Steve Rogers-@eleblackfangirl

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eleblackfangirl qua trovate il resto della raccolta, sia il primo sia il secondo libro.

eleblackfangirl qua trovate il resto della raccolta, sia il primo sia il secondo libro

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Siamo talmente abituati a giudicare che forse dovremmo smetterla.
Guardiamo una ragazza e la giudichiamo per i suoi vestiti troppo corti o troppo lunghi, ma ci siamo mai chiesti come mai abbiamo questo problema?
Se una donna girasse a petto nudo per strada, tutti la guarderebbero male, affibbiandogli nomignoli poco degni come zoccola, puttana, mignotta.
Se un uomo facesse la stessa, identica cosa nessuno giudicherebbe, anzi, probabilmente lo guarderebbero con lussuria, facendo commenti sul suo bel corpo.

Maggiore è il maschilismo se si torna indietro con gli anni, se arriviamo agli anni di guerra, quando una donna era forse poco più di un oggetto, ma quando sei una donna che combatte nell'esercito non ci sono spazi per dubbi o sbagli, si è controllati tutto il tempo, sotto occhio, ogni microsecondo.

Forse però, si può cedere ogni tanto: al dolore, alla felicità, all'amore.
"E se dobbiamo farci notare, facciamo nel più stravagante dei modi" aveva pensato subito Nicole quando Steve l'aveva baciata per la prima volta.

Da quel giorno, le loro tende, o almeno una delle due, divenne inutile. Di solito stavano della tenda di Nicole, per maggiore privacy in qualche senso.
E facevano l'amore, ancora e ancora.

Quella notte era durata tanto, si erano sussurrati ti amo fino allo svenimento consapevoli che entrambi avrebbero potuto morire da un secondo all'altro.

"Dai, fammi alzare." spinse sul possente petto di Steve, che rideva sotto i colpi della ragazza, ma senza cedere. Si erano trovati nella tenda dell'uomo questa volta e Nicole doveva scappare a causa dell'allenamento con i nuovi arrivati.

"No." la voce rauca appena sveglia dell'uomo riecheggiava nella tenda e faceva innamorare la donna ancora di più, ogni secondo di più.

"Devo allenare i nuovi arrivati." riprese Nicole provando di nuovo ad alzarsi.

"Okay" Steve mollò la presa sulla ragazza "dopo passo a vederti magari."
Il lenzuolo gli venne portato via dalla ragazza che si copriva con quel tessuto, in cerca dei suoi indumenti.

"Va bene, ma non consumarmi troppo." scoccò un'occhiolino malizioso al ragazzo e, dopo essersi rivestita, corse fuori dalla tenda.
Il ragazzo, ancora nudo all'aria sospirò, riprendendo il lenzuolo e sentendo il suo profumo.

"Correte, ingrati." gridò Nicole, verso le reclute che sbuffarono, ma nonostante ciò iniziarono a correre come gli era stato ordinato.

"Sai, forse dovresti smetterla di cercare di spaventarmi alle mie spalle, Rogers." lo riprese la ragazza, sorridendo successivamente.

"Ops, mi hai beccato, ancora. La prossima volta non succederà più."

"Certo, anche la scorsa volta lo hai detto."

"Scommettiamo." propose la ragazza "Se vinci tu, hai visto e penso che il fatto di poterti vantare in giro dicendo di avermi "colto alla sprovvista", credo possa bastare." poi si avvicinò a Steve "Se vinco io, beh, potrei decidere la tua penitenza questa sera, nel ruscello che scorre 5km da qua."

"Mi piace questa scommessa." ghignò Steve "Forse dovresti affinare i suoi sensi, o forse no. Posso persino farti vincere, talmente interessante è la tua proposta."

"Scommetto che lo faresti."

"Non mi giocherò dei soldi allora, perderei sicuramente." rise Nicole, dopo l'affermazione del ragazzo.

Steve rimase ad "aiutare" Nicole con l'allenamento, mostrando mossa per mossa, esercizio per esercizio.

***Quella sera***

"Non credi che io ti abbia lasciato vincere Steve?" domandò la donna, scendendo dalla moto del ragazzo che l'aveva accompagnata fino al famoso ruscello.

"Forse, ma lasciami credere che non sia così." la ragazza annuì ma non rispose, presa dal ragazzo che si stava spogliando in quel momento.
Steve entrò in acqua con i boxer, non preoccupandosi della temperatura del fiumiciattolo.
Lei fece la stessa medesima cosa, rimanendo in intimo.

"Dio è gelata." sussurrò Nicole nuotando per scaldarsi, mentre le labbra le diventavano bluastre.

"Muoviti su." la incoraggiò lui.

Nicole ancorò le sue braccia al collo del ragazzo, avvicinandosi al suo orecchio "Dammi una mano a muovermi, so che riusciresti benissimo." girò il viso verso l'uomo, mentre lui gli scostava un capello bagnato dal viso e fece incatenare i loro occhi.

"Nicole ti amo." confessò non fermando il loro contatto visivo.

"Ti amo anche io Steve." ammise lei.

"Dammi il permesso." esclamò enigmatico lui.

"Cosa?"

"Dammi il permesso per farti mia adesso, in questo piccolo ruscello di montagna, sotto questo cielo. Non ti toccherò con un solo dito-come voglio io-, se non me lo dirai espressamente.".

"Steve" lo fermò la ragazza "fallo, hai tutto il mio consenso, fallo."

La baciò con trasporto, cercando di trasmetterle tutto quello che sarebbe stato possibile con un solo bacio. Le slacciò il reggiseno, che lanciò fuori dall'acqua e le liberò la chioma dall'elastico nero, che lasciò al suo polso.
La prese poi in braccio, attaccando la schiena di lei alla fredda pietra, per avere un supporto, liberò il suo membro già eretto mentre la ragazza spingeva i loro corpi più attaccati.
Un sospirò uscì dalle labbra di entrambi quando le loro parti più intime entrarono in collisione, bruciandosi a vicenda.

Steve affondava in lei, lentamente per arrivare fino alla sua fine e non ci misero molto a venire.

In quel momento, sotto quelle stelle e quella luna, due anime si erano unite, nonostante il loro futuro assai incerto.

Nonostante i futuri eventi.

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L'ho scritto comunque io lol.

-imon sureso

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