XXXVII

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Non nobis solum nati sumus.

Non siamo nati soltanto per noi stessi.

(Anonimo)


Third p.o.v

«Ma questa è la strada per...» mormora Jimin non appena giunti davanti a un luogo subito riconoscibile e intuendo le intenzione del suo Alpha, arrossisce appena, un poco imbarazzato.

Taehyung al contrario, stringe la presa della sua mano, diventando piuttosto silenzioso mentre si avvia dentro il cimitero, raggiungendo la lapide di suo padre.

Con un piccolo accenno di sorriso, triste e nostalgico, si ferma davanti ad essa.

«Ciao papà. Lui è...Jimin. Forse anche tu, come la mamma ti chiederai cosa ci fa un ragazzo così bello accanto a me e beh» dice, grattandosi la testa imbarazzato, «me lo chiedo anche io da qualche giorno, da quando abbiamo iniziato a svegliarci nello stesso letto insieme. Ma sono tanto felice papà e spero di poter rendere felice anche lui. A proposito» si ferma e si avvicina meglio alla lapide, dandole delle piccole pacche, «grazie per i consigli. Mi sono serviti in Arena» dice, facendo un piccolo sbuffo di risata.

Nel frattempo Jimin ascolta in silenzio le parole di Taehyung, guardando la sua figura che abituato a vedere sempre forte e imponente come nei suoi scontri, sente il cuore perdere un battito a vederla così piccola e fragile di fronte alla lapide del padre.

Quindi è qui che è sepolto...

Pensa tra sé e sé l'Omega, mentre Taehyung indietreggia e fa un piccolo cenno di mano per salutare il padre. Con la stessa mano, riprende quella di Jimin di cui accarezza le nocche con il pollice, mentre senza guardarlo, si incammina fuori dal posto.

«Scusami se ti ho portato in un posto del genere...Tutto tranne romantico» mormora, girandosi ora a guardarlo, «ma ci tenevo molto a farti conoscere tutta la mia famiglia» specifica.

«No io...Mi sento onoratissimo» scuote subito la testa, intrecciando le dita a quelle dell'Alpha. «Sono felice che mi hai portato da lui» mormora, stringendosi a lui. «Mi sento unito a te più che mai» dice appoggiando la testa sul suo braccio, mentre Taehyung abbozza un piccolo sorriso.

«Sono contento che la pensi così, amore» mormora, sponendosi un poco per poterlo baciare dolcemente. Di nuovo in silenzio, si incamminano verso la città e appena arriva davanti all'Arena, si ferma davanti ad esso preparandosi psicologicamente. Infatti inizia a camminare avanti e indietro, mentre Jimin lo guarda aggrottando le sopracciglia.

«Stai be-»

Taehyung lo interrompe subito, guardandolo ora deciso. Prende un piccolo sospiro e si avvicina a lui, prendendogli entrambe le mani.

«Noi non ci conosciamo...Da molto tempo» inizia a mormorare a bassa voce, sentendo un pugno allo stomaco per l'emozione. Chiude gli occhi e sospira, riaprendoli per guardarlo.  «Eppure mi sento, da quando sono con te, come se tu fossi sempre stato a fianco a me e io non mi fossi accorto della tua presenza» lo guarda negli occhi. «Voglio affrontare tutti i pericoli con te, voglio passare tutte le nostre giornate insieme, belle o brutte che siano. Voglio passarne molte, moltissime altre come oggi con te. Voglio creare un futuro con te, una famiglia. Per questo...» dice, inginocchiandosi davanti a lui. «Vorrei tanto che tu possa diventare mio per sempre. Vuoi sposarmi, Park Jimin?» chiede, guardandolo con un sorriso raggiante.

Jimin a quella richiesta, spalanca gli occhi incredulo e subito, si porta una mano alla bocca.

«C-Cosa?!» esclama guardandolo, sentendo gli occhi lucidi per l'emozione. Vedendo però l'espressione seria e poi il sorriso di Taehyung, scuote leggermente la testa. «Tu sei un pazzo, Kim Taehyung...» sussurra piano, rivolgendogli poi un ampio sorriso. «Certo che ti sposo» dice mordendosi il labbro e subito Taehyung, ancora in ginocchio, spalanca gli occhi e si alza in piedi, prendendolo in braccio per fargli fare una piccola giravolta.

«Non potevi che rendermi più felice oggi con questa risposta» dice baciandolo dolcemente. «Ti amo» mormora, emozionato.

Jimin si stringe a lui, mentre si lascia circondare i fianchi da Taehyung. «Ti amo anche io, Tae...Più di qualsiasi altra cosa al mondo»

Taehyung a quella frase, lo stringe di più ora gelosamente, sapendo di avere tra le sue braccia il tesoro a lui più caro e importante. Infila il viso nel suo collo e inspira il suo dolce profumo, unico nel suo genere, sentendosi subito cullato da una piacevole tranquillità interna.

«Sono sicuro che andrà tutto bene finché saremo uniti...» sussurra dolce Jimin, staccandosi un poco per potergli accarezzare il viso, alzando poi il capo a guardare quel meraviglioso tramonto, che stava lasciando spazio a una luna splendente e a delle stelle lucenti. «Persino gli dei saranno dalla nostra parte» dice poi, facendo annuire Taehyung che guarda il cielo insieme a lui.

Quest'ultimo lo lascia a terra e un poco imbarazzato, estrae dalla toga un anello argentato; prende la mano di Jimin e infila dolcemente l'oggetto all'anulare del suo Omega.

«Era di mio padre questo anello. Voglio che lo tenga tu. Sono sicuro che sarà al sicuro con te e beh...Servirà a ricordarti che sono tuo per sempre» mormora osservando prima l'anello e poi Jimin, fermo sulla figura del nuovo accessorio sulla sua mano.

«Lo conserverò con cura» mormora poi, alzando il capo a guardarlo, rivolgendogli un sorriso intenerito.

«Chissà, magari sono nato per incontrarti» mormora Taehyung con un sorriso fiero mentre gli riprende la mano e riprende il cammino, questa volta verso la Casa dei Gladiatori, con una grande soddisfazione nel petto.

«E allora io sono nato per incontrare te» risponde prontamente Jimin in modo dolcemente, guardandolo ormai innamorato perso.

Quando arrivano a destinazione, entrano con passo lento dentro il cortile e con altrettanta calma, arrivano in camera di Taehyung che si toglie i sandali trovandoli ora fastidiosi e pesanti e poi si sfila la toga.

«E' stata proprio una bella serata»

«Siamo stati da soli al laghetto, abbiamo fatto il bagno, ho incontrato tua madre, passato del tempo bellissimo con le tue sorelline, visitato tuo padre e poi...Mi hai chiesto di sposarti. Direi che sì, è stata proprio una bella serata» dice seguendo i suoi gesti, spogliandosi così della toga, sdraiarsi a letto insieme al gladiatore. Una volta entrambi a letto, Jimin bacia il petto di Taehyung, che arrossisce subito ai suoi baci nonostante non volessero destare alcuna malizia.

«Ne approfitti subito eh?» dice prendendolo in giro, con una piccola risata. Jimin lo guarda dal basso con un piccolo broncio.

«Volevo baciarti il cuore» mormora per poi appoggiare la guancia in mezzo al suo petto, «tutto qui» dice e lo bacia di nuovo nello stesso punto, mentre Taehyung sorride addolcito, lasciando che la sua mano andasse ad accarezzare dolcemente i capelli, passando poi alla guancia.

«Potresti, ora, baciare anche me?» chiede in un mormorio basso e Jimin alza subito il capo e lo guarda.

«Certo amore» dice, lasciandogli un bacio a stampo dolce con un piccolo sorriso. Taehyung mette una mano dietro la sua nuca, facendo in modo che potesse restare sulle sue labbra ancora un po'.

«Voglio fare l'amore con te...» mormora sopra le sue labbra simili a boccioli, mentre lo guarda dolcemente negli occhi.

«Anche io amore... sarebbe davvero un crimine non approfittarne oggi» dice teneramente, unendo nuovamente le labbra alle sue. Taehyung sorride alle sue parole e gli ricambia volentieri il bacio, accarezzandogli la schiena nuda, scendendo poi su una natica scoperta, finendo su una coscia. 

Once upon a time in Rome | VMINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora