TROVATO

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Pov Aiolia

Erano passati tre giorni da quando avevamo incontrato Mark e Sally aveva iniziato a stare sempre di più con lui dimenticando quasi completamente il vero scopo del perchè siamo qua.
Sentivo qualcosa dentro che bruciava di rabbia, ogni volta che la vedevo insieme a lui sentivo la voglia di portargliela via, un desiderio egoistico ma protettivo, semplicemente non volevo lasciargliela.

Sally: Aiolia vado da Mark
Io: Ti sei dimenticata della tua missione 20? Sai che-
Sally: siamo venuti qua per eliminare il nemico, si lo so Aiolia

Mi salutò con la mano e con il suo dolce sorriso e lasciò la stanza andandosene, il mio istinto prese il sopravvento ed uscì con lei seguendola, comunque non si poteva mai sapere, il nemico avrebbe potuto colpirla in qualunque momento e con un cosmo distruttivo come il suo...sarebbe stata capace anche di distruggere un'intera città visto che non sapeva controllare il suo cosmo.
Andai prima a cercare in giro se riuscivo a scoprire qualcosa, magari anche un piccolo indizio su che cosa stava per succedere e che cosa poteva capitare ma niente solo il flebile cosmo della ragazza che stava cercando di nascondere in tutti i modi

Pov 20
Ero con Mark mentre mi aveva portata in tutti i luoghi possibili immaginabili, era divertente, positivo e anche carino se dovevo essere sincera ma...aveva un difetto, mi toccava anche quando non volevo e la cosa mi creava parecchio disagio.

Mark: Che c'è?
Io: ecco...potresti smetterla di toccarmi...?
Mark: perchè? Hai paura?

Lo vidi avvicinarsi e io scossi la testa sicura, avere paura di un ragazzo normale, io che sono cavaliere di bronzo, è come dire che una pantera ha paura di una formica ovvero impossibile.
Mi portò in un locale dove mi fecero mangiare molto bene, mi mangiai un hot dog e bevvi della coca cola, il tutto lo pagò Mark, uscimmo e lui mi guardò quasi con degli occhi sognanti, non vorrei dire una cavolata ma mi stava letteralmente mangiando con gli occhi mentre io iniziavo a sentirmi a disagio perché non smetteva di guardarmi.

Mark: Sei..bellissima Sally
Io: Uh...grazie Mark

Cercai di ignorare tutti i suoi sguardi per tutta la giornata, appena vidi che il sole stava tramontando mi avviai verso casa ma mi fermai subito appena sentì il cosmo di Aiolia esplodere

Io: Aiolia...lo ha trovato!
Mark: trovato chi?

Lo guardai e scossi la testa dicendogli che non era niente di importante e corsi verso il cosmo del cavaliere che molto probabilmente stava lottando...e io non ero al suo fianco, continuai a correre preoccupata perchè il cavaliere controllava la mente, se avesse cercato di controllare quella di Aiolia allora li si che Atena sarebbe stata in pericolo.
Arrivai in una zona non molto abitata, delle case erano distrutte e gli alberi, che prima coprivano la zona erano completamente andati anzi, sembravano bruciati, vidi il corpo di un ragazzo a terra e con solo la parte dell'armatura che gli copriva la spalla, mi avvicinai e gli misi due dita sul collo per controllare i battiti cardiaci.

Io: Nessuno, è morto

Ero molto ansiosa, perchè non ero riuscita a vedere Aiolia anche se sentivo il suo cosmo, la cosa che mi spaventava ancora di più era il fatto che sentivo che il suo cosmo si era indebolito, iniziai a cercare e appena lo vidi corsi subito da lui preoccupata e con il cuore in gola, il fiato per poco lo perdevo quando lo vidi pieno di ferite e a terra senza sensi.
Mi avvicinai e gli alzai la testa guardandolo e cercando di svegliarlo senza però avere successo, in quel momento sentì la paura aumentare ma feci un respiro profondo, se mi agitavo la situazione poteva peggiorare.

Io: Aiolia...

Strinsi i denti e me lo misi sulle spalle per poi incamminarmi verso casa, era pesante ma la voglia di curarlo e farlo sentire meglio era più grande.
Entrai in casa e lo misi sul letto iniziando a curarlo nel miglior modo possibile, rimasi a sorvegliarlo fino alle 4:00 di mattina dove, a causa della stanchezza, mi addormentai mentre ero inginocchio per terra ma con la testa appoggiata al morbido letto che mi stava facendo da cuscino.

Pov Aiolia

Mi svegliai ma non aprì gli occhi, la luce del sole li infastidiva. Ero su qualcosa di morbido e caldo, un materasso, qualcuno mi stava tenendo la mano stringendola leggermente quasi con timore di poterla lasciare. Appena i miei occhi si abituarono alla luce riuscì ad aprirli completamente e mi misi seduto sul letto, la testa la sentivo pulsare e me la tenni con una mano, i muscoli erano indolenziti e le botte della battaglia del giorno prima si facevano sentire.
Di fianco al letto vidi la figura stanca di Sally che era in ginocchio con la testa sul materasso e la sua mano che teneva la mia, aveva il palmo così morbido e caldo...non volevo lasciare la presa così la strinsi leggermente, mi guardai le braccia che erano fasciate e sulla fronte avevo un cerotto che copriva la ferita, mi aveva portato a casa e mi aveva curato anche se a fatica riuscivo a muovermi.
La sentì mugugnare qualcosa e la guardai, sul volto aveva una faccia preoccupata ma mischiata al sonno, aveva delle occhiaie sotto gli occhi quindi probabilmente non aveva dormito molto.

20: Aiolia...

Mentre dormiva stava dicendo il mio nome, la guardai intenerito per la scena e contento di sapere che ero uno dei suoi pensieri anche mentre dormiva.
Dopo un po' che rimasi seduto sul letto, con le dita delle mani intrecciate con le sue, la vidi svegliarsi e guardarmi con un sorriso gioioso sul viso

Sally: meno male sei sveglio! Come ti senti? Ti fa male qualcosa?
Io: mmh...non riesco a muovere molto i muscoli ma sto bene...

La guardai sospira e assunse un'aria pensierosa, stava pensando ad un modo per farmi stare meglio, di questo ero certo, perchè lei si preoccupava sempre degli altri, al secondo posto metteva la sua salute fisica e mentale

Sally: vado a prepararti qualcosa

Sentivo che forse quel sorriso non era poi così tanto gioioso, riuscivo ad intravedere una nota di tristezza anche se riusciva a nasconderla molto bene, volevo dirle che stavo bene ma ci avevo già provato quindi potrai per la seconda opzione

Sally: un the potrebbe fare al caso no-

La presi per il braccio tirandola a me, facendola sedere sul letto tra le mie gambe, e l'abbracciai senza farle del male. Il suo corpo si irrigidì per  qualche istante ma poi si tranquillizzò e ricambiò quel gesto e in quel momento era come se iniziai a vedere il mondo a colori per la prima volta, sentivo un'emozione in più in me.
Questo era successo anche altre volte, sempre con lei, ma non si era mai manifestato in questo modo

Sally: ...sono contenta che tu stia bene...

LA DETERMINAZIONE DEL CUOREWhere stories live. Discover now