18. A volte si fanno grandi errori

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Vanessa sta cercando di racimolare informazioni su di me?

«Te lo ha chiesto proprio lei?» domando al ragazzo occhialuto, che è ancora spaventato per essere stato colto in flagranza.

Lui annuisce quasi terrorizzato.

«Per quale motivo?»

«Non lo so. Mi ha solo detto che desiderava sapere qualcosa in più sul tuo conto.»

Roxane riduce gli occhi a due fessure. «E tu perché avresti accettato? Lo sai che non è permesso aprire le cartelle personali di ciascuno di noi per un tornaconto personale?»

«Lo so, ma lei... mi ha pagato.»

Io e Rox lo guardiamo nauseate. «Ah, hai perfino accettato dei soldi per un lavoro del genere!» esclamo io, scuotendo il capo mezza schifata.

Sono allibita dalle azioni di Vanessa. Qual è il suo obiettivo, che cosa vuole da me?

«Ti sarai fatto comprare come niente dalla prima ragazza che ti ha mostrato gli occhi dolci, che razza di uomo sei?» dice Roxane sprezzante, imitando un rigurgito.

Il ragazzo si irrigidisce e ribatte all'insulto. «Non parlare così! Anche tu esegui il lavoro di un nostro collega e ti fai pagare!»

Mi giro immediatamente verso la mia amica. «Come?»

Roxane serra i pugni indignata e s'imbarazza moltissimo quando la fisso confusa. «Mi servivano un po' di soldi, okay? L'anno scorso non ho preso la tredicesima! Ma io svolgo solo i compiti di un'altra persona, non divulgo informazioni strettamente riservate a una perfetta sconosciuta.»

Il ragazzo tenta di scusarsi. «Mi dispiace per quello che è successo, ho accettato solo per...»

«Sì, per soldi, lo abbiamo capito» taglio corto io. «Vorrei trasferirmi in un mondo in cui non esistano questi dannatissimi soldi!»

«Adesso che cosa hai intenzione di fare?» mi chiede Rox.

«Semplice: vado da lei.» Scrocchio per bene le dita.

«Eva cara...» Mi prende per le spalle e ci allontaniamo un po' dal suo collega. «Devi restare calma, respira. Altrimenti la ucciderai.»

Ha ragione: ho appena pensato di strapparle i suoi capelli da principessa. Inspiro ed espiro, ho bisogno di tranquillizzarmi. Roxane mi consiglia di contare fino a diecimila. Inizio a farlo, ma mi blocco al tre. «Quella ragazza non mi convince sempre di più! Ha addirittura pagato un ragazzo per recuperare i miei dati!»

«Ci sarà sicuramente una spiegazione logica, vedrai.»

«L'affronterò subito, vado a cercarla!»

Rox mi ferma prima che io possa sparire. «Mi raccomando, non sfiorarla con un dito, non tirare fuori la pistola e non...»

«Stai tranquilla, non le farò nulla.» Forse.

«Aspetto il tuo aggiornamento!» mi dice quasi urlando mentre avanzo verso l'uscita dell'ufficio amministrativo. Sento le orecchie fischiare dalla rabbia.

Spero che abbia delle motivazioni valide perché detesto questi giochetti. Sto procedendo verso il quarto piano, nonché la zona degli alloggi, proverò a vedere se Vanessa è in casa.

La trovo nel corridoio, intenta a parlare con Lionel. Starà estrapolando qualche informazione pure da lui? Mi avvicino a grandi falcate e interrompo la loro conversazione.

«Non vorrei disturbarvi» eccome se lo voglio «ma ho bisogno di Vanessa.» Lei mi guarda perplessa. «Potresti... lasciarci sole?» chiedo a Lionel.

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