Tony Stark

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Ho scritto personalmente questo testo, vi avviso POSSIBILI SPOILER SU ENDGAME.
Ho inventato ovviamente il personaggio di y/n e Pepper è solo l'assistente di Tony.

Ho inventato ovviamente il personaggio di y/n e Pepper è solo l'assistente di Tony

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Y/n avrebbe potuto benissimo considerarsi la persona più forte su questo pianeta.
Da piccolina aveva perso i genitori, morti a causa dell'H.Y.D.R.A. per i loro poteri.
Alla stessa età era stata separata dalla sorella minore perché la piccolina non aveva poteri-a differenza di y/n.
Era cresciuta nell'odio, non aveva mai conosciuto la felicità, l'amore, la gioia di avere una vita stabile, con dei bravi genitori e tutto quello che una bambina, ormai cresciuta, avrebbe dovuto avere.
Erano morti poi Nat, la sua migliore amica, Loki, il suo compagno di litigi e tutte le altre persone che avevano significato qualcosa nella sua esistenza.
Infine, quando finalmente è riuscita ad amare, quando si lasciò andare con una persona, quella persona le venne portata via.
Aveva visto Tony sfuggire dalle sue mani, in un cumulo di cenere e avrebbe voluto poter fare altro, salvarlo, avrebbe dato la sua vita per riuscirci talmente era il suo amore.

Da quel giorno, le sue notti erano piene di incubi terribili che la disturbavano. Sognava di un'amore irrealizzabile, a volte di una diversa fine persino.
Era caduta in depressione lentamente e tutto intorno a lei aveva perso colore, il mondo si era improvvisamente spento.
Non vedeva più nulla che la spingesse a continuare la sua vita, tutto era diventato inutile e aveva perso senso, senza saperlo era entrata in un vortice infinito, con una difficile uscita.

Y/n non faceva che girovagare per casa, mangiare quel poco che poi non vomitava, farsi la doccia e tornare a letto.
Indossava una maglietta larga bianca, una tuta grigia e dei calzini neri, si trascinava per i corridoi della casa, diretta in camera sua.
La stanza sapeva di chiuso e stantio, c'era un brutto odore ma y/n aveva persino perso la voglia di fare qualcosa di utile per la sua persona.

Le foto sue e di Tony erano chiuse in un armadietto e ogni tanto y/n, fissava quell'anta con sgomento e rimorso misto al rimpianto: ripercorreva tutti i momenti che aveva passato assieme all'amore della sua vita e piangeva, sempre.

Y/n non si chiuse la porta alle spalle, stremata anche dalla minima azione che il suo corpo compieva, si sdraiò semplicemente nel letto, coprendosi completamente con la coperta.
Si addormentò velocemente, anche se non aveva fatto nulla di stancante.

Un nero orizzonte, un'oscuro mondo, ecco che cosa vedeva y/n nel suo sogno.
Appare poi il volto dell'amore della sua vita e il cuore di lei perde un colpo.

"Piccola io sto bene, adesso. Qui sto bene. Non sono vivo ed è per questo che tu dovrai vivere per entrambi, fallo, vivi anche per me. Lotta, ti hanno levato già troppo, ogni tanto devi tenerti qualcosa."

Y/n si svegliò con il fiatone, piena di sudore.

Ma proprio in quel momento, in quel secondo.

Scelse di riprendersi la propria vita.

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Sono tornata, più o meno!

-imon sureso


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