Dobbiamo prendere le distanze

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#Ludovica POV

Mi sveglio in un letto che non è decisamente il mio, ci metto un po' a ricordare che cosa è successo ieri sera però poi riesco a fare mente locale, devo dire che ho dormito decisamente bene, mi stiracchio nella speranza di svegliami, non so proprio come muovermi dal momento che non sono a casa mia; mi guardo intorno alla ricerca della mia borsa e la vedo vicino al mobile della tv. A questo punto mi faccio forza alzandomi e recupero il telefono, sono già le 11 del mattino, penso che non dormivo fino a così tardi da veramente troppo tempo.

- Sei sveglia? - al suono della voce di Fabrizio quasi salto per aria.

- Mi sono svegliata poco fa, scusa se ti ho ritardato i programmi. - ammetto io, so che mi aveva detto di andare a finire di sistemare il mio ufficio e poi alle prove ma per colpa mia non è andata così.

- Ma che dici? - domanda lui. - Anche io mi sono svegliato da poco, penso che entrambi avessimo bisogno di riposare. - mi fa notare lui. - Colazione? -

- Si! - e gli sorrido, sono imbarazzata dal momento che non mi sono mai mostrata struccata e spettinata in vita mia.

Lo seguo mentre scende le scale e ci sediamo in cucina. - Che bevi per colazione? - mi domanda.

- Generalmente caffè. -

- Io non ne ho in casa, prendo sempre il tea! - sembra un po' imbarazzato da questa cosa.

- Va benissimo anche il tea. - lo rassicuro io, penso che siamo entrambi imbarazzati nemmeno avessimo dormito insieme.

Lo vedo annuire e prepara due tazze mentre recupera dalla dispensa anche dei biscotti. - Hai dormito bene quindi? -

- Si, non dormivo così tanto praticamente da una vita! - replico io decisa. - So che però avevamo dei programmi. -

- Beh possiamo fare una cosa. - mi dice lui. - Prima andiamo alle prove e poi ti aiuto con il tuo ufficio che dici? -

- Fab dai sei già stanco e hai tanti impegni, non voglio pesarti assolutamente. - e gli sorrido. - So che vuoi aiutarmi però siamo entrambi presi dal lavoro, l'ufficio può anche aspettare. - lo rassicuro io.

- Guarda che non mi pesa assolutamente aiutarti, io voglio veramente darti una mano però se hai di meglio da fare ti capisco, magari non ti va nemmeno di assistere alle prove! -

- Ma che dici? Certo che mi va di assistere, sei bravissimo e anche i ragazzi della tua band. - gli dico io. - Mi dispiace essermi addormentata come una pera cotta, ho sicuramente fatto una figuraccia, chissà che cosa penseranno di me. -

- Ma che devono pensare? Ludo la stanchezza ci sta, per una volta ti ho visto umana! - e a queste parole non so proprio che replicare.

- Scusa perchè altrimenti che so? - domando io un po' divertita dalla situazione.

- Sembri sempre invincibile e imperturbabile. - replica lui mentre inizia a lavare le tazze, è ormai mezzogiorno quindi dobbiamo prepararci per andare in studio. - Quindi ti va di assistere alle prove? -

- Assolutamente si. - quindi ci accordiamo perchè io usi il bagno per prima, mi fa strano usare il suo docciaschiuma, non l'ho mai fatto prima d'ora con nessun uomo, dovrò indossare nuovamente i vestiti che avevo ieri e spero vivamente che la sua band non si faccia strane idee, non li conosco ancora bene, vorrei parlarne con Swami però è con Alessandro e non voglio disturbarli in questi due giorni che possono trascorrere insieme lontani da tutto e tutti.

Quando raggiungo la camera di Fabrizio sul letto trovo una maglietta a mezze maniche, una di quelle del merchandising e il gesto devo dire che mi fa sorridere, mi vesto velocemente e constato che è persino della mia taglia. - Ti sta? -

𝓣𝓾𝓽𝓽𝓸 𝓺𝓾𝓮𝓵𝓵𝓸 𝓬𝓱𝓮 𝓿𝓸𝓵𝓮𝓿𝓲 ~ 𝓕𝓪𝓫𝓻𝓲𝔃𝓲𝓸 𝓜𝓸𝓻𝓸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora