Giaceva immobile e la morte non era con lui.
Ernest Hemingway
Sammarchi cammina in fretta lungo il corridoio dell’obitorio.
– Commissario, è proprio necessario che venga anche io? Lo sa che i cadaveri m’impressionano.
– Dannazione, Capasso, come ci è arrivato in polizia? Rispondendo ai quiz su C.S.I.?
– È che vederli su quel tavolo di acciaio, così.
– Beh, è un problema suo, ispettore; piuttosto mi racconti un po’ cosa avete trovato tra le cianfrusaglie che avete requisito a casa Nori.
– Nulla di che, sul portatile semplici scatti ripresi in vari luoghi di villeggiatura, tutti all’estero. Alcuni ritraggono il professore in compagnia della moglie o della sorella.
– Mai insieme?
– No mai.
– Curioso.
– Commissario, non faccia il sospettoso a oltranza: mica ci vivevano insieme!
– Va bene, per il momento sorvoliamo. C’è altro?
– Qualcosa sì. Il professore, circa dodici mesi fa, ha acquistato un potente server del valore di migliaia di euro
– Uno di quei computer con una marea di processori?
– Esatto. Uno dei più costosi con il massimo della memoria disponibile.
– E che se ne fa un famoso chirurgo di una cosa del genere?
– Ci installa software di video produzione professionali, per altrettante migliaia di euro.
– Mah. Abbiamo le fatture di acquisto con le caratteristiche tecniche precise?
– Sì. Tutto memorizzato sul portatile.
– Bene, le passi alla scientifica. Vediamo se loro riescono a capirci qualcosa.
Nel frattempo i due sono giunti davanti all’entrata della sala adibita alle autopsie.
– Ah, quasi dimenticavo, non è che sul portatile ci sono anche fotografie della casa? – chiede Sammarchi fermandosi all’improvviso.
– Sì.
– Ok, vada a prenderlo e lo porti nel mio ufficio.
– Subito! – il tono del poliziotto rasenta l’entusiasmo.
– Aspetti. Mi serve anche che richieda al catasto una copia della pianta della villa.
– Che ha quella villa che non va?
– Vada e non faccia domande, sempre che non preferisca accomodarsi con me oltre la porta.
– Non ci penso proprio.
Capasso si allontana quasi correndo, Sammarchi scuote il capo e spinge uno dei battenti della porta.
– Commissario! Ti stavo aspettando. – il dottor Childari porge la mano in segno di saluto.
– Dottore, mi conosci da anni, lo sai che non sopporto questi convenevoli.
– La speranza è l’ultima a morire, – dice il medico – ma oramai devo rassegnarmi ad avere più soddisfazioni dai morti che dai vivi.
– Benvenuto nel club. – chiosa sardonico Sammarchi accostandosi al tavolo autoptico – Parliamo di cose serie, di lui per esempio.– indica il cadavere supino sulla superficie di acciaio satinata.
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Non svegliarmi
Mystery / ThrillerLe notti in cui abbiamo dormito è come se non fossero mai esistite. Emil Cioran