Risvegli e interviste

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#Ludovica POV

Fabrizio ed io siamo in auto, stiamo andando a casa sua, la serata è andata molto bene; penso che se non si fosse presentato mio padre sarebbe potuta andare anche molto meglio di così. - Fab? -

- Dimmi! - e stacca giusto due secondi lo sguardo dalla strada per guardarmi.

- A parte la sgradita presenza di mio padre come è andata la serata? - è stato forse troppo concentrato su di me e sulla discussione che ho avuto con mio padre che non sono ancora riuscita a chiedergli le sue sensazioni dopo la prima del film.

- Io penso che sia andata bene, ho avuto modo di parlare anche con vari giornalisti e critici e tutti mi hanno detto belle parole, bisogna vedere poi cosa leggerò nelle recensioni. - afferma lui divertito. - Conta però che io sia soddisfatto del lavoro fatto, penso che con Alessio abbiamo tirato fuori qualcosa di molto buono. Sono fiero di ciò che ho creato, tu che ne pensi? -

- A parte che alcune scene già le avevo viste però secondo me è stupendo, avete fatto tutti un grande lavoro e io penso che tu ti cimenterai ancora con questo genere di cose. - affermo divertita, ho compreso quanta passione ha per il cinema.

- Può essere, ora però mi devo concentrare che tra poco parto con i live! - mi spiega ed effettivamente si avvicina sempre di più il momento in cui dovrà partire per suonare in alcuni piccoli club visto che la situazione sanitaria ancora non permette grandi concerti con un grande afflusso di pubblico.

- Mi fa molto strano che non lavoreremo più ogni giorno insieme! - gli confesso io.

- Anche a me dispiace, è stato bellissimo lavorare così fianco a fianco con te. - e mi sorride mentre apre il cancello automatico di casa sua.

- Beh ci siamo proprio trovati, comunque stavo vedendo le tue date. - gli dico io mentre lui sta litigando con le chiavi per aprire la porta d'ingresso.

- E? -

- E forse ad alcune potrei raggiungerti! - dico decisa e lo vedo fissarmi a dir poco senza parole, mi sa che non si aspettava una proposta del genere da parte mio. - Se non vuoi lo capisco! - aggiungo subito.

- Ma sei impazzita? A me fa piacere, però non ti volevo mettere nei casini se qualcuno dovesse vederti e girassero delle foto? - mi domanda lui e io a questo proprio non ci avevo pensato, a volte mi faccio trascinare dall'entusiasmo del momento.

- C'hai ragione, non ci avevo pensato. - e sospiro mentre mi tolgo i tacchi. - Poveri i miei piedi! - e li massaggio mentre mi siedo sul divano.

- Perchè ti ostini a metterte ste cose? - mi chiede guardando male l'altezza delle mie scarpe.

- Perchè ad un evento elegante non mi posso presentare con gli anfibi o con le scarpe da ginnastica. - gli spiego.

- Quindi io ero fuori contesto? - e si indica ma io prontamente nego con la testa.

- Io amo follemente il tuo stile, tu sei te stesso in questi abiti e credimi che spesso è dura essere sè stessi. -

- Tu questa sera sembravi una principessa però so che ti pesa doverti vestire in questo modo. - confessa Fabrizio.

- Diciamo che anche io sono più per il genere sportivo ma nella donna in alcuni ambiti non è proprio il massimo tipo per una serata come questa, per l'uomo è decisamente più semplice basta una camicia oppure una giacca elegante e cambia tutto. - gli faccio notare, e devo dire che con la camicia bianca lui sta benissimo. - Poi sta camicia mamma mia! - aggiungo mentre sorrido divertita e lui scoppia a ridere.

- Che ha che non va? -

- Potrei essere gelosa perchè era troppo sbottonata e ho visto come ti si sono spalmate addosso le tue fan! - metto il broncio a questa frase.

𝓣𝓾𝓽𝓽𝓸 𝓺𝓾𝓮𝓵𝓵𝓸 𝓬𝓱𝓮 𝓿𝓸𝓵𝓮𝓿𝓲 ~ 𝓕𝓪𝓫𝓻𝓲𝔃𝓲𝓸 𝓜𝓸𝓻𝓸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora