hanji?

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(mancano le maiuscole dopo il punto sorry, e solo che le ho tolte dalla tastiera!)

Levi pov*

ero sdraiato sul mio letto d'ospedale a pancia all'insù.
ero solo nella mia camera.
era tardi e Hanji non si sentiva bene così è rimasta nella sua stanza sorvegliata da Rico.
Ascoltavo ancora quella canzone..quella maledetta canzone, "somebody to love- queen" da quando io e Hanji avevamo deciso che questa sarebbe stata la nostra canzone, io ne ero stregato, com'ero stregato anche da lei.

se c'era una cosa che mi piaceva della nostra relazione era che Hanji si era innamorata da me anche senza sapere il mio aspetto.
pensando a ciò mi venne un brivido sulla schiena.
"e se non sono come si aspetta?"
pensai.

Hanji era una brava persona ed era innamorata del sottoscritto, quindi no. vedo
perché il mio
aspetto possa cambiare le sorti di questa relazione, anche perché non mi trovo per niente brutto.

tentavo di addormentarmi ma era impossibile,ero abituato a dormire con il profumo della dolce ragazza che mi penetrava le narici, i suoi capelli che mi accarezzavano la pelle e il suo esile corpo magro di fianco al mio.
adesso ero solo.

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la mattina arrivò e la prima cosa che feci fu vestirmi per andare dalla mia amata.
bussai una volta...niente.
bussai la seconda.....niente.
anche la terza volta arrivò....ma sempre nulla
nemmeno un piccolo accenno della voce della giovane ragazza.

andai a cercare Rico, Sasha, Gabi, o qualche infermiera che potesse sapere dove si trovava la MIA ragazza.

intravisi Rico in fino al corridoio e gli corso incontro come uno stalker.

Rico: Giorno Levi!
Levi: ciao Rico...sai dirmi dov'è Hanji.

la donna mi guardò.

Rico: levi...dovevamo farle il trapianto di vista oggi stesso, ed è stata spostata in un'ospedale più attrezzato.

mi si frantumò il cuore.

Levi: Voglio il nome dell'ospedale ora.

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levi: mi scusi....in che camera si trova Hanji Zoë?
x: nella 6 al quarto piano signore.
levi: grazie.
x: aspetti...lei è un parente? perché se non è un parente o il marito non può visistarla oggi dopo l'operazione.
levi: sono il marito.
x: oh ok.

avevo mentito, non ero suo marito, o non ancora.

ero nel ascensore, guardavo un po' che aspetto avevo, visto che prima mi capitava di uscire con Hanji senza sistemarmi i capelli o roba simile, perché tanto non poteva vedermi, ma adesso era diverso.

mentre salivo di piano in piano avevo i solo pensiero in mente, vedere i suoi occhi e il suo volto per intero, senza una stupida benda che lo divideva a metà.
arrivato al piano mi fiondai fuori andando pure a sbattere contro una ragazza giovane, era una infermiera.

era alta, bionda e magra, aveva gli occhi verdi e la pelle abbastanza viva.
urtandola le feci cadere dei farmaci per sbaglio.

levi: mi scusi!
x: non fa niente, la vedo di fretta se vuole può andare raccolgo io.
levi: no davvero, mi sento in colpa, poi sono tantissimi farmaci.
x: piacere Hitch Dreyes.
levi: io sono Levi...levi ackerman.
hitch: perché sei qui levi?
levi: sono qui per trovare la mia ragazza....cioè mia moglie.

"cavolo"
pensai.

hitch: è la tua ragazza da vero?  è solo che hai detto che è tua moglie per andarla a trovare, giusto?
levi: si...
hitch: tranquillo, lo fanno tutti ormai, il tuo segreto è al sicuro, ora va da lei però! ci penso io davvero, ne abbiamo raccolte già più della metà.

mi alzai, la ringraziai e andai alla ricerca della stanza numero 6.

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Scusatemi tanto per l'attesa
ma ho l'esame questo venerdì e non so una bega.
ma ok!
BUONA LETTURA
CORDIALI SALUTI
SHIRO AKANE

Love is blind Where stories live. Discover now