Parte 5

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Mi spaventai. Tutto di quella conversazione mi spaventò. Non riuscivo a credere che il mio mentore avesse appena chiesto al suo vecchio pupillo, ad un suo amico, di morire per il sottoscritto. Akutagawa si era inchinato con così tanto rispetto in viso che quasi mi venne da piangere all'idea che l'avesse ascoltato davvero. Scappai con l'aiuto della tigre e corsi fino ad uno dei miei posti preferiti della mia amata città, il porto. Mi sedetti a cercare di capire come dovessi agire, ma dei passi rapidi e poco discreti interruppero il mio turbamento.
- Chuuya?
- ah, tigre.
- che ci fai qui?
- vengo spesso qui - rispose incrociando le braccia infastidito.
- il signor Dazai mi ha raccontato che veniva qui insieme a te quando era nella port mafia, mi ha detto che molte delle vostre missioni si sono concluse proprio su questo ponte.
- nemmeno me lo ricordavo - rispose arrossendo.
- com'era il signor Dazai?
- un egocentrico bastardo esattamente come adesso, ma almeno prima aveva le palle.
- come vi siete conosciuti?
- cosa succede? Confidenze tra donnette di quartiere?
- d'accordo, non ti chiederò nulla sul vostro rapporto, ma sai almeno dirmi come ha conosciuto Akutagawa?
- non mi piace parlare della bestiaccia, lasciami perdere!
Andai a comprare una bottiglia di vino che gli feci scolare, così Chuuya iniziò a sproloquiare senza freni.
- non so dirti tanto del loro incontro, però posso dirti che è colpa di quel bastardo di Dazai se Akutagawa è così. Era un ragazzino quasi adorabile e invece è diventato un mostro apatico. Quell'uomo fa del male a chi frequenta, faresti bene a starne alla larga.
- perché lo odi?
- e lo chiedi pure?
- scusami, non eravate voi quelli conosciuti con quello strano nome? Eravate i partner criminali migliori, cosa ti ha portato ad odiarlo?
Chuuya quasi sorrise, ma poi si rattristò e bevve fino all'ultima goccia della bottiglia.
Si addormentò a terra e feci del mio meglio per adattare a cuscino il suo cappotto scuro.
Tronai indietro, verso l'agenzia, corsi veloce poiché udii una canzoncina fastidiosa che ormai all'agenzia tutti conoscevamo. Svoltai l'angolo e mi fermai.
- signor Dazai.
- ah, Atsushi! Mi serviva proprio parlare con te, tieni, questa è la mappa del luogo che dovrete raggiungere domani. Ti consiglio di farti una bella dormita, ci vediamo al porto, sii puntuale o ti perderai la spiegazione.
- aspetti! - gridai mentre se ne andava fischiettando.
- si?
- si può sapere che cosa è successo nelle ultime settimane?
- domattina Atsushi, domattina.
Mi svegliai di soprassalto credendo che il mio sonno fosse tormentato da incubi, ma lo preferivo decisamente alla mia confusa realtà. Mi preparai e presi uno zaino con le cose che il signor Kunikida mi aveva consigliato per il viaggio, poi mi diressi tristemente al porto. Il signor Dazai non c'era, ma Akutagawa si.
- Akutagawa, tu sai qualcosa di quello che dobbiamo fare?
Si comportò come se io non ci fossi, di nuovo, poi la sua bestia prese alcuni pacchetti da terra e si incamminarono verso il ponte.
- ah, siete stati puntuali, io me la sono presa comoda meno del solito, abbiamo degli orari da rispettare. Cercherò di essere a rapido ed esaustivo. È successa una cosa molto simile a quella volta che ci tolsero le abilità, sono certo che ricorderete. Questa volta credo che sia molto più grave. È una sottospecie di epidemia per la quale tutte le persone dotate di abilità impazziscono, non sappiamo ancora in che modo, ma sappiamo a cosa è dovuto. C'è una specie di oggetto a forma di vaso che sprigiona una sorta di energia negativa... dovevo chiedere a Kunikida di spiegarvi... ricomincio da capo. Andate in quel luogo, distruggete il vaso con le vostre abilità e fate attenzione a non avere nessun tipo di contatto con chi ha contratto la malattia. Ognuno soffre, impazzisce e muore a modo proprio, vi consiglio di stare attenti. Il governo ha isolato completamente la zona ma il potere del recipiente sta aumentando e non basterà più la supremazia numerica per fronteggiarlo. Dovete eseguire la missione nel tempo limite di dieci giorni, ma sappiate che non potrete mai contattarmi, la zona è completamente isolata anche dalle comunicazioni. La mappa vi condurrà nel posto dove il vaso è stato avvistato l'ultima volta. Questo lasciapassare vi farà entrare nella prefettura, buona fortuna ragazzi miei! - disse salutando gioiosamente.
Akutagawa non emise un fiato e si diresse su una nave che sembrava aspettarci, io volevo fare tante domande, ma Akutagawa e i suoi misteri avevano la precedenza.

La luce è un'ombraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora