CAPITOLO 19

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Draco's pov

Un dolore lancinante alla testa mi fece svegliare. Mi guardai un attimo intorno per tentare di riconoscere il luogo in cui mi trovavo. Sembrava la stanza di una...ragazza...

Mi alzai velocemente, ma restai un po' 'gobbo' perché mi faceva un male tremendo alla schiena. Vidi un grande specchio e mi andai a specchiare. Ero già a petto nudo quandi mi girai per vedere la mia schiena. Era piena di lividi violastri e graffi evidenti. Ms che cazzo mi era successo? Avevo lottato con un giaguaro?
Tentai di ricordare, ma nulla. Niente di niente.
Vidi i miei vestiti sparsi in giro per la stanza e li raccolsi per poi mettermeli.

Uscii dalla stanza con i capelli scompigliati e gli occhi spenti.
Passai per la sala comune prima di arrivare alle scale che portavano ai dormitori dei ragazzi.
Trovai la mia camera ed entrai chiudendo dentro in fretta. Mi voltai verso il mio letto e vidi Pansy in piedi, che mi guardava incredula.
D: "Che cazzo ci fai qui, Parkinson?!"
P: "S-scusa Draco... Stavo solo-"
D: "Per te è Malfoy, te lo devo ripetere ancora?"
scosse la testa e fece per andarsene, ma la bloccai prendendola per il polso. Lei mi fissò solo che io restai impassibile.
D: "Ho bisogno di te prima che te ne vada..."
Feci comparire un ghigno sulle mie labbra lasciando intendere cosa volevo. Mi sorrise e la lussuria cominciò a comparire sul miei occhi.
Mi sdraiai sul letto a pancia in su mentre la mia erezione cresceva.
Pansy si avvicinò sorridendo in modo perverso e mi slacciò la cintura...

Y/n's pov

Mi svegliai tranquillamente e realizzai dopo che Mattheo mi stava abbracciando.
I nostri petti si toccavano e le nostre labbra erano a pochi centimetri di distanza.
Lo guardai un po' mentre dormiva e notai che russava leggermente.
I suoi occhi marroni sexy erano coperti dalle palpebre e notai, inoltre, che le sue ciglia sono davvero lunghe e belle...
M: "Così mi sciupi..."
Spalancai gli occhi e mi girai dall'altra parte arrossendo leggermente.
M: "Dai scherzavo! Puoi guardarmi quanto vuoi..."
Mi lasciò un bacio sulla guancia e appoggiò la testa sopra la mia spalla.

Y/n: "M-mattheo?"
M: "Si?"
Y/n: "Posso chiamarti...Theo?"
Esitò a rispondere e la cosa mi fece preoccupare.
M: "Certo"
Sorrisi e mi rigirai verso di lui.
Mi leccai il labbro inferiore e guardai negli occhi il ragazzo.
Y/n: "Grazie..."
Mi guardò un attimo,poi, con un sorriso, guardò le mie labbra.
Si avvicinò e le nostre labbra si toccarono.
Ricambiai immediatamente il bacio e lui avvolse le sue braccia muscolose intorno alla mia vita, portandomi più vicino a lui. Io circondai il suo collo e gli accarezzai i suoi capelli morbidi.
Ci staccammo per riprendere fiato e io mi alzai dal letto, sedendomi sul materasso.

M: "Cosa c'è?"
Y/n: "È tutto così...Sbagliato!"
M: "In che senso?"
Il suo viso divenne più cupo, ma nei suoi occhi vedevo preoccupazione.
Y/n: "Io non potrei baciarti..."
M: "Perché?"
Si venne a sedere al mio fianco avvolgendo un braccio intorno alla mia vita.
Y/n: "Ho paura Theo... Paura dell'amore."
Non rispose perché, probabilmente, non sapeva cosa dire. Sapevo che non poteva provare sentimenti come 'l'amore' e la cosa mi dispiaceva, ma non riuscivo a capire il perché...
Mi prese il viso tra le mani e mi costrinse a guardarlo.
Quei suoi occhi mi facevano impazzire sempre di più.
M: "Ti ho già detto che ho dei begli occhi!"
Sorrise e io sentii le mie guance bruciare; probabilmente stavo arrossendo di nuovo.
M: "Non devi avere paura con me!"
Y/n: "Ho paura di essere ferita come ha fatto Drac-"
Mi bloccai e una lacrima mi rigò la guancia per l'ennesima volta.
M: "Shhh... Non piangere"
Mi asciugo la lacrima con il pollice e io gli sorrisi debolmente.
M: "Senti forse non lo sai ma... Hanno organizzato una festa e mi chiedevo se ti andasse di... venire con me"
Spostai lo sguardo nei suoi occhi e lo guardai profondamente quasi fino a vedere la sua anima.
Y/n: "Emmm non lo so..."
M: "Ti accompagnerò io!"
Y/n: "Va bene. Quand'è questa festa?"
M: "... Stasera"

Detto questo non ebbi il tempo di rispondere che mi baciò di nuovo, stavolta più dolcemente.
Mi staccai io alzandomi in piedi.
Y/n: "O-ora vado in camera così mi preparo per il pranzo"
Lo vidi annuire e io gli sorrisi ancora uscendo dalla sua stanza.

Aprii la porta e mi fionda dentro chiudendo a chiave.
Andai verso l'armadio e presi una felpa lunga per metterci sotto degli shorts.
Ci eravamo svegliati tardi ed era già mezzogiorno e mezzo.

Non ero molto convinta dell'idea della festa, ma lo avevo fatto solo per Mattheo.
Mi guardai un secondo allo specchio e notai che il trucco non sarebbe servito perché stavo abbastanza bene... Strano!

Aprii lentamente la porta e sbirciai fuori: non c'era nessuno.
Camminai furtivamente fuori dalla sala per salire tutte le varie scale e arrivare finalmente alla sala grande.
C'erano già tutto così io andai a sedermi senza dare nell'occhio e iniziai a mangiare.
Avevo davvero fame perché ieri a pranzo e anche ieri sera non avevo mangiato.

Quando finii tentai di uscire, ma qualcuno vi fece sbattere su un muro e incontrai degli occhi chiari che mi fissavano.
Mi afferrò per il collo e me lo strinse.
Io mi staccai e la spinsi a mia volta sul muro quasi soffocandola. La fissai negli occhi brutalmente.
Y/n: "Astoria, devi capire che non scherzo quando dico che se mi tocchi ti taglio una mano!"
A: "Ho sentito che Draco ti ha violentata..."
Y/n: "Si e me la pagherà cara. Sai... All'inizio ti consideravo una troia."
A: "E ora?"
Y/n: "E ora niente! Non ho mica cambiato opinione!"

La lasciai andare restando comunque faccia a faccia con lei.
Y/n: "Stammi lontana o dovrò per forza farti del male."
Alzò le sopracciglia e sorrise maliziosamente.
A: "...Certo..."

Ripresi i miei passi e tornai nella sala comune. Non volevo passare del tempo lì perché avevo paura che arrivasse Draco, così tornai nella mia stanza e mi sdraiai sul letto a pancia in giù guardando il vuoto.
Volevo davvero andare alla festa con Mattheo peccato che avrei rivisto quel coglione...

Presi un libro tra le mani e guardai la copertina.
Non mi sembrava nulla di così interessante così misi giù e ricominciai a pensare.

Gli occhi del diavolo | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora