Capitolo 1 - La vita dei tuoi sogni

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Buster si sentiva come se stesse sprofondando nell'acqua, era una sensazione dolce e accogliente

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Buster si sentiva come se stesse sprofondando nell'acqua, era una sensazione dolce e accogliente. Lo avvolgeva in un tiepido abbraccio e lo cullava con calma, come una madre che attendeva che il sonno raggiungesse il proprio neonato.
Era questo che si provava a morire?

Buster pensò che fosse così gentile da fargli desiderare di morire per mille altre volte. Dopo aver combattuto una malattia mortale per tutti quei mesi, una sensazione talmente piacevole come quella lo colse alla sprovvista.
Per diverso tempo la sua mente non aveva elaborato alcun pensiero concreto, godendosi il riposo.
Non aveva paura, ma questo non era dovuto a ciò che stava provando in quel momento.
No, lui sapeva che con la morte la sua vita sarebbe cambiata solo nel meglio.

Era grato all'umanità, la quale meschinità e curiosità l'aveva spinta ad infrangere una delle leggi più antiche e irremovibili.
L'uomo aveva combattuto la morte con la sua arma più forte, la scienza, e l'aveva battuta. La Macchina dei Sogni era un meccanismo complesso, che superava anche la più utopistica delle aspettative, un'arma che mirava alla più antica e profonda fobia di ogni essere vivente.

Attorno a Buster l'oscurità danzava creando figure senza una forma precisa, probabilmente un'illusione della sua vista affaticata nel vedere solo quel colore scuro. Stava aspettando impaziente che qualcosa cambiasse davanti a sé.
A breve, pensò, si sarebbe risvegliato in un mondo nuovo, vivendo una vita nuova.
Prima che morisse, i medici dell'ospedale gli avevano spiegato il funzionamento di quella macchina. Buster non avrebbe ricominciato di nuovo da zero, come un neonato, ma bensì come il diciannovenne che era nel momento della morte.
Se fosse stato in grado di percepire il suo corpo in quel momento, avrebbe potuto dire di sentire il cuore battergli contro il petto per l'agitazione.

"Ho sopportato tutta questa sofferenza per troppo tempo." pensò. "Finalmente avrò una ricompensa."
La parte migliore di quando gli avevano spiegato ciò che gli sarebbe accaduto dopo la morte, fu quando Buster dovette compilare un modulo in digitale per la descrizione del mondo nel quale desiderava vivere.

Perché sì, la parte che tutti preferivano della Macchina dei Sogni era il fatto che la reincarnazione non fosse casuale. Il testamento di molte persone si era allargato alla descrizione di ciò che avrebbero voluto dopo la morte.
C'era chi desiderava diventare un calciatore famoso, una volta morto la Macchina dei Sogni lo avrebbe fatto risvegliare in un mondo dove egli era già facente parte di una buona squadra di calcio.
La gente non temeva più dunque l'arrivo della morte, ma il timore di non poter scegliere in tempo.
Avendo i giorni contati, Buster ebbe tutto il tempo per pensare a ciò.

Mentre la sua coscienza aspettava il risveglio, pregustava già quello che da lì a poco sarebbe accaduto, rammentando le scelte che aveva compilato nel modulo.
Una bella villa al mare, possibilmente senza troppi vicini attorno. Aveva richiesto di avere anche una famiglia benestante, così da non doversi affaticare per trovare un lavoro. E per ultimo, ma non per importanza, donne.
"Una bella vita rilassante con tante belle ragazze tutte per me. Mi sembra il minimo da richiedere... Praticamente tutto ciò che non ho avuto nella mia vita precedente."

The King of AsilWhere stories live. Discover now