1. Ha un sorriso fantastico

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"Grazie per aver viaggiato con noi. Benvenuti a Londra. Arrivederci!" dice il comandante attraverso un altoparlante mentre tutti i passeggeri si slacciano la cintura.

"Finalmente siamo arrivati" sorride Zayn.
"È stato un viaggio lungo. Fortunatamente la casa che abbiamo preso non è lontana dall'aeroporto" sorride la mamma mentre si alza.
Sono sollevata da questa cosa, dopo oltre 10 ore di aereo non ho proprio voglia di farmi altre ore in macchina.

Scendiamo dall'aereo e una leggera brezza fresca mi colpisce la pelle.
Ero abituata al caldo soffocante della California, quasi tutto l'anno in giro in maniche corte, mentre credo che qua dovrò fare un leggero cambio del mio guardaroba.

Arriviamo dentro all'aeroporto, prendiamo le valigie dal tapiroulant, usciamo dal grande ingresso e vengo colpita nuovamente da questa fresca aria inglese.

"Taxi!" Urla la mamma alzando la mano e correndo verso una Renault gialla.
"Sembra uno di quei film americani dove la signora chiama il taxi correndogli incontro e alzando un braccio per farsi vedere mentre la valigia dietro si rovescia per terra" Zayn fa una battuta.
Mi metto a ridere, ma la mamma ci chiama quindi le corriamo incontro.

Il tassista esce dalla macchina e carica le nostre valigie nel bagagliaio.
"South Bank, se riesce a fare la strada più veloce" mamma lo informa.
"Sicuro" il tassista mette in marcia la macchina, mi metto le cuffiette nelle orecchie e inizio a osservare questo fantastico panorama londinese.

Circa mezz'ora dopo vedo il fantastico Parliament of London con uno dei monumenti che io ho sempre voluto vedere, il Big Ben.

"Ragazzi, siamo arrivati" la mamma appoggia una mano sul mio ginocchio e l'altra su quello di Zayn.
Faccio un mega sorriso e scendo velocemente dal taxi, seguita da Zayn un po' più spaesato.

"Woh" sussurro tra me e me togliendomi le cuffie e girando su me stessa per vedere meglio tutto il panorama.
"Ti piace, tesoro?" Chiede la mamma vedendo il mio stato di estasi.
Mi giro verso di lei e annuisco con un sorriso da un orecchio all'altro.
"E a te, Zayn?" Gli chiede.
"È bellissimo! Chissà quante belle ragazze ci sono" interrompe le mie osservazioni sulla magnifica città con una delle sue battute, facendo ridere me, la mamma e pure il tassista.

Prendiamo le valigie, mamma paga il tassista e ci dirigiamo verso casa.
"Ecco" mamma apre la porta ed entra in casa.
Non è molto arredata, ci sono giusto il mobile della cucina, un divano, un tavolo, la tv e il bagno completo.
"Dov'è la mia camera?" È la prima domanda che faccio.
"Sali le scale, vai a sinistra e c'è la porta della tua camera!" Mamma mi indica la cima del scale.
"E la mia?" Chiede Zayn velocemente.
"Affianco alla sua" indica me che corro sulle scale.
Salgo velocemente le scale facendo sbattere le ruote della valigia sul tappeto.
Entro in camera e rimango sinceramente delusa nel vederla senza nessun mobile, neanche un letto.

"Scusa, ma dormo sul tappeto?" Dico alla mamma con un filo di ironia.
"Tranquilla. Per mezzogiorno arriva il camion con i mobili" dice dirigendosi subito in cucina.

Almeno non dovrò dormire sul tappeto delle scale!

Appoggio la mia valigia per terra in camera, prendo le cuffie, il telefono, una felpa e scendo in 'salotto'.
"Io esco" annuncio alla mamma.
"Di già? Siamo arrivate da 5 minuti e già non riesci a stare in casa?" Mi dice la mamma alzando un sopracciglio e sorridendo.
"Si va a studiare le discoteche e i posti con i bei ragazzi" Zayn scende dalle scale ridendo.
"Gne gne" gli faccio la linguaccia ed esco di casa.

"Allora? Non si saluta?" Mamma esce dalla porta.
"Ciao" La saluto dandole un bacio sulla guancia con un tono un po' scocciato.
"Prendi le chiavi" mi pone in mano un mazzo con due chiavi.
"Di cosa sono queste?" Indico la più piccola delle due chiavi.
"Del cancelletto" mi indica il cancello bianco di legno che contorna la casa.
Non ci avevo neanche fatto caso.

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