32. INFANTICIDA

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A HazelMeight che molto spesso è più eccitata di me per gli aggiornamenti di ADC.

"Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio. Sed fieri sentio et excrucior."
(Catullo, Carmen 85)

"(Catullo, Carmen 85)

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타르 날개

32.
"Infanticida"

[Hoseok e Yoongi fanno buon viso a cattivo gioco]

La nebbia uggiosa si era diradata, le tenebre avevano fatto spazio alla luce e uno spavaldo raggio di sole aveva ridestato le finiture doro del Kawai Shigeru assopito sulla pedana.

Yoongi si era svegliato fra le braccia di Hoseok ancora addormentato.

Si sentiva uno schifo e probabilmente anche il suo aspetto era uno schifo. Un dolore terrificante al fianco, inferto dal braccio destro di Hoseok avvolto intorno a lui e incastrato tra il suo costato e il materasso, la bocca asciutta, il sudore secco, gli occhi irritati dalle lacrime ormai essiccate e quella tanto familiare quanto ovvia infiammazione dolorante fra le gambe.

Si sentiva uno schifo e avrebbe voluto continuare a sentirsi così da schifo per tutto il resto della sua esistenza.

Rimase immobile a processare l'euforica sensazione di appiccicoso calore che emanava il corpo nudo di Hoseok premuto contro il suo. Chiuse gli occhi e inspirò a pieni polmoni percependo la pelle della schiena incollarsi a quella del petto dell'altro. Una ad una, le fibre si congiungevano e si fondevano.
I rumori della città erano ovattati, distanti da quella bolla di amore al limitare del cielo. Solo il respiro regolare e pesante di Hoseok faceva da sottofondo al suo lento risveglio.

Yoongi aveva dormito con il ballerino molte altre volte a Yongsan ma mai così prima di allora. Hoseok lo aveva stretto a sè sotto le coperte anche tanti mesi prima, ma con un'intensità diversa.
Ora non come se lo stesse coccolando o come se lo stesse semplicemente abbracciando. No, ora lo teneva fra le braccia come se stesse disperatamente cercando di proteggere con il suo corpo un oggetto di vetro durante un'esplosione: si chiudeva su di lui premendoselo contro il petto e reggendogli sicuro il capo contro una spalla, le gambe intrecciate sopra le sue ad evitare che la forza della detonazione glielo facesse sgusciare via e le mani strette su di lui - una sulla sua coscia e una sulla spalla - che esercitavano una certa pressione anche nel sonno.

𝘈𝘭𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘵𝘳𝘢𝘮𝘦 || ˢᵒᵖᵉDove le storie prendono vita. Scoprilo ora