𝟶𝟻.sᴛʀᴀᴛᴇɢɪᴀ

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Restammo per due giorni da soli.
Ci vedevamo solo all'ora di cena, il resto del tempo ognuno stava per conto suo. Quando il gruppo ritornò mi rinchiusi a riccio in me, con Clint era tutto facile, non giudicava e ti dava i tuoi spazi. Quest'ultimo rimase molto sorpreso dal mio cambio di comportamento, ma non me lo fece intendere, lo seppi solo perché origliai una conversazione.
"I giorni in cui non ci siete stati, è stata gentile ma soprattutto abbiamo scherzato e mentre cenavamo parlava molto, sembrava quasi logorroica" disse, probabilmente sorridendo. Da quello che potei vedere erano tutti sorpresi da questa cosa, ma non ne parlarono più di tanto, anzi passarono subito al resoconto della missione. Ascoltai, ero troppo curiosa.
"Quando siamo arrivati non c'era nessuno, avevano già svuotato tutto. Sicuramente hanno capito il nostro piano d'azione" disse Steven.
"Bisogna cambiare piano d'attacco. Forse distruggere tutte le basi dall'alto, senza fare un vero e proprio attacco sarebbe la cosa migliore" disse Tony. Dopo aver sentito questa frase, non ce la feci a trattenere la rabbia. Mi teletrasportai nella sala riunioni, dove si trovavano tutti, e arrabbiata come non mai dissi:
"Vi rendete conto che distruggendo le basi dell'Hydra abbandonate soltanto ragazzi diversi, che la gente fa sentire mostri. Non state distruggendo l'Hydra la state soltanto facendo trasferire, mentre lasciate alla paura ragazzi che non sanno che esiste la possibilità di poter fare una vita normale!" Strillai adirata. Non sapevano come ci si sentiva a non avere ricordi e sapere solo di dover seguire gli ordini di qualcuno, di non riconoscere più il bene dal male.
Tutti mi guardano sorpresi, primo perché non si aspettavano la mia apparizione e secondo per quello che avevo detto. Mi fissarono, Tony alzò gli occhi al cielo e disse: "Chi ha dato il permesso alla ragazzina di partecipare?" e cercò di farmi uscire.
Steven lo bloccò: "Ha ragione, non possiamo abbandonare dei ragazzi che sono governati dalla paura e dai loro poteri incontrollati. Per caso hai qualcosa in mente sul da farsi?" Non me lo feci chiedere due volte: "L'Hydra si aspetterà un vostro attacco e quindi avrà avvisato tutte le basi di, in caso d'attacco, avere una via d'emergenza, ma soprattutto di non perdere altri ragazzi. Hanno perso già me, la loro arma più forte, non faranno lo stesso errore." Mi stoppai, dovevo riprendere fiato, avevo detto il tutto senza mai fermarmi.
"Ci sono due possibilità: un infiltrato o un attacco silenzioso. La prima sarebbe troppo rischiosa, mentre la seconda se elaborata in modo perfetto, potrebbe portare alla vittoria senza feriti"
"Che pensi abbiamo fatto fino adesso?!" Rispose Tony arrabbiato.
"Avete attaccato utilizzando l'effetto a sorpresa, ma non nel modo giusto. Sicuramente esistono tunnel sotterranei che permettono di farli scappare all'evenienza, voi avete sempre attaccato dall'alto" dissi. Mi guardò come se per la prima volta non mi vedeva più come una ragazzina stupida. Visto che nessuno parlava, dissi: "Vi aiuterò, ma solo se mi permettete di dire la mia." Subito Steven rispose: "Mi pare un ottimo accordo, da domani inizierai gli allenamenti".

Steve
Quella ragazza era piena di sorprese. È stata per un intero mese zitta, senza mai rivolgerci la parola di sua spontanea volontà, per poi tutto d'un tratto comparire e fare un lungo discorso. Clint ci ha detto che durante la nostra assenza è diventata quasi logorroica. Non si fida questo è sicuro, ma non sa neanche trattenere le sue idee ed è molto curiosa. Prima ho saputo che ha studiato tutte le nostre tute e sa tutto di noi, poi che origlia durante i nostri discorsi. Ci vorrei parlare, ma ho l'impressione che non le farebbe piacere. Ho deciso, però che le insegnerò io le tecniche dello scontro corpo a corpo, così avrò modo di parlarle; invece Natasha penserà alla tecnica del combattimento.

Tony
"Tony!" Adesso che voleva quell'insopportabile ragazzina.
"Mentre non c'eri ho analizzato la composizione e la progettazione delle tute e potrebbero essere migliorate" disse la bambina. Mi stava correggendo?!
"Ascoltiamo, il genio" dissi con sguardo di sfida, non si fece intimorire.
"Quando arriva un colpo, la tuta non lo attutisce, è concentra tutto sullo stesso punto. Quindi bisogna fare in modo che il colpo si trasferisca in tutto il corpo, così facendo la persona non viene destabilizzata, visto che il colpo non si sviluppa in un solo punto." Era una buona idea, ma non l'avrei mai ammesso. Tutti aspettavano una mia risposta.
"Potrei pensarci" dissi e mi ritirai.

Bucky
Finalmente qualcuno che zittisce Tony, a volte è veramente insopportabile.

Elaxi
Mi ero finalmente liberata da tutti i miei pensieri, l'unico problema era che adesso sapevano che origliavo, ma non mi importa.
"Quando inizio ad allenarmi?" Dissi, desiderosa di mettere a terra qualcuno. Steven subito rispose: "Domani, Natasha ti insegnerà le varie tecniche del combattimento, io ti aiuterò con lo scontro corpo a corpo".
"Perfetto", così dicendo me ne andai.

The fear of nothing || Bucky BarnesWhere stories live. Discover now