Capitolo 12

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Elaine non sapeva dire con esattezza cosa le facesse amare quel film in particolare. Che fosse il tema della guerra trattato maestralmente o il mondo magico che faceva da sfondo a quella storia? O ancora, l'amore così profondo e puro che sembrava impregnare la pellicola? Probabilmente era proprio l'insieme di tutte queste cose, sommato al bellissimo disegno. Pochi film soddisfacevano i suoi occhi quanto quello. Ogni secondo poteva passare benissimo come un quadro. E la musica, o, non fatele parlare della colonna sonora! Quel tipo di melodia che ti entra nelle vene e che non ti lascia mai; una musica tale da darti un senso di pace altrimenti improvabile.

E infine, c'era lui. Howl. Il primissimo personaggio inventato per cui aveva provato amore. Non era quel tipo di persona da invaghirsi di ragazzi e personaggi con tanta facilità. Ma per stare con lui sarebbe stata disposta a fare un patto con il diavolo. Infantile, sì, ma non le importava.

A pochi minuti dalla fine, iniziava sempre a piangere. Quella volta provò a trattenersi, dopotutto non era sola. Quando partirono i titoli di coda, Hoseok si mise ad applaudire con tanto di «Oh». Elaine si pulì gli occhi bagnati e si allungò per spegnere il computer.

«Wow» sentenziò Taehyung al suo fianco. Seokjin si alzò per accendere la luce, accecando tutti.

«Ti è piaciuto?» gli chiese sorridente Jungkook.

«Oh» Taehyung annuì.

«È uno dei miei film preferiti» borbottò Elaine, pensando di non essere ascoltata.

«Ah! Il mio cuore!» Hoseok si prese il petto con una mano e strinse la maglietta, mentre sul suo volto si dipingeva un'espressione strana, Elaine l'avrebbe definita "overdrammatic".

«Anche "La città incantata" è bellissimo» le disse Jungkook. L'aveva sentita.

Tutti i ragazzi si misero a commentare ad alta voce il film, ognuno dicendo la propria, ma Elaine in quel momento aveva la sua attenzione concentrata su Jungkook.

«Vero? Credo che mi piacciano entrambi tantissimo, per motivi simili e allo stesso tempo per motivi diversissimi». Si spostò alcune ciocche di capelli, mettendole dietro l'orecchio destro. «Non so se ha senso». Sorrise timidamente.

Si erano alzati tutti in piedi. Taehyung si stiracchiò e sbadigliò rumorosamente, rischiando quasi di colpirla con il braccio.

«Quando ero piccolo avevo una cotta per Haku» le confessò Jungkook, raccogliendo da terra un sacchetto di popcorn.

«Chi non aveva una cotta per Haku?» Si sorrisero a vicenda. Elaine prese il computer e lo strinse di nuovo contro il petto. Sentiva ancora che il cuore le batteva velocemente.

«Che fate adesso?» Ma la vera domanda era «che fai tu adesso?» ed era rivolta a Jungkook.

«Ci leggi i tarocchi?» si intromise Taehyung, tra le braccia alcune bottiglie di acqua e di coca cola.

«Sì!» si unì Jimin.

Elaine non riuscì a rifiutare i loro sguardi supplichevoli e decise di andare nella sua stanza, Jungkook si offrì di accompagnarla e lei fu contenta di non camminare da sola per i corridoio vuoti di Heathersgate Hall.

«Qual è il tuo anime preferito?» gli chiese. Stavano salendo le scale del primo piano e le era tornata in mente la conversazione che avevano avuto qualche giorno prima.

Jungkook alzò lo sguardo in aria, pensieroso. «Dopo "La città incantata" , mi piace un sacco "Anohana", non so se lo consoci».

«Sì che lo conosco. Quanto ho pianto nel finale!» Elaine sorrise al ricordo.

Dead Leaves || BTSWhere stories live. Discover now