Capitolo 9

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Deku's pov

Era da parecchio che non andavo a casa di Kacchan.

Ho il cuore che batte fortissimo, le gambe mi tremano e ogni volta che il pullman fa un metro in più, le farfalle nello stomaco aumentano.

Non sentivo questa sensazione da già 2 settimane, volevo tanto poterlo guardare in faccia di nuovo anche se so perfettamente che sarà difficile, sia per me che per lui.

Mancano due fermate.

Decido di controllare se i cioccolatini non si fossero sciolti per il caldo, ed effettivamente sembrano intatti.

Chissà se Kacchan accetterà le mie scuse.

Osservo il cielo fuori.

Ha le sfumature del tramonto, tende soprattutto sull'arancione e questo mi ricorda parecchio il suo costume.

Tiro un sospiro e continuo a guardare le nuvole.

Sembrano esserci molti uccelli migratori data la stagione, stanno tornando tutti qui.

Il pullman finalmente si ferma di fronte alla mia fermata.

Scendo salutando l'autista e mi dirigo verso la mia meta.

Appena arrivo di fronte a casa Bakugō, una fitta colpisce il mio stomaco.

Non è una fitta fastidiosa, mi dà solo uno strano senso di nausea.

Mi avvicino al cancello, curiosamente aperto, mi dirigo verso la porta e noto subito la mamma di Kacchan che esce con la sua auto dal garage.

-Oh Midoriya! Che piacere vederti!- Mitsuki per quanto sia un "nemico" di Kacchan, con me è sempre stata dolce e gentile.

Per questo quando eravamo più piccoli, il ragazzo tendeva sempre ad invitarmi a casa nonostante il suo odio nei miei confronti.

-Signorina Mitsuki! Scusi, non sapevo se ne stesse andando via. Allora torno a casa.- dico io ormai sconfortato.

Sicuramente Kacchan non c'è, quando sua madre esce di casa dice che solitamente lo fa perchè non c'è nessuno.

-Oh no no Izuku, se cerchi Katsuki beh lui è in casa! Entra pure!- dice indicando la porta con il pollice.

-La ringrazio.- rispondo inchinandomi.

-Buona giornata moccioso!- e la sua macchina si allontana dal cortile.

Mi ha sempre chiamato così, sin da quando ero bambino.

Ma non per cattiveria, lei lo fa solo per prendermi in giro.

Arrivo di fronte alla porta, deglutisco rumorosamente e avvicino il dito al campanello.

-No non posso farlo....Sono stato cattivo con lui, sarebbe stupido aver rifiutato le sue scuse e poi venirmo a scusare.- dico appoggiando la schiena al muro.

In quell'istante non mi sono reso conto di aver premuto il campanello e dopo pochi secondi la porta si apre.

-AAAAAAH! K-K-KACCHAAAAN!- dico spaventato.

-C-che cosa ci fai qui nerd?- lo guardo dritto negli occhi.

Ha delle borse enormi e la sclera rossa, sta tremano e il suo viso sembra a pezzi.

Noto che si pulisce il naso con un fazzoletto.

-Allora?- chiede quasi intento a ricominciare a piangere.

-K-Kacchan io...io volevo....ecco....venire a scusarmi.- dico abbassando lo sguardo.

-Per cosa?- chiese lui figendosi ignaro di tutto.

Alla fine mi importa ||Bakudeku||Where stories live. Discover now