all'appuntamento e mi sono messo dietro un rimorchio fermo.
Viste le foglie vicino gli pneumatici sarà lì da almeno qualche giorno.
È il luogo perfetto per il nostro gioco.
Su IG abbiamo pianificato così il nostro primo incontro furtivo.
Poi, se sarebbe piaciuto, avremmo continuato. E non solo per quel giorno.
Lei mi piace molto. È "dottamente" troia ed a me, questo suo lato, mi fa impazzire ed eccitare contemporaneamente.
"Sono dietro il rimorchio bianco subito dietro le pompe di carburante".
Messaggio inviato.
Le ho comunicato il punto esatto dove mi sono fermato e ora sono qui in attesa.
Riguardo le foto soft-core che mi ha spedito. Quelle in vasca da bagno ricoperta di sola schiuma nelle parti dove avrei voluto vederla senza pudore. Invece nulla.
La mia mano ha cominciato a toccarsi quasi autonomamente pensando a lei.
Le piace giocare. E io amo questo stuzzicare di intenti.
Eccoti.
Sono passati pochi minuti ed è arrivata.
Si è messa proprio dietro di me e ha spento il motore della sua Mini Cooper verde.
Auto da figa, consapevole di esserlo. Il gioco che avevo iniziato mi aveva messo una voglia incredibile addosso. Più di quella che già avevo prima di arrivare .
Ecco il segnale.
Mi ha fatto gli abbaglianti e ha tirato giù il finestrino lato guida.
Tiro fuori dalla tasca del mio giubbotto il passamontagna da moto che mi lascia scoperti solo i miei occhi verdi
Lo indosso e scendo dall'auto.
Mi avvicino al suo finestrino e la vedo già a gambe larghe intenta a toccarsi. È senza lingerie. Una gonna longuette grigio scuro è aperta sul davanti e la sua figa fa bella mostra di sé. Perfettamente curata e toccata dalle sue sapienti mani, delicate e altrettanto curate.
I capezzoli premono sulla sua canottiera che è in vista sotto la sua giacca.
Gli occhi sono coperti da un paio di occhiali scuri cat eye Vogue di Gigi Hadid ma non coprono il suo avvampare che le rende rosse le gote.
Sono qui di fronte a lei e la vedo mordersi il labbro.
Abbasso la zip dei miei Levi's Strauss e tiro fuori il mio sesso gonfio e pulsante.
Mi guarda mentre continua il suo gioco con le pieghe delle sue carni ed un Toccami esce dalle sue labbra.
Mentre mi masturbo lentamente davanti a lei, le infilo una mano dentro la canottiera e le prendo un seno con il palmo della mano.
"Stringilo più forte. Fammi venire la voglia di cazzo"
Lo palpo e le stringo il capezzolo turgido.
Si stacca dal suo clitoride e mi prende in mano il cazzo gonfio.
Mi massaggia delicatamente per tutta la lunghezza dell'asta mentre l'altra mano l'appoggia sulla mia ed, insieme, continuiamo a stringere il suo seno.
La sente gemere.
Mi leva la mano dal suo seno e mi conduce alla fonte del suo piacere.
"Toccami. Strofinami il clitoride e poi mettimi un dito dentro. Fammi godere".
Il suo massaggio, dapprima delicato, ora è veloce.
Sei bollente sotto e lo sei sopra.
L'altra mia mano, che era appoggiata al mio fianco, ora entra nell'auto. Si dirige verso la tua testa, dietro la nuca e, dopo aver stretto nel pugno una manciata di capelli, l'avvicino a me in modo che la sua bocca sia a contatto del mio sesso.
Non oppone resistenza ed, aperte le labbra inghiotte tutto il mio cazzo. Con la mia mano che le indica il movimento si muove lentamente, avanti e indietro, aiutandosi con la lingua.
È venuta così.
Con una mia mano sulla figa e il mio cazzo in bocca.
Prendendolo nuovamente in mano si è sfilata e mi ha implorato di schizzarle addosso.
Mi ha baciato sulla punta della cappella ed, aprendo la giacca e abbassando la canottiera si è stretta i seni.
Voleva che le venissi proprio lì.
Ho cominciato a masturbarmi sempre più veloce fino a quando il mio seme caldo le è finito proprio dove voleva.
"Sei proprio un porco"
Mi ha baciato nuovamente la cappella e l'ha ripulita perfettamente.
Poi, passandosi il palmo della mano sul seno si è pulita anche lei ed, infine, una bella leccata del suo palmo.
Intravedo i suoi occhi di sesso attraverso le lenti ambrate degli occhiali.
Mi chino e la bacio in bocca. La mia lingua contro la sua. Per assaporare lei che sa di me.
"Anche tu sei una porca"
"Levati quel passamontagna e andiamo in albergo. Ora andiamo a scopare"

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Diabolik.di Angela Giussani

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