#42

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Jungkook era davanti casa di Jimin esattamente alle nove in punto.
Era ansioso? Si parecchio. Non riusciva a tenere le mani ferme, continuava a toccarsi la camicia mentre si mordeva il labbro.
Stava quasi per urlare quando vide Jimin uscire sorridente dalla porta.
"Sei bellissimo." gli disse non appena mise piede dentro l'auto.
"Cosa sto dicendo, tu sei sempre bello anche con un sacco dell'immondizia."
In quel momento si schiaffeggió la fronte, cercando di far finta di niente.
Ecco perché doveva stare in silenzio quando era emozionato.
"Grazie Jungkook, anche tu. Sei sempre perfetto."

Il loro primo appuntamento.
Era una serata speciale.
Jungkook dopo lunghe sessioni di fissare il muro, aveva deciso che sarebbero andati al cinema.
Le probabilità che le persone della scuola lo avrebbero visto lì, erano troppo basse.
Per questo era un posto perfetto e così è stato.
Guardarono per la prima volta per Jungkook e per l'ennesima volta per Jimin il film "le pagine della nostra vita".

"Non ha fatto così tanto piangere. Nel senso non era triste."
"Stai dicendo che le mie lacrime siano esagerate?"
"No...ma si". Scoppiarono entrambi a ridere, mentre uscivano dal cinema mano nella mano senza paura.

Il resto della serata lo passarono camminando, litigando, correndosi dietro di qua e di là.

"Jungkook..posso baciarti?"
"Non devi nemmeno chiedere."

"Vuoi Park Jimin tu.."
"Mi stai chiedendo di sposarti?"
"No, stupido...vuoi essere il mio ragazzo?".
"Ma..mio padre, la scuola.."
"Nessuno, nessuno lo saprà. La nostra piccola-grande relazione in segreto."
"Ok, si. Jungkook è il mio ragazzo."
"Park Jimin è l'amor mio."
"Smettila di essere un poeta."
"Shh".

Destiny (JIKOOK) Where stories live. Discover now