INFERNO

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|HARRY|

È un inferno...
Dopo ciò che il mister ha detto, o meglio, urlato, me ne sono andato in camera con le lacrime agli occhi.
Ed ora sto piangendo, sto piangendo perché la mia famiglia è così povera che non possiamo permetterci di mangiare tutti i giorni, sto piangendo perché mi sento inutile dentro e fuori dal campo, e sto piangendo perché non mi piaccio.
Non mi piacciono i fianchi troppo larghi e morbidi, le cosce troppo grosse e le guance troppo grassocce.
Non mi piace il mio carattere, non mi piace la mia fragilità, ma soprattutto penso che il mister Tomlinson abbia completamente ragione.
Probabilmente mi verrà tolta la fascia da capitano e la borsa di studio, e con loro il mio sogno di una vita migliore...

|LOUIS|
-Senti Louis William Tomlinson, non mi interessa il fatto che sia tu a comandare qui dentro.
Non ti permettere mai più di dire quelle cose ad Harry o ad un'altro tuo alunno, non sei il capo del mondo e non sei invincibile.
Harry ha solo bisogno d'aiuto!!
Lo si legge dai suoi occhi, dal suo sguardo triste ed insicuro!
Ti invito a rifletterci ed a scusarti con quel povero ragazzo, magari ascoltandolo capirai cosa vuol dire la parola "umiltà"- con queste parole, Zayn e Liam, escono dalla sala da pranzo.
Inizio a riflettere sul loro discorso ed arrivo ad una conclusione...chiederò scusa ad Harry ma non cambierò le mie idee su di lui.
Guardo l'orario e rimando le scuse a dopo l'allenamento con i ragazzi, a cui spero che il riccio si presenti.

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Arrivo al campo e vedo tutti i ragazzi presenti, tutti tranne uno...
-S..scusate il rit...ritardo- sento sussurrare qualcuno dietro alle mie spalle, -si metta in fila Styles- mi rivolgo al ragazzo, che come al solito, ubbidisce.
Posso notare il suo viso stanco, le occhiaie e gli occhi rossi dal pianto.
Al solo pensiero che la causa di tutto ciò sia io...sento una strana sensazione all'altezza del petto, ma come mio solito, la ignoro completamente.
Finito l'allenamento, a dir poco faticoso, decido di fermare il ragazzo che svelto si stava dirigendo verso l'uscita della struttura, -Styles! Permetti due parole?- chiedo io con tono autoritario.
-C...certo- risponde lui incerto,- vorrei scusarmi per averti urlato in quel modo a pranzo, soprattutto per averlo fatto davanti a tutti. Però ci tengo a specificare che la mia idea su di te non è cambiata, quindi, se non ti svegli entro pochissimo tempo sarò costretto a scegliere un capitano più opportuno-.
Detto questo non lo lascio nemmeno rispondere che me ne vado verso i dormitori.

|HARRY|

Calde, bagnate e salate...
Le lacrime percorrono il mio viso e bagnano il cuscino ormai zuppo, i singhiozzi soffocati ed i conati causati dal troppo pianto.
Queste sono le mie condizioni, disperato nel dormitorio del college in cui studierò ancora per poco.
Per la prima volta prendo in considerazione l'idea di farmi male...
Non ne avevo mai avuto il coraggio prima di ora, cerco disperatamente qualcosa di tagliente, ma nulla.
Trovo un rasoio da viaggio, prendo una pinzetta ed estraggo la lama.
Osservo il pezzo di metallo, è lucido e freddo...
Lo avvicino al polso ed incido un piccolo taglietto, poi un altro ed un'altro ancora.
Arrivo a quattro e mi fermò.
Sto meglio, mi sento meglio...cerco una fascia ed avvolgo il polso in essa, infine prendo una bandana e la uso per coprire la stoffa bianca.

Sto cadendo in un circolo vizioso, e non credo ci sia qualcuno capace di potermi portare a galla...

SPAZIO AUTRICE

Ciao!! Scusate per il ritardo...
spero che il capitolo vi sia piaciuto, lasciate un commento ed una stellina ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Un bacio😘

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