𝟬𝟮 🌑 𝗟𝗔 𝗣𝗥𝗜𝗠𝗔 𝗩𝗢𝗟𝗧𝗔

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Il mattino seguente, Taehyung si svegliò come suo solito nudo e solo.

Erano questi gli accordi impliciti stretti con Jeongguk durante questo loro lungo anno passato in questa maniera: tutto ciò che accadeva tra di loro ─ che andasse al di là dei loro soliti battibecchi ─ doveva restare lontano dalla luce del sole motivo per cui il corvino mai si fermava a casa sua abbastanza a lungo da concedersi di svegliarsi accanto all'uomo che ─ solitamente per ben due ore ─ lo faceva urlare e contorcere dal piacere. Sgattaiolava via la notte non appena il maggiore dei due prendeva sonno e la mattina seguente non facevano a meno di ritrovarsi all'interno dello stesso reparto con quel loro solito sguardo di sfida ricolmo d'odio come se la notte prima non l'avessero passata uno tra le cosce dell'altro.

Ed era strano, loro stessi spesso si fermavano a domandarsi a cosa servisse comportarsi in questo modo se non c'era nulla che volessero costruire di serio eppure ogni cosa veniva sempre messa da parte, le dinamiche venivano ignorati e loro continuavano a continuare quel gioco sessuale che andava avanti da parecchi mesi, quasi un anno ─ da poco dopo l'arrivo del corvino in reparto ─ smettendo quindi di farsi troppe domande perché al momento andava bene così.

Andava bene sfogare lo stress lavorativo in una lunga notte focosa, andava bene che si assalissero di giorno perché tanto la notte si assalivano in un'altra maniera e quelle serate tanto ripetitive erano diventate parte di quell'abitudine che Taehyung non voleva perdere ma che sapeva di dover abbandonare il prima possibile.

Più desiderava separarsene, più il suo egoismo non faceva altro che attirare Jeongguk sempre più all'interno di quel gioco, distruggendolo ogni volta, facendo scommesse con se stesso per vedere quanto a lungo avrebbe potuto farlo urlare, quanto disperate avrebbe saputo rendere le sue suppliche e quanta altra sottomissione riuscisse a creare in lui.

La frequenza dei loro rapporti era diventata giornaliera e anche quando la sera uno dei due avesse degli impegni si organizzavano così da trovare comunque il tempo per vedersi, continuando a stimolare tra di loro quel sentimento del "non è importante e non lo voglio ma non posso più farne a meno" che aveva colpito entrambi su due linee di pensiero parecchio differenti. Entrambi sapevano di dover dare un taglio a quel loro rapporto ma le motivazioni dietro tale decisione presa dai due non era lontanamente simile tra loro: uno voleva il nero, l'altro voleva il bianco e la cosa peggiore era che entrambi credevano di volere il grigio.

Giunto in ufficio aveva poi puntato immediatamente lo sguardo sul minore intento a raccogliere alcuni documenti all'interno di un faldone e proprio non resistette dal passargli accanto, colpirgli accidentalmente la spalla e fargli scivolare dalle mani i vari fogli che si mischiarono di nuovo tutti insieme non appena caddero a terra sotto lo sguardo incredulo e rabbioso del corvino.

«Mai una volta che qualcuno t'investa mentre vieni a lavoro» gli ringhiò nervoso Jeongguk, inginocchiandosi per raccogliere i documenti e tentando gli afferrargli il ginocchio con le unghie non appena Taehyung si fece più vicino con fare provocatorio. «Stammi lontano, testa di cazzo»

«Sai-» si abbassò a sua volta, allungando una mano verso l'orecchio di Jeongguk che ─ preso dal panico ─ cominciò a guardarsi attorno nella speranza che nessun'altro fosse tanto in anticipo quanto loro due. «Vederti in ginocchio mi ha fatto eccitare, perché non vieni in bagno e mi succhi il cazzo così bene come solo tu sai fare?»

«Mi fai vomitare la colazione, Taehyung» lo rifiutò, spingendoselo lontano e tornando a raccogliere i documenti che il maggiore si era divertito a disordinargli. «Se devi stare qui a sparare stronzate su stronzate, fammi un favore e levati di torno»

«E se te lo succhiassi io?» gli propose allora, osservando divertito l'occhiata che l'altro gli lanciò, tutt'altro che contraria. «Ci stai?»

➽ F*ck U | Taekook ✔Where stories live. Discover now