XVIII - bugie

655 10 1
                                    

Il tetto si è bruciato:
ora
posso vedere la luna

Mizuta Masahide

...
Shadha

<< fai piano Sha >> impreco sottovoce, non è colpa mia se non vedo assolutamente niente.

Tasto la parete accanto a me per tentare di orientarmi.

L'odore della fogna mi annebbia la mente e respirare è una tortura, ma questo è l'unico modo per entrare nel palazzo del re senza essere visti.

La prudenza però non è mai troppa, non vogliamo rischiare di accendere un fuoco o una torcia, dunque è da mezz'ora buona che camminiamo nel buio più totale.

Con la mano tocco qualcosa di melmoso sulla parete. Trattengo un urlo isterico. Shadha non ci pensare. Mantieni la calma e vai avanti. Cerco di controllare la sensazione di disgusto e rimando indietro la cena nello stomaco.

Quando usciremo di qui pretendo un bel bagno, inizio a sognare il profumo dei sali da bagno che usavo a Mehenar.

L'esperienza nell'albergo super lusso dei ribelli mi ha fatto capire quante cose mi mancavano nella vita e quanto in realtà all'orfanotrofio fossimo ridotti alla miseria. Maledizione devo convincere Egan ad andare nel loro hotel qui in città.

Il lusso delle loro camere mi ha fatto riflettere spesso su come sarebbe potuta essere la mia vita se fossi nata in un'altra famiglia. Infondo però non invidio la vita delle nobildonne, avranno anche tutti gli agi del mondo, ma non hanno più libertà di quanta ne possegga io. Alle dame di alta classe non è concesso possedere nulla e vengono trattate come pura merce di scambio nei matrimoni.

Noi donne comuni non potremmo permetterci dei bei vestiti o dei gioielli, ma almeno siamo trattate alla pari degli uomini. Quando la tua famiglia ha bisogno di cibo importa poco che tu sia uomo o donna, si deve lavorare.

Lavorando però abbiamo guadagnato la nostra dignità.

Sudiamo nei campi insieme agli uomini e andiamo in guerra al loro fianco, la leva obbligatoria non guarda in faccia nessuno, ragazze e ragazzi, forti e deboli, siamo tutti uguali davanti alla guerra, per questo fra i bassi fondi le donne scelgono chi sposare, dicono quello che pensano e sono libere tanto quanto gli uomini.

<< Siamo arrivati >> affianco Egan che mi afferra una mano per poggiarla su una delle delle sbarre di ferro che ci sbarrano il percorso, dovrebbero essere otto in totale << cerca di fare meno rumore possibile >> mi concentro e lentamente faccio forza con la magia per riuscire a buttarla giù. Ripeto l'operazione altre due volte per creare un passaggio abbastanza largo da riuscire a passare.

Egan mi stringe nuovamente la mano mentre io cerco di scorgere i suoi occhi nell'oscurità << sei proprio sicuro che funzionerà? >> ogni via d'accesso all'edificio è protetto dagli incantesimi del graziato il nostro piano consiste nello sperare che Egan riesca a bloccare quegli incantesimi nello stesso modo in cui riesce a bloccare la mia magia.

Devo ammettere che abbiamo avuto idee migliori << no per niente, ma se non tentiamo ci metteremmo giorni per cercare in tutti i campi di addestramento i tuoi amici. In questo modo sarà molto più veloce >> mi mordo l'interno della guancia, nell'archivio del palazzo sono conservati tutti gli spostamenti delle nostre truppe e quindi anche delle reclute, questa potrebbe essere la nostra unica chance per riuscire a trovarli in tempo. Se perdiamo troppo tempo nelle ricerche rischiamo che siano mandati al fronte prima di riuscire a trovarli, sempre che non sia già successo. Certo, se morissimo adesso sicuramente non riusciremo a trovarli, comunque sia Egan mi ha assicurato che al massimo potremmo uscirne solamente gravemente feriti, non che questo mi rassicuri così tanto << okay, andiamo >> ci muoviamo all'unisono.

Come fantasmi [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora