The possibility..

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The possibility...

Non appena la porta si chiuse Jongin fece un sospiro di sollievo.
Si guardò intorno,
Guardò i muri macchiati di rosso,
I tavoli con gli infiniti attrezzi.
Poi
Lo notò
Notò la punta del coltello a soli due centimetri dalle sue mani.

Quella era l'occasione.
L'occasione per scappare dall'inferno.
L'occasione di essere libero.

Il problema era come prenderlo.
Provò con la mano , contorcendosi il polso.

Riusciva solo a sfiorarlo con la punta delle dita.
Così vicino e così lontano allo stesso tempo.

Si accasciò di nuovo.
"Forza ! E la tua cazzo di occasione questa"

Riprovò ad afferrarlo.
Il polso del ragazzo fece un rumore orrendo.
E dopo poco arrivò il dolore.
Ma ne aveva provato tanto e ben peggiore.
Ormai la sua mano era arrivata al coltello.
Si tagliò le dita nel tentativo di girare il coltello ,ed alla fine ce la fece.

Riuscì a impugnarlo saldamente dal manico.
Col polso dolente iniziò a tagliare le manette.

Erano incredibilmente spesse.
Jongin tagliava e tagliava il cuoio delle manette.
Ma quando gli sembrava di essere arrivato a un buon punto..

Vide qualcosa che lo fece infuriare.
All'interno nel cuoio, il corpo delle manette era fatto di duro e spesso metallo, del fottutissimo metallo!

"Non ci credo ,non è possibile"
"Non è possibile"
"No"
"No!"

Nella mente del ragazzo c'era ancora l'eco della risata di lei.
Rideva di lui.
La sua via di fuga ora era svanita.

Lanciò con forza il coltello per terra,
una mossa stupida ..ma infondo lui era stupido.

Ogni volta che si girava vedeva quel luccicante simbolo del suo fallimento.
Vedeva una grossa scritta rossa
Che diceva "sei fottuto amico"
Ormai si era arreso.
Avrebbe aspettato il giorno della sua morte.
Sarà doloroso.
Cazzo se sarà doloroso..

Jongin capì che era un nuovo giorno dal suo arrivo.
Oggi fischiettava ed accennava qualche parola di una canzone che il ragazzo non conosceva.

Quella era chiaramente una presa per il culo.
E jongin si era rotto di tutte quelle sue risate.

"Buon giorno bel fiore! Come andiamo oggi? Ah ma ti sei divertito mentre non c'ero.."

E mentre lo diceva toccava il cuoio ormai a brandelli

"Ti è piaciuta la sorpres-"

La ragazza fu interrotta dalle urla del ragazzo

"Ti ucciderò! Ti ucciderò con le mie stesse mani! "- strattonava le manette talmente forte, che adesso entrambi i polsi gli dolevano-"Ti pentirai di aver fatto questo a Kim Jongin hai capito? Te ne pentirai!"

La ragazza tratteneva a stento la risata.

" ma dimmi un pò, chi sei tu? Sei per caso un politico? Una persona importante? Kim Jongin tu non sei nessuno.. Sei solo uno stupido ragazzino, uno psicopatico ecco cosa sei! E tutto questo"- indicò la stanza- "Tutto questo te lo sei voluto tu! Io ero una ragazza normale che non pensava ad uccidere, avevo una vita normale cazzo.. Tutto questo è colpa tua!"

La ragazza era fuori di se dalla rabbia, aveva iniziato ad urlare il che spaventò il ragazzo perchè nei giorni precedenti aveva parlato sempre con un tono basso .
Adesso aveva iniziato a sparlare
Ad urlare
A tirare cose contro i muri.

Girava su se stessa.
Gesticolava.
A volte rimaneva senza fiato.

"Sono impazzita per colpa tua"

"Non potevo più uscire perchè sentivo la tua voce e quella dei tuoi amici , sentivo tutti gli insulti.."

"Ma sopratutto sentivo le tue mani sul mio corpo"

"Le tue labbra.."

Si interruppe per un conato di vomito.
Ma si trattenne.
Non stava bene.
Non aveva dormito, tormentata da quei ricordi troppo vividi.

"Uccidimi forza! Uccidimi!"

"Non ti farei mai un favore, anche se mi alletta molto.."

Si avvicinò a jongin , gli prese il viso con le unghie...

"Sarà molto peggio la vita che io ho per te..credimi."

Ritornò da dove era venuta.
Senza il suo solito saluto a jongin.

Nella mente del ragazzo c'erano molti pensieri contrastanti.

"Non ce la faccio più"

"O muoio o scappo"

"Kim Jongin non si arrende! Non mi sono mai arreso in tutta la mia vita non lo farò adesso"
*non ti sei mai arreso perchè ti è stato servito tutto su un piatto d'argento* quella era la sua vocina interiore,quella era la verità..

"Allora questa sarà la mia rivincita , questa cosa la farò da solo"

Detto questo..
Si guardò il polso.
Quardò in alto e inspirò profondamente.
Aprì la bocca
E strappò un lembo di pelle..

Autrice: heii ciao! Nuovo capitolo che non mi convince tanto, ho due versioni di questa storia quando poi sarà finita magari potrei pubblicare la seconda versione o il finale alternativi, fatemi sapere che ne pensate byee!!

Kill the bully.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora