22. Ho vegliato su di te

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*Zoey's POV*

"È bellissimo qui, Harry" ammetto coprendomi la bocca con le mani, tenendo lo sguardo costantemente diretto verso il laghetto.

"È solo un lago, però mi aiuta spesso. Mi aiuta a pensare, a riflettere, a calmarmi. Uno come me ne ha bisogno" dice affiancandomi e facendo un lungo sospiro.

Ciò che mi lascia stupita è quel "uno come me".
Cos'ha di diverso lui da una persona normale?

Senza accorgermene, ho lo sguardo puntato verso il suo viso, illuminato dai raggi caldi del sole che passano attraverso le sue ciglia e valorizzano il verde dei suoi occhi. L'espressione seria, quasi rimproverata, le sopracciglia aggrottate fra gli occhi e le mani congiunte dietro la schiena.

"Non sono chi tu credi che sia" tutto d'un fiato emette questa frase che mi fa perdere un battito, facendomi sobbalzare sul posto.

"E allora chi sei?" Penso senza aprire bocca. Non sono sicura di volerglielo chiedere, non sono sicura di voler sentire la risposta, non ho mai capito cosa si nasconda dietro quello sguardo così complicato ed enigmatico.
Avvicina lentamente il viso al mio, oltrepassando il mio sguardo e sfiorandomi l'orecchio con le sue labbra gelide.

"Non sono il genere di persona adatta a stare in mezzo alla gente. E neanche il genere di persona adatta per stare affianco a te. Sono pericoloso" mi sussurra all'orecchio facendomi rabbrividire. Improvvisamente, nella mia bocca si fa spazio la secchezza e la saliva è come prosciugata, non ho nemmeno la forza di ingoiare quel poco liquido annidato agli angoli della lingua.

Non è pericoloso, Harry non è pericoloso.
È solo timido e riservato, è gentile e sono sicura che prendendolo nel verso giusto non sia nemmeno così tanto silenzioso.
Con me è riuscito ad aprirsi, quel poco che mi è stato concesso, ma non potrei desiderare di volere di più.

Si lascia scappare una risata a sbuffo, facendo fuoriuscire dalle narici una quantità d'aria sufficiente a svuotargli almeno per metà i polmoni.

"Non mi conosci per niente." Dice girando il corpo verso il laghetto e tenendo sul viso un leggero sorriso, che non riesco a decifrare.

Ho così tante domande da porgli, così tante che non so da quale cominciare, così tanti dubbi che mi costringono a tenere la bocca chiusa, se non per "allora fai in modo che io possa conoscerti meglio" sussurro facendo un passo verso di lui, provocandogli un brusco movimento della testa atto ad abbassarla, osservandosi distrattamente la punta delle scarpe.

"Nessuno mi conosce. Forse nemmeno io" il vento gli scompiglia i capelli, facendoli ricadere sulla fronte.
Non è possibile che nessuno lo conosca. I suoi genitori, sua sorella, e sono sicura che lui stesso si conosce.

"I miei genitori sono morti venticinque anni fa" sussurra guardandomi negli occhi, facendomi ghiacciare il sangue nelle vene.

Non mi capacito nel capire il significato di quella frase, di come lui abbia potuto capire che stessi pensando proprio a loro, di come possano essere scomparsi prima della sua nascita. Sono sicura che lui non ha più di venticinque anni, non può averne più di venticinque.

"Mi-mi dispiace Harry" sussurro avvicinando la mano alla sua, sentendo il gelo che questa mi provoca.
Lo stesso freddo emanato dalle mani di Ashton.

Vedo la sua espressione cambiare, i suoi occhi opacizzarsi.

"Come?" Chiede aggrottando le sopracciglia.

"Ho detto che mi dispiace" sussurro non capendo come possa non aver compreso la mia frase.

"No no, non quello. Cos'hai detto?" Continua a pormi questa domanda, alla quale non so proprio come servirgli una risposta.

Non ho detto altro dopo quella frase.

"Di cosa stai parlando, Harry?" Chiedo con un'espressione confusa, notando con stupore e piacere che le nostre mani siano ancora una intrecciata all'altra, senza che lui abbia allontanato la propria.

"Nulla, scusami" sorride a labbra strette facendo comparire le tanto amate fossette, che punterei dolcemente con il dito, se solo mi fosse concesso.

Voglio seriamente capire perché ha questo comportamento, perché si immagina frasi che mai dico e perché è così distaccato, freddo interiormente ed esteriormente.

"Harry?" Dopo interminabili minuti che, nolente, ho passato fissando il suo viso rivolto altrove, decido di richiamare la sua attenzione.

Limita i suoi gesti nel girare la testa verso di me, puntando per qualche attimo quegli occhi color smeraldo nei miei, facendomi percorrere la spina dorsale da un brivido incontrollabile.

"Chi sei tu?" Le parole che escono dalle mie labbra non sono volenti, non sono parole che volevo esprimere a voce alta, e non adesso.

Vedo il suo corpo rimanere immobile a quella domanda, la sua espressione rimanere seria, le palpebre che mai si concedono di chiudersi.

"Devi sapere una cosa, Zoey.
Molte delle cose che esistono in questo mondo non sono capite o sono ignorate da chi, questo mondo, lo abita;" si interrompe prendendo un lungo sospiro.
"Una di queste cose, sono io.
Poche persone hanno la capacità di comprendermi, e queste persone sono uguali a me: uguali come?, mi chiederai.
Beh. Distaccate, fredde interiormente ed esteriormente, molto per le loro, non realmente capite e comprese da chi le circonda.
Dove voglio andare a parare?, forse nemmeno io lo so, e probabilmente mai l'ho saputo, ma una cosa so.
Quel giorno, quando mi sei avvicinata per chiedermi dove fosse il Big Ben, quando ho rifiutato perché troppo preso dall'ignorare tutti voi, quando ti ho allontanato dalla presa di..di Ashton," due cose mi lasciano stupefatta, due in particolare; tutti voi. Tutti noi, chi?; e il disgusto con cui pronuncia quel nome, Ashton. Disprezzo e odio, in un modo schifosamente terribile.

"Ho semplicemente capito che nessuno doveva avvicinartisi, nessuno doveva farti del male, nessuno doveva avere potere su di te.
Sarà stupido da dire, e da parte tua anche da pensare, ma ho vegliato su di te; Zoey. Ho vegliato su di te e ti ho protetta silenziosamente, senza che tu te ne accorgessi"

<spazio autrice>

Bella a tutti ragazzi e benvenuti in questo nuovo capitolo.
Perdonatemi il ritardo ma non ho mai tempo e non ho internet quindi non riesco a pubblicare i capitoli.
Spero che vi piaccia, spero che ci sia ancora qualcuno che legge questa storia (dato che aggiorno ogni troppo, scusate ancora) e, detto questo, se volete seguitemi su Twitter Cami_hllzn
Per qualsiasi cosa scrivetemi :)
Volevo dirvi di passare a dare un'occhiata ad una nuova ff Larry a cui sto lavorando; si chiama Let Me Save You <L.S>
E magari a dare anche un'occhiata a "Distance" che sto scrivendo con valeermetes sul profilo BollaHarry_ :)
Grazie a chi lo fa💪🏻
Come sempre se volete lasciate un commento o un mi piace
Se non mi seguite ancora seguitemi e ci rivediamo nel prossimo capitolo.

Bella ragazzi🎶

Surreal.Where stories live. Discover now