#37

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Con le cuffie nelle orecchie, arrivo davanti casa Park. Una casa che conosco molto bene da fuori visto che quasi ogni sera accompagno Jimin.
Fermo la musica e sospirando suono il campanello. La luce dentro casa è accesa e sento dei suoi dall'interno che si fermano e la porta viene aperta.
Una donna con il sorriso sul volto mi guarda. Hai i capelli tenuti in una coda bassa, vestiti semplici da casa e sembra esser stanca.

Salve! Io sono Jungkook. Jeon Jungkook. Per caso Jimin è in casa?

Lei sembra scrutarmi dalla testa ai piedi e poi parla.

Piacere tesoro. Si Jimin è in casa.
Fa davvero freddo fuori non trovi?
Entra pure.

Annuisco ringraziandola.
Si sposta di lato facendomi entrare.
Una casa arredata in modo molto semplice.
Mi guida fino al salotto e il mio cuore per poco non esce dal mio petto quando vedo un uomo seduto sul divano con in mano un libro.
Appena mi nota, chiude il libro e mi rivolge un'occhiata gelida.

Lui è Jungkook, un amico di Jimin.
Siediti pure, vado a chiamartelo.

Annuisco, salutando suo padre e sendendomi sul divano.
Lo sguardo fisso sulle mie mani mentre cerco di non pensare a quel silenzio imbarazzante che si è creato.
Cosa dirò a Jimin quando lo vedrò?
Una bella domanda a cui non avevo pensato prima.

Come mai sei venuto a quest'ora?

Mi chiede.
Dovrei dire come ha detto Namjoon.
Forza Jungkook.

Ehm ecco ho chiamato Jimin, ma lui non mi rispondeva e dovevo dirli una cosa importante per quanto riguarda la scuola per questo.

Lui annuì non distogliendo lo sguardo dal mio.
Dietro di lui ci sono parecchi quadri che osservando per bene noto che sono loro.
Vicino a Jimin c'è un ragazzo che capisco sia il fratello morto.

Eccoci qua!

Dice la madre mentre scendendo le scali mentre dietro di lei appare un Jimin confuso. Mi guarda come se avesse visto un alieno e si avvicina.

Hey Jimmie.

Kook...
Che ci fai qua?

Uh mi sono preoccupato perché tu non rispondevi al telefono.
Quindi eccomi qua.
Tutto bene?

Lui annuisce lanciando un'occhiata a suo padre che non smette di guardarci mettendomi a disagio.

Continuo con il mio piano inventandoli una cosa sulla sfilata di moda per quanto riguarda la scuola.
Lui senza farsi notare dai suoi genitori mi fa un occhiolino e sorride lievemente come per dirmi che ha capito che questa era solo una scusa per vederlo.

Ok Jimin? Allora ci vediamo domani.
Io vado. Scusate per il disturbo.

Nessun disturbo Kook.
Ti accompagno aspetta.

Sua mamma mi saluta sorridendo mentre il padre non mi degna più nemmeno di mezzo sguardo....

Sei un'idiota.

Dice non appena siamo fuori casa.

A Romeo mancava Giulietta.

Lui rotea gli occhi ridendo.
Mi avvicino a lui e lo abbraccio.

Mi raccomando Jimin.
Domani non mancare.

Non mancherò.

Destiny (JIKOOK) Where stories live. Discover now