Capitolo 40 - Sfida fra tacchi e vesti

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Fu Maxine a riscattare una nuova vittoria per il loro gruppo, terminando il successivo scontro in breve tempo, dopo che il suo rivale aveva abbassato la guardia di fronte ad una ragazza giovane come lei

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Fu Maxine a riscattare una nuova vittoria per il loro gruppo, terminando il successivo scontro in breve tempo, dopo che il suo rivale aveva abbassato la guardia di fronte ad una ragazza giovane come lei. Buster non poteva che essere felice degli alleati che aveva dalla sua parte.
Dopo aver perso i sensi, Portia era stata portata in infermeria, dove i migliori allievi della Dea Harriet avrebbero curato i giocatori feriti. Ella stava ancora riposando, pertanto non poté assistere in diretta all'ultima sfida di quella giornata.
Tutti erano impazienti di vedere i due finalisti con il punteggio più alto confrontarsi a vicenda. Fra il pubblico si erano innalzate scommesse, c'era chi puntava su una sfida corpo a corpo, chi invece su giochi d'azzardo.
Si sapeva che entrambi provenivano da due ricche e illustri famiglie, nessuno si sarebbe sorpreso se i due avessero iniziato a confrontare le proprie conoscenze, oppure a dimostrare chi dei due avesse più destrezza nell'arte del combattimento.
Nyara non aveva con sé nessun'arma al di fuori del ciondolo, ma come Spirito dei Cristalli ella poteva mutare il suo stesso corpo e compensare nell'attacco. Il quarzo bianco non era forte quanto il diamante, pertanto la sua resistenza sarebbe stata ridotta in confronto a quella che Shato aveva mostrato loro.
I due rivali salirono sul palco, sostando l'uno di fronte all'altro. Dopo che la barriera si fu alzata, Vaion prese parola per primo.
-Ho atteso con impazienza di potermi confrontare con la donna che mi ha superato nella classifica. Vorrei che accettassi i miei più sinceri complimenti.-
Nessuno poteva negarlo, Vaion sapeva come parlare. Chiunque, genere a parte, avrebbe potuto ammettere che i suoi modi di fare erano particolarmente eleganti e attraenti.
Nyara ricambiò la gentilezza con un piccolo inchino. Anch'essa mostrò a sua volta le sue buone maniere. -Ti ringrazio, il sentimento di ammirazione non può che essere ricambiato. Come verrà decisa la sfida di oggi?-
Come Buster si immaginava, Nyara non aveva intenzione di combattere.
-Concedo la scelta a colei che ritiene il miglior punteggio fra i due.- concluse il rosso. Per quanto permaloso, sembrava davvero riconoscere la posizione della propria rivale. Quando lui e il corvino avevano parlato all'interno del bar, Vaion aveva voluto sottolineare quanto spesso egli si vendicasse di chi gli faceva un torto. Eppure, gli scontri leali come quel Torneo sembravano non rientrare in quella cerchia. C'era dunque la possibilità, pensò Buster, che egli avrebbe anche accettato in quel modo una sconfitta.
La ragazza portava i suoi capelli chiari e mossi lungo la schiena. Sorrise, rivolgendo ora la propria attenzione verso il Consiglio di Dei. Dopo un inchino formale, parlò. -Chiedo il permesso di poter abbassare la barriera. Per il nostro scontro non ci sarà alcuna possibilità di ferire il pubblico.-
Philip tossì contro il microfono. -Abbassare la barriera, perché?-
-Getto il mio guanto di sfida a Vaion Longfire. Io, Nyara Winterlock, ti sfiderò ad una sfilata di moda.-
-...Eh?-
Quest’ultima esclamazione confusa si unì in un'unica voce innalzata dal pubblico. L'idea degli scacchi sembrava ridicola all'inizio, ma in confronto a ciò che la ragazza aveva detto sembrava ora più sensata.
Nessuno si sarebbe aspettato che Vaion accettasse con altrettanto entusiasmo.
Forse Buster non ci aveva dato il giusto peso, ma gli occhi attenti di Nyara avevano notato il buon gusto riflesso nei vestiti che il Nobile indossava. Probabilmente sin dall'inizio bramava di scontrarsi con lui in un campo in cui ella eccelleva.
In breve tempo, la ragazza spiegò le regole. Ci sarebbero stati tre round nei quali i due avrebbero dovuto vestire un modello secondo temi diversi scelti dal Consiglio, il quale avrebbe poi fatto da giudice. Ad entrambi i giocatori sarebbe stato concesso di scegliere il proprio modello dal pubblico, ma nessuno oltre agli sfidanti poteva sapere chi avrebbe vestito chi, in modo da evitare eventuali favoritismi.
Nemmeno i modelli ne sarebbero stati messi al corrente, dovendo sfilare senza avere la certezza che gli abiti fossero stati scelti dal proprio compagno, e non dal rivale.
A barriera abbassata, era il momento di scegliere chi avrebbe dovuto sfilare per loro. Buster era sicuro che Vaion avrebbe chiamato una delle due donne che lo accompagnavano. Eppure dalla bocca del Nobile uscì un nome completamente nuovo.
-Fra il pubblico c'è una donna di nome Elynn. Cara, verresti qui sul palco a sfilare per me?-
Buster non si aspettava che, con un semplice nome che poteva essere condiviso con tante altre donne, qualcuno si presentasse per davvero. Eppure, dopo una manciata di minuti ci fu una figura in più sul palco.
Gli schermi che mostravano da vicino ogni scontro e partecipante erano concentrati ora su Elynn, una donna che dimostrava all'incirca la stessa età del Nobile. I suoi occhi brillavano di un'ardente luce, cremisi e splendenti come fiamme. Capelli castani sciolti in tutta la loro lunghezza sulla sua schiena, abiti neri che risaltavano la sua statura. Un taglio al sopracciglio destro le dava un'aria più ribelle, mentre sotto il medesimo occhio era evidente una vecchia cicatrice orizzontale.
Era una donna dall'aspetto incantevole, una bellezza sfuggente che ti costringe a tenerle gli occhi addosso una volta osservata per la prima volta, come una torta della quale non puoi mai essere sazio.
Il Fauno saltellò nella loro direzione. -Elynn, una bella donna come te farà sicuramente la sua figura come modella. Qualcosa da dire?-
Con il microfono ora davanti alla bocca, Elynn forzò un sorriso.
-Ahah... Scusate, sono troppo timida per dire i miei ringraziamenti davanti a tutti. Ringrazierò personalmente Vaion più tardi per avermi scelta!-
Philip si allontanò a seguito, mentre un caloroso applauso accolse a modo la ragazza. Ella si fermò accanto al rosso, sussurrando qualcosa che nessun microfono riuscì a catturare.
"Sbaglio io..." pensò Buster. "O dal labiale sembra aver detto 'ti odio'?"
Se così fosse, non voleva sapere che tipo di ringraziamento avrebbe poi dato a Vaion.
Ma a quanto pare, Elynn non fu l'unica ragazza scontenta nell'essere stata scelta come modella. Il Fauno aveva saltellato dall'altro lato del palco, portando il microfono ora alla ragazza scelta da Nyara.
Un'imbronciata Maxine non volle sprecare il proprio fiato, e quando le venne chiesta la stessa domanda posta all'altra partecipante rispose unicamente con un semplice e diretto "no".
Così, poté iniziare la sfilata di moda. Il tema scelto dal primo round era un look casual ed estivo, un outfit leggero che avrebbe dovuto richiamare le stagioni calde e il contatto con la natura.
La prima a salire sul palco fu Maxine. La sua pelle candida si univa alla perfezione con il vestito chiaro e leggero che indossava. Mentre camminava, la gonna ondeggiava sopra le sue ginocchia, coperta da più strati di tessuto semi-trasparente, dipinto da piccoli fiori color pastello. Buster rimase sorpreso nel vedere una ragazza come Maxine dare il giusto valore ad un abito tanto delicato, mostrando per la prima volta con degno risalto il suo lato femminile. In confronto alla "bambola Maxine", la sua sfidante sfoggiava un look più caldo ed elegante. Una camicetta color panna era accompagnata da un giacchetto beige e una gonna verde scuro, lunga giusto fino alle ginocchia. Questo era l'abito che indossava Elynn, facendola apparire come una studentessa uscita da qualche college di campagna.
Gli Dei osservarono bene entrambe le modelle, confrontandosi fra di loro per dare a ciascuna il degno punteggio. Il risultato sarebbe stato annunciato alla fine, così si poté procedere con il secondo round.
Questa volta, il tema cadeva su un look da festa, ma elegante e raffinato. Non una festa casuale in spiaggia o nel giardino di casa, ma bensì un banchetto reale al cospetto del sovrano.
Probabilmente, più di metà pubblico si aspettava di vedere le due modelle vestire di abiti e gonne, come in precedenza. Pertanto ci fu un generico sospiro di sorpresa quando le modelle sfilarono entrambe in due completi, con giacche e pantaloni, quasi come se i due sfidanti si fossero messi d'accordo.
Maxine portava un completo rosso, con una camicia scura e tacchi abbinati. Elynn, dall'altro lato, sfoggiava un completo del colore opposto. Vestita di bianco, portava un coprispalle che le ricadeva sulla schiena come un mantello. Le figure e forme delle due ragazze erano messe ben in risalto dagli abiti, non troppo attillati e con le giuste scollature. Buster non seppe dire quale dei due outfit avrebbe preso il punteggio migliore. Senza possibilità di riscontrare un pareggio, la suspense che stava iniziando a crearsi rendeva sempre più impazienti coloro che assistevano.
Per l'ultimo round, gli Dei proposero qualcosa di particolare e diverso.
"Un abito che metta in risalto le qualità e lo splendore del modello che lo indossa."
Per Buster, questa loro frase era piuttosto vaga. Quali qualità avrebbero dovuto mettere in risalto, oltre all'aspetto? Al posto di Nyara il ragazzo non avrebbe potuto fare altro che sbattere la testa contro i vestiti che venivano concessi ai partecipanti, sperando di poter far cadere il migliore dall'appendiabiti. Non poté che confidare nelle abilità della ragazza.
Quando Maxine salì sul palco per sfilare, Buster poté liberare un sospiro nel vedere come Nyara non avesse deluso le sue aspettative. A giudicare dagli schiamazzi del pubblico, non aveva deluso nemmeno loro.
Maxine camminava con sicurezza lungo il bordo del palco, mostrando ogni angolo del suo lungo abito nero come la notte. La gonna a più strati cadeva larga toccando terra, oscillando ad ogni passo. Ma ciò che più lasciò senza fiato il pubblico fu vedere l'aspetto mutato della modella. Maxine aveva trasformato la propria pelle nella sua forma di cristallo, ossidiana più nera del vestito, liscia e lucente sotto i raggi solari.
La ragazza si fermò al centro della pedana. Mentre ruotava con eleganza, la gonna del suo abito si allargò e danzò in aria assieme a lei, creando assieme alla sua pelle un magnifico gioco di luci e riflessi.
Buster non si era mai soffermato troppo a pensarlo, ma quella che stava osservando era una ragazza dall'aspetto decisamente bello. Si complimentò a mente con chiunque fra i due partecipanti fosse riuscito a darle la possibilità di brillare, letteralmente, in quel modo.
Mentre Buster pensava a ciò, sentì il pubblico zittirsi di colpo. Così i suoi occhi caddero nuovamente sul palcoscenico, e l'aria sfuggì anche dai suoi polmoni. Maxine aveva una bellezza più particolare, quasi riservata. Tuttavia, anche se messa in risalto dai giusti abiti, sembrava nulla in confronto alla sua rivale.
Una veste rosso smeraldo scivolava lungo il corpo snello e slanciato di Elynn, cadendo a terra alle sue spalle. La gonna era resa più larga da diversi strati di tessuto semi trasparente, luccicanti e decorati da piccole stelle cristalline bianche.
In piedi sulla pedana, alzò di poco la veste che toccava terra, era senza scarpe!
-Si sono dimenticati le scarpe?-
-Chi può averla vestita per metà? È forse un errore?-
-Come fa a sfilare scalza?-
Ma la ragazza non aveva alzato il bordo dell'abito per mostrare al pubblico quella mancanza. In punta di piedi, qualche piccolo balzo la portò al centro della pedana.
Elynn iniziò a danzare, il suo corpo che produceva salti e giravolte ben coordinate ed aggraziate. Pareva danzare sulle note invisibili di un'allegra canzone, trasmettendo con il proprio corpo una fresca e giovane allegria che ad ogni salto e giravolta si intensifica a sempre più.
Mentre Philip parlava, descrivendo l'abito come ogni round, questo parve iniziare a brillare.
-Ha preso fuoco!-
Un sussulto generale sembrò creare il panico, il pubblico credette che in qualche modo la ragazza si fosse accidentalmente ferita.
Ma osservando bene, anche Buster riuscì a distinguere presto la verità.
"Il fuoco proviene dal suo stesso corpo!"
Elynn, uno Spirito del Fuoco, stava danzando fra le fiamme che le sue braccia e le sue gambe generavano. Con esse, la sua danza divenne ancora più vivace, i movimenti veloci ed ipnotici. Presto, il pubblico iniziò ad accompagnarla battendo le mani a ritmo.
Diversi strati della gonna si consumarono col fuoco, divenuti cenere sembrarono rivelare un "secondo vestito" nascosto sotto di essi, resistente alle sue fiamme.
Un abito più succinto, un tessuto rosso semi trasparente che ricopriva e nascondeva solamente poche parti del suo corpo, potendo mostrare senza freni la sua bellezza femminile. Ora, la sua danza sembrava quasi più libera.
Buster si sentì osservato e voltò il capo di lato. Allo stesso istante, Mardic riportò svelto il proprio sguardo sul palco.
Il corvino si schiarì la gola. -Chi credi vincerà?-
Mardic alzò le spalle. -Non lo so, Elynn sembra sfilare meglio di Max.-
Buster si limitò ad annuire, evitando altri complimenti. Il dubbio che i due ragazzi condividevano si rivelò ben presto coerente alla verità. Venne rivelato al termine di quella sfida che ad ogni round entrambi i partecipanti avevano sempre vestito le modelle scelte, senza mai scambiarle. Vaion Longfire si aggiudicò la vittoria, con un punteggio di due ad uno.
Contando le vittorie e le sconfitte che avevano avuto durante quella giornata, Buster pensò che la fortuna non li avesse tuttavia abbandonati del tutto. Bene o male, non potevano ancora darsi per vinti, continuando a sperare nella vittoria.
Portia li aveva raggiunti poco dopo il termine dello spettacolo finale, che come ogni giorno chiudeva la giornata fra danze e canzoni. Cora le saltò subito addosso, stringendola in un abbraccio. Se non fosse stata sotto le cure dei migliori medici di Asil, probabilmente sarebbe dovuta tornare in infermeria.
-Quella cagna!- si lamentò Cora. -Stava palesemente perdendo!-
-Non fa nulla...-
Per Buster fu strano sentire la voce di Portia uscire dalla sua bocca, ricordando che la ragazza non era muta come in realtà egli pensava. Quello scontro aveva lasciato l'amaro in bocca a molti, ma nessuno poteva alzare un dito. Shu'ra aveva giocato sporco, ma nessuna regola era stata effettivamente infranta.
La calma mantenuta da Portia durante le accuse reciproche era ammirevole. Anche se ella non era riuscita ad aggiudicarsi quel round, le sarebbe rimasta la soddisfazione di aver raggiunto un punto di superiorità tale da mettere la propria rivale con le spalle al muro.
Mentre parlavano, un velo di imbarazzo era tornato a posarsi sul volto di Portia, dipingendo le sue guance di rosso e spingendo la sua bocca a chiudersi di nuovo.
Buster stava giusto pensando a qualcosa da dirle per tranquillizzarla quando udì un tonfo alle proprie spalle. Voltandosi, vide Carla alzarsi goffamente da terra.
-Eccovi!- fece questa, col fiatone. -Mi sono allontanata un attimo e non vi ho più visti.-
-Pensavamo fossi andata via.- Nyara aiutò la ragazza ad alzarsi. Quest'ultima si spazzò via la polvere dai pantaloni prima di parlare.
-Non posso andarmene prima di avervi ringraziati per bene. Senza di voi non sarei mai riuscita a raggiungere l'ultima prova e saldare il mio debito. Finalmente potrò tornare a casa e aiutare la mia famiglia.-
Alida sorrise dolcemente. -Non c'è bisogno di ringraziarci, sei arrivata a questo punto anche grazie alle tue abilità.-
Cora annuì. -E poi ci sei stata d'aiuto anche tu. È un peccato che tu abbia perso oggi.-
-Pensi di rimanere fino all'ultimo giorno prima di tornare dalla tua famiglia?-
Carla annui, ma non sembrava intenzionata a lasciar cadere ancora il discorso. -Davvero, voglio ricambiare la vostra gentilezza. Lasciate che vi inviti tutti a cena.-
In mezzo all'entusiasmo che si stava creando, Saura aggrottò le sopracciglia. Nonostante l'Umana non li avesse traditi, non aveva conquistato del tutto la fiducia dello Spirito della Neve.
-Intendi dire che ci vuoi offrire una cena? Non hai detto tu stessa che hai giocato perché sei a corto di soldi?-
-Sì, hai ragione. Come vi ho già detto all'inizio, il motivo per cui mi sono iscritta al Torneo era per vincere una sfida. E ora che sono arrivata al secondo giorno ho vinto la scommessa, ho i soldi che mi servono. Vorrei usare parte di questi per ringraziare chi mi ha dato una mano.-
Il tremore nella sua voce lasciava ben trapelare la sua onestà. Rifiutare quell'offerta sarebbe sembrata una mancanza di rispetto, ma nonostante tutto il dubbio non abbandonò il cuore di Saura.
Maxine, al contrario, sembrava non dar peso alla faccenda. -Non so voi, ma io sono più che felice di farmi offrire la cena.-
Carla aveva detto di voler donar loro una parte dei suoi soldi, ma non potevano di certo farle spendere tutto quello che si era guadagnata per la propria famiglia. Così, avevano scelto di mangiare alla locanda presso la quale alloggiavano, dove i prezzi dei piatti erano alquanto economici e il cibo era di buona qualità.
Due tavoli erano stati uniti per far mangiare assieme quel gruppo di amici, che non si fecero perdere quell'occasione per festeggiare le loro vittorie della giornata.
Era ancora presto per cantar vittoria, ma qualche piccolo sfizio per sollevarsi il morale non poteva mancare. Consumarono la loro cena fra risi e chiacchiere, facendosi rimproverare più di una volta dai camerieri che chiedevano loro di non fare troppo chiasso.
Accanto a Buster, Mardic sembrava molto impegnato a giocare col cibo rimasto nel proprio piatto, punzecchiando un pezzo di carne con la forchetta. Con la coda dell'occhio, il corvino aveva notato che egli si trovava in quello stato già da diversi minuti.
Si avvicinò un poco con la sedia. -A cosa stai pensando?-
Mardic parve spaesato, caduto dalle nuvole. -A nulla in realtà.-
-Non mentire, avevi lo sguardo perso. Ti conosco.-
Il Mezz-Elfo sorrise all'amico. -Non ti sfugge mai nulla, eh? Stavo solo ripensando al nostro viaggio.-
Nonostante le difficoltà che avevano incontrato, nessuno dei due poteva negare di aver passato anche momenti divertenti nel mentre. Non volendo rovinare l'atmosfera, Buster decise di insistere su questi.
-Tipo quando hai quasi perso i vestiti facendo il bagno nel fiume?-
-Non è colpa mia! Li ha presi la corrente!-
L'Umano rise, prendendosi gioco dell'amico. -Se non ci fossi stato io a recuperarli saresti ancora lì a coprirti dietro quel masso.-
-In compenso ti ho evitato una brutta caduta da cavallo.-
-Ahah...-
Seduti al tavolo con i loro amici che festeggiavano facendo casino, i due parlavano senza problemi. Riavere di fronte agli occhi quei ricordi fece scaldare il petto di Buster.
Sembrò quasi sentire nuovamente sulla sua pelle il dolce contatto col corpo del Mezz-Elfo, mentre egli lo portava con sé a cavallo.
Provò imbarazzo nel desiderare di voler sentire ancora quelle sensazioni. Entrambi avevano ancora diverse conversazioni in sospeso, parole che nessuno dei due aveva il coraggio di pronunciare per primo.
Buster sapeva che presto sarebbe scoppiato, gettando addosso all'amico tutto ciò che il suo animo stava provando.
"Non è il momento giusto", continuava a dire.
E così, non poteva che aspettare.

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