XII

191 14 0
                                    

Ecce Homo.

Ecco l'uomo.

(Ponzio Pilato)


Quando però la porta viene aperta, si rivela una delle tante serve di padron Antonio.

«Le persone si lamentavano delle vostre risate. Siete fortunati che abbia mandato me Antonio perché non aveva voglia. A momenti dovrebbe passare» ci avvisa e poi chiude la porta alle sue spalle.

«Jimin...Cosa facciamo ora?» chiede Taehyung.

«I-io...Non lo so...Se non ci vede scopare questo mi uccide» sospira arreso, appoggiando la fronte sul suo petto. «Che si fa...»

«Non ti toccherò con un solo dito fin quando non me lo dici tu» dice, sentendo il respiro farsi pesante per l'ansia. «Abbiamo poco tempo»

Jimin si morde l'unghia nervoso, prima di avere un'idea geniale. «Taehyung spogliati e resta in intimo» gli ordina e si tira velocemente in piedi, togliendo la toga e strappandola appena sulla zona del petto, lasciandola a terra in prossimità del letto. Si toglie velocemente i sandali, lanciando anche questi ultimi a terra, in modo casuale. «Deve vedere una scena peccaminosa no? Vestiti a terra, noi due sotto delle coperte e tanti, tantissimi gemiti. Tanto non ci toglierà le coperte per controllare, no?» spiega i suoi gesti, mentre Taehyung lo guarda e annuisce, facendo come gli ordina preso dal panico.

Rimane seduto mentre si sfila la toga, lasciandola sparsa da qualche parte nella stanza. «Vieni» dice pattandosi le cosce. «Prendi la coperta»

«Aspetta» afferra velocemente il catino di acqua e prende una pezza, bagnandogli tutto il corpo con attenzione con questi ultimi, strizzandogliela poi in testa per bagnargli la fronte e il viso. «Gli Alpha sudano sempre tanto» spiega con un piccolo sorriso, per poi mettere tutto giù ed afferrare la coperta, andando a sdraiarsi e ad appoggiare la testa sul cuscino.

«Quindi non vieni sopra di m-» non fa in tempo a finire la frase che la porta di spalanca e subito si affretta a fingere un respiro affannato, mentre chiude gli occhi e imita dei movimenti col bacino.

Jimin spalanca gli occhi e copre con un gesto entrambi con la coperta appena in tempo, andando poi a prendergli i capelli fra le mani, inarcando la schiena e iniziando a fingere dei gemiti. «A-AH ALPHA»

Fa che non se ne accorga...

Taehyung emette dei piccoli ansimi, fingendo quanto più gli è possibile fare in quella circostanza. In poco tempo, la porta si chiude.

Il respiro accelerato però resta, per la pressione.

«Dio più che gladiatore dovrei fare l'attore» sospira frustrato.

Jimin osserva Taehyung negli occhi per l'ansia, appoggiando poi la testa sfinito sul cuscino, respirando velocemente per la paura, continuando a gemere piano fino a che non sente i passi allontanarsi.

«L'abbiamo scampata..?» chiede sottovoce.

«N-non lo so...» mormora appena, ancora spaventato. «Spero che dopo cena si metta a bere e vada a letto senza rompere continuamente. Che poi perché deve assicurarsi di ogni cosa...» dice sbuffando, infastidito.

«Non ne ho la più pallida idea...» si porta le mani sul cuore, cercando di calmarsi.

Qualcuno bussa alla porta e il biondo fissa di nuovo Jimin negli occhi.

Sarà sicuramente la cena... pensa rapidamente

Così Taehyung si alza e vado ad aprire. Una serva si inchina e serve la cena, rossa in viso.

Ah già, sono in intimo...

«Grazie» si limita a dire e poi chiude la porta alle sue spalle. «Dio che profumino...» dice sedendosi a letto ancora mezzo bagnato a causa dei gesti di Jimin. «Dai vieni, assaggia»

Jimin, che lo aveva osservato prendere il piatto, si tira su seduto, coprendo il proprio corpo seminudo con le coperte.

«Va bene, ma solo perché me lo chiedi tu» dice con un sorriso, sedendosi a gambe incrociate.

Taehyung gli passa una forchettata di cibo. «E' buono? Ti piace?» chiede curioso.

Jimin apre la bocca e mangia il pezzo di carne, spalancando gli occhi. «E' buonissima!» esclama con le stelle negli occhi, sorpreso, «non avevo mai assaggiato una cosa simile»

«Allora mangia» dice sorridendogli. «Chiederò di portarne altra»

«Ma no Tae, mangia tu» sussurra annuendo, pattandogli la spalla.

«No.» dice severo. «Mangia» lo guarda negli occhi con lo stesso sguardo con cui osserva i suoi avversari in arena.

Sentendosi leggermente intimorito dallo sguardo, Jimin abbassa il suo titubante, annuendo poi. «S-si...»

Il gladiatore addolcisce lo sguardo, vedendolo mangiare. «Bene» dice soddisfatto e gli accarezza i capelli.

Jimin prende dei piccoli morsetti, godendosi però la carne non con poco gusto. «Fattene portare due però, così mangi di più»

«O è perché vuoi mangiare anche tu di più?» chiede con un sorrisetto.

«Per te, brutto idiota»

«Mhm, certo certo» dice accarezzandogli i capelli dolcemente. Indossa poi la tuta ed esce dalla stanza.

Jimin alza gli occhi al cielo guardandolo poi uscire dalla stanza mentre continua a mangiucchiare piano, sapendo che non avrebbe fatto facilmente altri pasti simili. «È davvero gentile...» mormora tra sé e sé.

Taehyung va in cucina e quando chiede gentilmente altri due piatti, lo guardano stranito.

«Dopo una sana scopata, si ha sempre fame no?» si giustifica avendo accanto altri gladiatori. Loro lo accontentano e così torna in camera, con due piatti belli pieni di carne e verdure.

Jimin mangia tranquillo fino a quando non sente l'odore di un altro Alpha vicino alla porta, stando in allerta e preoccupandosi. Mette giù il piatto e mentre cammina gli cade la coperta sulle spalle, aprendo poi la porta. «Chi sei?!»

Appena vede la figura familiare, sbianca completamente, sentendosi in ansia. «P-padrone...Tutto ok?»

Taehyung rimane davanti alla porta della stanza, quando vede il padrone fissare Jimin dentro ad essa.

«Passavo di qui e ho pensato di portarti questa» Antonio gli passa una tunica completamente nuova, facendolo arrossire.

«Come sa che Tae ha-»

«Una guardia mi ha avvisato» spiega brevemente e dopo gli prende il viso, unendo subito le sue labbra a quelle del moro, facendolo rabbrividire come ogni volta. «Buonanotte» sussurra prima di andare, lasciandolo imbambolato fuori dalla porta, con una faccia disgustata.

«Buonasera padrone» mormora Taehyung con voce piuttosto minacciosa. Che ci faceva lui qui? Non può starsene per i fatti suoi senza toccare Jimin per una notte?

«Trattami bene Jimin» si limita a dire e se ne va.

«Stai...bene?» chiede poi Taehyung, chiudendo veloce la porta alle spalle mentre posa i due piatti su una superficie legnosa, andando a sedersi sul letto per accarezzargli il braccio, vista la sua espressione.

«Sono...Disgustato! Ma chi cazzo si crede di essere?! Prima mi tratta male e ora mi porta una nuova veste e mi bacia?! Ma stiamo scherzando?!» alza la voce davvero al limite, sentendo gli occhi lucidi dalla rabbia.

«Dai, non pensarci. Sei con me ora e sono sicuro che nessuno ci verrà a rompere da adesso in avanti» dice cercando il suo viso con lo sguardo, per poi posare una mano sulla sua guancia, accarezzandogliela piano. Jimin in risposta annuisce piano, respirando lentamente prima di guardarlo.

«Hai ragione...Però lo odio. Lo vorrei davvero morto» 

Once upon a time in Rome | VMINWhere stories live. Discover now