Poesia. 3

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LUNGO IL PERCORSO

Ho incontrato sorrisi e volti sconosciuti.
A volte mi sono fermata. Un tempo che non so.

Mi sono arresa alle emozioni. 

Ho amato ho riso e pianto.

Ho attraversato dolori che potevano uccidermi.
E ripreso il cammino, sulla mia strada, con passo lento.

Ho così potuto ammirare un tramonto, il volo di una farfalla, il languore di una nuvola.

A volte la strada era larga e tutta in piano, affiancata da filari di vite con l'uva polposa.
Altre volte l'ho percorsa con la fatica di una salita.
E quando era in discesa correvo giù, come facevo da bambina.
Ma non cadevo, allora. Un tratto di strada è stato pieno di buche. E ci sono caduta dentro a quelle voragini.
E non lo so, non lo so davvero, come abbia potuto camminare ancora.
E ancora.
A testa alta. Sempre.

Ho camminato con fardelli pesanti.

E il sole negli occhi.

Il vento a scompigliarmi i capelli.

Visi ne incontro ancora. Mi soffermo per guardarli.

Raramente mi fermo.

Sono volti sconosciuti che non riesco a vedere. O volere.

Non scorgo il loro sorriso, non capisco i loro pensieri.

E allora mi siedo sull'erba tenera.

Un sole infagottato di nuvole sorprende l'anima.

Il desiderio di amore mi ha portata a cambiare strade e città.

Sono partita molte volte.

Ma alla fine sono sempre tornata. 

Dove c'è pace. 

Dove intravedo una luce.

Tessere di mosaicoWhere stories live. Discover now