Città Eterna

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Giorno 1

Sera

Procediamo lungo la strada, io ed Aro siamo affiancati da Demetri e Felix che sono vestiti in modo raffinato e moderno. Aro è nell'elegantissimo abito nero, la camicia di un rosso porpora opaco, la cravatta è nera e chiusa con un nodo Eldridge.

Non so esattamente dove ci troviamo ma la strada è precariamente illuminata da radi lampioni, i palazzi si susseguono identici, squadrati e rovinati. La zona non è deserta, anzi è popolata da tipi loschi semi celati nell'oscurità di vicoletti laterali; al nostro passaggio ci osservano, ci tengono semplicemente d'occhio.

Non è sicuramente un bel quartiere questo e sono certa di non volermi ritrovare sola qui in mezzo, ho la netta sensazione che ci stiano controllando, che stiano verificando che ce ne andiamo rapidamente e zitti. Al minimo cenno di comportamento sospetto da parte nostra non mi stupirei di vedere una lama di pugnale o una pistola spuntare nelle loro mani.

Sono certa che la presenza dei tre immortali intimorisca a sufficienza chi ci sta osservando, una vocina nella loro testa sta urlando di scappare lontano e loro la ignorano, ma solo per eseguire il loro compito di vedette. Ovviamente i tre vampiri sono completamente rilassati e indifferenti alla possibile minaccia di questi loschi individui; io sono decisamente più preoccupata per la mia incolumità, ho anche la netta sensazione che il mio bellissimo vestito sgambato attiri fin troppo l'attenzione.

Credo Aro percepisca il mio disagio e si avvicina a me cingendomi un fianco, sicuramente il suo gesto è un ottimo deterrente agli sguardi interessati e un po' viscidi dei 'signori' che incontriamo per strada. Qualcosa nel Suo gesto mi infastidisce oltre ogni misura, non voglio essere lasciata in pace perché considerata una sua proprietà.

Fulmino Aro con lo sguardo, serro la mascella assottigliando lo sguardo mentre spingo via la sua mano dal mio bacino. Mi fermo sul marciapiede mentre Demetri e Felix mi imitano rimanendo poco dietro di me, Aro procede qualche passo e poi si volta con un sorriso divertito per il mio comportamento.

Allarga le braccia inclinando lateralmente il capo per chiedermi 'Scusa' educatamente, usando un bel sorriso bonario. Ovviamente è già stato perdonato ma ho appena dato inizio al mio spettacolo e non intendo concluderlo così presto. Riprendo la passeggiata con passo svelto e deciso, supero rapidamente la figura di Aro, schivandolo scostando il leggero tessuto trasparente della gonna e cammino davanti, seguita dai due immortali che sembrano i miei scagnozzi.

Una piacevole sensazione di potere e controllo mi pervade il petto mentre procedo a testa alta. Quando finalmente usciamo dalla zona malfamata Aro si affianca nuovamente a me, sta ridacchiando divertito.

"È stato divertente!" dice sinceramente cercando conferma tra Felix e Demetri che sembrano d'accordo.

"Ho fatto la ruota, come un pavone" rido della mia piccola dimostrazione di potere.

"Bella, elegante, giovane e potente. Semplicemente affascinante" sorride "Ora mi concedi di cingerti i fianchi?" il tono fintamente sommesso.

"Permesso accordato" gli reggo il gioco.

Quando finalmente arriviamo nel centro della città la riconosco immediatamente. Riconosco la bellissima e maestosa Roma, sorrido e guardo i miei tre accompagnatori.

"Perché siamo qui?" chiedo curiosa.

"Quale posto migliore per festeggiare l'eternità se non la Città Eterna?" Demetri mi fa un occhiolino.

Credo che Felix e Demetri siano qui non solo in qualità di Guardia dei Volturi, non solo per scortarci e garantire protezione ad Aro al di fuori di Volterra, ma anche come invitati alla festa. Forse sono loro stessi gli organizzatori considerando i discorsi del pomeriggio. Aro sfiora il mio palmo mentre osservo la strada affollata del centro di Roma.

La Regina degli ScacchiWhere stories live. Discover now