Thorki V

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Il giorno del mio sedicesimo compleanno fu molto soleggiato. Quando la mattina mi alzai non mancarono i soliti auguri delle mia famiglia. Mia madre chiese addirittura ad un'ancella di preparare una colazione speciale. Apprezzai, ma come tutti gli anni passati trovai che fosse abbastanza inutile. In fin dei conti, per noi dei, non contava molto l'età, arrivati ad un certo punto credo che tutti smettano di contare. Se aveste chiesto a mio padre chissà cosa avrebbe risposto. Tuttavia assecondavo sempre mia madre che sembrava invece tanto emozionata. Non ricordo neanche cosa mi regalarono, apparte te Loki. Il regalo che mi facesti, ecco, quello non lo dimenticherò mai.
Dopo la colazione Frigga mi disse di uscire fuori dal pallazzo per fare qualcosa.
"Sarebbe un peccato sprecare questo sole." Furono le sue scusanti. Tutti ci alzammo da tavola. Prima di andare però mia madre mi prese per il braccio e mi fece fermare ad ascoltare le sue parole.
"Thor, non è che potresti portare con te anche tuo fratello? Ultimamente credo ci sia qualcosa che non va, ma conosci Loki. Non ammetterebbe di aver bisogno di aiuto neanche in un milione di anni." Io ti guardai oltrepassare la porta e qualcosa mi colpì. Non capii cos'era, ma ti vidi con il capo basso, triste. Io ti volevo bene, forse in un modo sbagliato dato che ti chiamavo fratello, perciò avevo bisogno di aiutarti a tutti i  costi.
"Certamente madre, conta su di me. Il fratellino starà meglio dopo una giornata con me." Abbracciai la donna a cui volevo un mondo di bene e mi affrettai a seguirti. Però non ci riuscii. Ti persi non apoena varcai la soglia e ritrovarti fu molto complicato. Le ancelle, quando mi vedevano, si affrettavano a darmi i loro doni e a scambiare due parole con me. Molto gentilmente le respinsi tutte, ma non potei fare a meno di essere sommerso dai pacchi regalo. Ti cercai per tutto il palazzo e, solo dopo mezz'ora, mi diedi dello sciocco. Mamma disse che era preoccupato, e quando qualcosa di tormentava la testa, tu non esitavi ad andare in biblioteca. Ed effettivamente ci andavi anche senza nussun pretesto. E forse questa era la cose che più mi piaceva di te: io, ma come i miei amici, entravamo in quel luogo solo quando avevamo un disperato bisogno di un'informazione e nessuno nel regno ne era in possesso. Tu invece ci andavi a prescindere, per la pura gioia di leggere un romanzo. Eri diverso e per questo ti trovavo fantastico.

Quando entrai ti trovai seduto ad un tavolo, un tomo posto su di esso e i tuoi occhi, instancabili, ne leggevano ogni riga. Mi sedetti accanto a te e lasciai cadere tutti i pacchetti sul tavolo. Alcuni finirono sul tuo libro, ma tu li scansasti senza dire nulla. Guardai quei doni non richiesti, ingombranti su quel piccolo tavolo, e mi chiesi se li avrei mai aperti.
"Se sei qui per il tuo regalo sei sfortunato fratello. Non ti ho preso niente, credevo che tutto ciò potesse bastarti." Feci un sospiro e ti passai uno di quei pacchetti che aveva l'aria di contenere un libro.
"Non li voglio. Prendi tutto ciò che può sembrare di tuo gradimento." Tu alzasti gli occhi dal tomo e, con mano incerta, prendesti il pacchetto. Guardai nella tua direzione mentre lo scartavi e non potei fare a meno di sorridere nel vedere la tua espressione contenta. Avevo indovinato, si trattava di un libro. I tuoi occhi, ancora illuminati per la gioia del nuovo regalo, si posarono nei miei.
"E per quale motivo non li vuoi?" Alzai le spalle e ti spiegai il mio punto di vista sui compleanni per noi dei. Non ricordo neanche le parole che usai, nella mia testa c'era solo il pensiero dei tuoi bellissimi occhi nei miei. Sentii una strana elettricità tra di noi, e dovetti accorgertene anche tu dato che ti sporgesti verso di me. Il tuo naso sfiorò quasi il mio, ma io non mi mossi. Quella vicinanza tra i nostri corpi mi piaceva in un modo sbagliato, che non avrei dovuto provare con te. Non perché eri un uomo, in fin dei conti puoi essere tutto ciò che desideri, ma perché eri mio fratello. Eppure le tue parole scacciarono tutto il senso di colpa che mi si era annidato in fondo allo stomaco e lo sostituirono con uno strana desiderio.
"Non ho nulla da darti, ma posso fare questo." Le tue labbra quasi sfiorarono le miei. Chiusi gli occhi, aspettando quel bacio che non arrivava.
"Ti prego fallo." Ti sentii deglutire e aprii gli occhi. Mi ritrovai perso nei tuoi pozzi azzurri mentre le tue parole mi ferivano il cuore.
"Prima però devi sapere una cosa. Devo raccontarla a qualcuno, e ovviamente se proverai disgusto o qualcosa del genere ti capirò." Fece una pausa. Avevo già capito tutto ma ti lascia continuare.
"Sono un gigante di ghiaccio, il figlio di Laufey per la precisione. Mio padre mi aveva abbandonato per il mio aspetto gracile e Odino mi trovò. Mi fece crescere come suo figlio, tuo fratello e principe di Asgard. Ma non sono un asgardiano Thor. Sono un mostro, di quelli che pululano le storie che spaventavano i bambini. Quindi capirò se ti sentissi tradito o disgustato dal fatto che fino ad ora mi hai chiamato fratello." Io sorrisi e ti posai una mano sulla guancia. Tu rabbrividisti a quel contatto così umano.
"Loki, fratello, tu non mi disgusti affatto. I nostri genitori mi hanno già raccontato questa storia. Devo essere sincero, all'inizio ero spiazzato, ma con il tempo ho capito che non mi importa di quale dei Nove Regni fai parte. E non sei assolutamente un mostro. Gli altri ti trattano in modo diverso solo perché non ti comprendono. Perdona loro che non capiscono che 'diverso' non è sinonimo di 'male' o 'cattivo'." Sentii il tuo viso tremare sotto il mio tocco prima che le nostre labbra si unirono. Chiusi gli occhi e affogai nel profumo dei tuoi capelli. Con un gesto brusco feci cadere a terra tutto ciò che era sul tavolo e con uno più gentile ti posai su di esso. Quel giorno mi donasti il regalo più bello che abbia mai ricevuto. Mi domandasti quale forma doveva assumere il tuo corpo ed io ti risposi con le parole più sincere che riuscii a trovare.
"Voglio solo te Loki. Voglio far l'amore con te e non una ragazza sconosciuta. Perché ciò che provo è forse sbagliato, ma ciò che di più vero abbia mai provato."

*Ok, non c'entra assolutamente nulla con Thor e Loki, ma vogliamo parlare di questa immagine? Cioè come si fa a non shippare la WinterWidow almeno un pochino? Scusate se è storta la foto, ma non me la metteva dal dritto😅*

*Ok, non c'entra assolutamente nulla con Thor e Loki, ma vogliamo parlare di questa immagine? Cioè come si fa a non shippare la WinterWidow almeno un pochino? Scusate se è storta la foto, ma non me la metteva dal dritto😅*

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