A COSTO DELLA VITA

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Guardai Aiolia che era riuscito a sconfiggere i due saint anche se con difficoltà, di sicuro stavano cercando di riavere il controllo o non li avremmo battuti così, sarebbe stata più dura la battaglia.
Guardai i miei compagni a terra e mi venne una fitta al cuore, avevo fatto a loro del male, era una cosa imperdonabile

Io: Aiolia, tutto bene?
Aiolia: Io sto bene e te Sally?
Io: Beh...si ma loro non molto...

Guardai i miei amici e mi avvicinai a loro preoccupata, una mano che si posò sulla mia spalla mi fermò

Aiolia: stanno arrivando i soccorsi, tu vai nella casa non sei ridotta bene
Io: Va bene...

Annuì e iniziai ad andare verso la casa del leone ma prima dovetti entrare nella casa dell'ariete e del toto.
Nella casa dell'ariete non vidi Mur, lui viene allo scoperto solo se avverte un pericolo, ma io non lo ero e quindi oltrepassai la casa e anche quella del toro visto che nemmeno lui si era fatto vedere. Appena arrivai alla casa del leone mi sedetti sui gradini aspettando il ritorno di Aiolia.
Avevamo combattuto insieme, certo ero ferita e le ferite non erano leggere ma avevamo combattuto insieme! Era un sogno! Ero felicissima, ero piena di adrenalina mi dava l'impulso di abbracciare il cavaliere del leone ma ero sicura che il mio abbraccio non sarebbe stato ricambiato, quindi lascia perdere quell'impulso.
Appena sentì dei passi guardai immediatamente verso l'entrata della casa e vidi Aiolia, si formò un sorriso involontario sul mio volto e mi alza andando verso di lui, lui mi guardò confuso, appena ero abbastanza vicina lo abbracciai stringendolo

Aiolia: 20 ma che-
Io: Scusa...ne avevo bisogno...e penso che anche tu lo richieda dentro di te

Lui, un po' titubante, ricambiò il mio abbraccio e le mi guance si riscaldarono, ero felice di vederlo incolume dalla battaglia ed ero felice di sentire che i miei amici stavano bene. Appena ci staccammo dall'abbraccio io mi sedetti sugli scalini a causa dell'insistenza di Aiolia

Aiolia: te lo ripeto sei ferita, devi riposare
Io: Aiolia anche tu sei ferito, anche tu dovresti riposare...
Aiolia: Io sto bene

Lo guardai non convinta della sua affermazione, sapevo bene che stava mentendo, ma non volevo andare oltre e annuì andando in quella piccola camera che mi aveva preparato, mi sdraiai sul letto e sentì subito il dolore alle gambe e agli addominali.
Iniziai a pensare ad Aiolia, non doveva essere semplice combattere contro i propri compagni

Pov Aiolia

Era stata coraggiosa, e anche molto forte, i giovani cavalieri di bronzo stavano cercando di liberarsi ecco perchè non erano nel pieno delle loro forze, la ragazza sono sicuro che non stava bene.
Quell'abbraccio...quel tenero abbraccio che mi aveva dato era come se mi avesse scaldato il cuore, avevo avvertito qualcosa di strano ma non era una cosa grave quindi poteva essere ignorata, ma ogni volta che stavo accanto a lei questa sensazione aumentava, forse perché ormai non era più una mia alunna ma una mia compagna.

Io: Forse sono solo stanco

Andai nella camera della ragazza per vedere se si era medicata e, come pensavo, non lo aveva fatto.

Io: non ti sei ancora medicata 20
Sally: te l'ho detto Aiolia sto bene
Io: tutte quelle ferite dicono il contrario

Sospirai e mi sedetti sul letto e la guardai con rimprovero.
Una ragazzina testarda e che non si sa prendere cura di sé stessa non può combattere, se lei non imparava alla svelta che doveva fare in questo modo sarebbe morta subito

Io: Togliti l'armatura
20: l'ar- Ah! Non mi ero accorta

La sua armatura si tolse dal suo corpo ferito e si trasformò in un medaglione che si posò sulla sua mano.
Come pensavo aveva diverse ferite, le avevano colpito diverse volte la pancia e i fianchi, di sicuro avrà o dei lividi o una ferita più grande del normale

Io: Togliti la maglietta
20: E-Eh!? P-Perchè?!

Aveva il viso che si stava colorando di rosso, che cosa aveva capito? Quella ragazza era davvero impossibile

Io: Per le ferite, vado a prendere le medicazioni, appena torno voglio trovarti senza maglietta
20: o-ok! Subito

Me ne andai a prendere le medicine.
Era così...tenera quando faceva così, si tenera, mai lo avrei detto ad alta voce e mai lo avrei ripensato, era solo strano, io un cavaliere d'oro che dice tenera ad una ragazzina non si era mai visto.
Presi l'occorrente e tornai da lei vedendola solo con un top sportivo e i capelli che le ricadevano sul viso.
Era bellissima,scaccia quel pensiero e mi avvicinai sedendomi sul letto, guardai la ferita e come sospettavo aveva un livido e una lezione non da poco

Io: Ora rimane ferma ti devo medicare
20: o-ok

Lei si mise seduta e io guardai il suo livido e la lezione che perdeva sangue, misi del disinfettante su quest'ultima e la sentì rabbrividire, misi una crema sulla botta e la fasciai. Non avevo cerotti nella mia casa ma solo bende, usavo quelle quando mi ferivo e quelle usavo per guarire lei.
Lei era rossa in volto, appena l'avevo guardata l'avevo vista rossa come se fosse imbarazzata.

Io: 20, non devi essere imbarazzata ti sto solo medicando le ferite
20: Non sono imbarazzata

Sospirai e finì di fasciarle le ferite e lei si rimise la maglietta imbarazzata.
La guardai bene ricordandomi dei suoi numerosi traumi che aveva dovuto sopportare, sembrava una persona normale a prima vista, una persona con una vita semplice e felice ma in realtà era un'illusione, dietro quel volto così beato e così gentile si nasconde una ragazza impaurita, mentalmente instabile e piena di insicurezze e tutto per colpa di coloro che dovevano essere i suoi genitori.
Era tutto solo una maschera, una mascherate che avrei voluto strappare, il mio obiettivo era insegnarle ad essere se stessa ma sentivo che non ci stavo riuscendo.
Le accarezzai la testa dolcemente come per cercare di rassicurarla, mi rese triste il fatto che forse non riuscivo a renderla felice, che la felicità che lei mostrava in quel momento fosse tutta una menzogna e che in realtà dentro voleva urlare ma non ci riusciva.

20: Aiolia...?
Io: 20 ascoltami, se c'è qualcosa che non va ti prego....parlami
20: Ma ora sto bene, non molto certo ma grazie a te mi sento felice

Mi sorrise e io ricambiai, era così dolce, così innocente, come si poteva fare del male ad una creatura così, nessuno l'avrebbe toccata.
In quel momento io presi una decisione, se qualcuno avesse cercato di farle del male, io sarei rimasto lì e l'avrei difesa anche a costo della mia vita

LA DETERMINAZIONE DEL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora