CAPITOLO 34

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"Cosa vuoi?" scesi dal letto per poi andare verso di lui tutta struccata e brutta. Lui appena si accorse del mio aspetto sorrise ma non disse nulla, per fortuna.

"Volevo avvisarti della festa" disse mentre aveva le mani in tasca da un playboy, ciuffo ordinato e un profumo da uomo, era perfetto e morivo dalla voglia di baciarlo.

Ma che cosa sto dicendo? Ilenia calmati.

"Perché vuoi così tanto che io venga" dissi mentre appogiai il gomito sulla sua spalla e con uno sguardo ghignoso. Lui ridacchiò e si morse il labbro.

Cazzo ho così tanta voglia di baciarlo.

Ma no Ilenia, tu devi essere difficile con i ragazzi soprattutto uno come lui. Lui si avvicinò così tanto al mio respiro che stavo scoppiando dalla eccitazione che lo baciai per prima, senza neanche accorgerme infilai la mia lingua nella sua per poi giocarci appassionatamente.

Non avevo per niente intenzione di interrompere questo bacio e sembrava pure ricambiato visto che cominciò a prendermi per poi sbattermi al muro fortemente. Gemetti per il morso nel mio labbro ma continui il bacio. Avvolsi le gambe alle sue e lui una sua mano al mio fianco mentre l'altro al culo. Era come un'ossessione per me, Una droga che non voglio smettere. Lo volevo troppo ma lui si staccò per prendere aria. Prima di continuare a baciarmi mi guardò con uno dei suoi sguardi da farmi impazzire e sorrise.

"Credo che questa camicia non serve a nulla quindi se mi dai il tuo permesso..." senza neanche farmi rispondere mi strappò la camicia che avevo di dosso e la buttò per terra.

"Ma-"

"Stai zitta e baciami" disse per poi continuare a baciarmi con foga. Lasciai perdere della camicia e ricambiai il bacio con più passionale e feroce. Cominciai a sbottonarli la cravatta che aveva di dosso e la camicia, lo volevo troppo e non volevo perderlo. Non ci staccamo e lui mi portò sul letto per poi appoggiarmi delicatamente, amavo la sua gentilezza.

Scese giù per baciarmi la pancia fino ad arrivare al mio reggiseno. Mi fece un segno e capì che voleva che mi girassi e così lo feci. Mi slacciò il reggiseno e lo butto nel pavimento. Sentii l'aria fresco nei miei seni e la mia parte bagnarsi.

Ok, sono decisamente eccitata ma anche ansiosa.

"Marcus.." lo chiamai.

"Meno chiacchiere più azione" non mi fece parlare e tolse la mia gonna e le mutande e cominciò a leccarmi velocemente nella mia parte sensibile. Aveva la faccia fra le mie coscie e io stavo esponendo per il trattenere i gemiti. Mi leccò nella mia parte debole e non c'è l'ha feci.

"Ahh.." Gemetti un po' forte da farmi tappare la bocca con la sua mano. Continuò ancora per poi smettere di sentire il piacere. Lo guardai confusa dal  perché smesse ma poi sentii un'accarezza nelle mie coscie.

"Mm-Marc-" cominciò più forte e non c'è l'ha facevo. Strinsi le lenzuola del letto per il piacere e l'eccitazione. Continuò ancora per un po' per poi vederlo alzarsi e rimettersi i vestiti. Ero completamente confusa.

Decisamente mi aspettavo altro ma perché ha smesso?

Tolsi quella vocina della mia testa e mi alzai.

"Ma perché?" chiesi confusa mentre mi vestivo. Si sistemò la cravatta nel mio specchio per poi guardarmi e darmi dei colpetti nella spalla.

"Ci vediamo dopo piccola" disse per poi farmi l'occhiolino e andarsene.

Devo ancora realizzare di tutto ciò.

-

Era sera e saltai la cena, non avevo fame.

[fiery love]Where stories live. Discover now