28. Confessioni e verità

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Questa mattina sono riuscita finalmente a parlare con Derek. Aveva un'ora libera prima di cominciare il suo usuale turno di lavoro e ho pensato di approfittarne. Ricordate che, poco prima della mia partenza per Parigi, gli avevo promesso di raccontargli il reale motivo per cui non lo avevo invitato alla mia "festa" di compleanno? Ebbene ho colto l'occasione per restare da soli e confessargli il fatto che fossi innamorata di lui.

Il giorno in cui avrei voluto dichiararmi – ed è spuntata quell'odiosa di Kelsie al suo fianco – ero troppo imbarazzata. Insomma, non è mai semplice riferire i propri sentimenti alla persona amata, soprattutto se è ignara di ciò che sentiamo. Ma oggi non lo ero. Forse perché ora so chi amo davvero. So con chi vorrei trascorrere le mie giornate. Perciò, con aria decisa, ho raccontato a Derek la verità che gli ho taciuto per mesi. 

Ah, e gli ho consegnato finalmente il biglietto per il concerto di Stacey Ty, il mio regalo per il suo compleanno – di cui non ricordo quasi nulla a causa della mia bella sbronza –. Oltretutto il concerto è il mese prossimo. Meglio tardi che mai, Eva.

Lui è rimasto altamente sorpreso perché non aveva colto alcun segnale d'amore da parte mia – e menomale – bensì era convinto che facessi il filo a Lionel. Ma scherziamo? Niente di personale, Lio, ma resti soltanto un amico.

Comunque le voci in merito a me e Dominic sono arrivate presto anche alle sue orecchie ed è veramente felice per noi due. «Dominic non mi va molto a genio, ma sono sicuro che abbia qualcosa di buono se te ne sei innamorata...»

«Certo che ha qualcosa di buono: cucina divinamente! Avere un cuoco come ragazzo è sempre stato uno dei miei sogni, sai quanti piatti potrei chiedergli di cucinarmi?»

«Ecco allora perché hai deciso di stare insieme a lui!» Derek si mette a ridere, dandomi un colpetto scherzoso sulla spalla.

Proprio Dominic ha appena terminato il suo turno all'interno delle cucine. È uscito e riesco ad adocchiare la sua espressione perplessa nel vedere me e Derek da un lato del corridoio intenti a ridere, esattamente come una volta. Sa che avevo intenzione di parlare con lui, però sono certa che non si aspettava così tanto entusiasmo.

Io e Derek ci salutiamo, mentre procedo verso Dominic che mi sta aspettando in piedi, dritto sulla soglia d'uscita. Non mi passa inosservata la sua faccia sospettosa.

«Presumo che la conversazione sia andata bene a giudicare dal modo in cui stavate ridendo...»

«Oh, è andata benissimo! Non poteva andare meglio! Ero sicura che Derek avrebbe compreso senza problemi la situazione, è una persona molto matura!»

Dominic fa spallucce e borbotta un bene quasi sottovoce. Allora gli chiedo: «sei per caso geloso?»

«Geloso?» ripete incredulo. «Del fighetto di Collins?»

Gli tiro una gomitata per stuzzicarlo. Lui dice: «non illuderti, ero soltanto curioso della vostra allegria...»

Gliene tiro un'altra. «Sei geeeeeeloso...»

«Ti ho detto di no.»

«Geloso geloso geloso geloso.» Altra sfilza di gomitate.

Dominic non cerca nemmeno di evitarle e questo conferma un po' la mia teoria mentre risponde: «non m'interessa un tubo di Derek» e guarda qualsiasi cosa eccetto me.

Gli afferro il viso e gli stampo un bacio sulla guancia morbida. «Dai, non c'è bisogno di vergognarti!»

Ma Dominic continua a insistere di non essere neanche un filino geloso. Improbabile, il suo volto parla più di mille insistenze.

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