13. Tommo non si perde una festa

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"E quindi mi è arrivato questo messaggio" dico a Louis mostrandoglielo.

Dopo aver ricevuto il messaggio sono uscita di casa e sono andata velocemente alla panetteria dove lavora, quindi ci siamo seduti ad un tavolo e gli ho raccontato tutto, dal momento in cui mi sono immaginata di aver visto Harry dietro di me ieri sera, fino all'aver sentito qualcuno che mi accarezzava i capelli, ma ho tralasciato la parte in cui ho salvato la foto con sua sorella in una cartella del computer. Direi che non è un punto che potrebbe interessargli troppo.

"Non so chi possa essere e perché abbia dovuto inviarti quel messaggio" dice tenendo lo sguardo fisso sullo schermo del mio cellulare.

"E..e poi.." Dico abbassando lo sguardo sul tavolo.
"Poi cosa?" Dice guardandomi e cercando di incrociare il mio sguardo.
"Poi..Harry mi ha detto di dover stare lontana da..da Ashton" dico guardandolo.
"Ma non so perché, è stato un ragazzo gentile e disponibile con me, mi è sembrato anche meno..meno pericoloso di Harry" dico un po imbarazzata.

"Tu stai..stai lontana da entrambi. Non sono il massimo della compagnia" mi sorprende la sua risposta, pensavo e speravo che mi avrebbe detto che nessuno dei due era pericoloso, che non devo preoccuparmi e che posso tranquillamente essere loro amica.

"Ma non..non capisco" dico guardandolo.
"Beh, non c'è molto da capire. Stagli lontano e basta, non sono affidabili. Ne Ashton, ne Harry" quasi sussurra l'ultima frase, e distoglie lo sguardo.

***

"Sei pronta?" Mi urla la mamma dal piano di sotto.
"Sto arrivando" le urlo di rimando sistemandomi la borsa sulla spalla e uscendo dalla stanza, arrivando in salotto.
"Ah vieni anche tu?" Chiedo a Zayn vedendolo fermo davanti alla soglia della porta.
"Si, non ho più febbre, quindi si torna a scuola" dice ridendo con sarcasmo e andando verso la macchina.

Lo seguo lentamente e la mamma si avvicina a me, dopo aver chiuso la porta, e mi prende la borsa dalla spalla per aiutarmi.

"Quanto ancora lo devo tenere?" Le chiedo sbuffando e abbassando lo sguardo sul mio piede.
"Non ancora per molto, credo. Ancora qualche giorno" dice aprendomi la portiera della macchina.

Arriviamo a scuola, scendo dall'auto e vado verso il cortile della scuola affiancata da Zayn che tiene lo zaino solo su una spalla.

"Zayn!" Urla una voce femminile.
Ci giriamo entrambe indietro e Valery gli corre incontro piombandogli addosso e stringendo le braccia dietro al suo collo, lasciando le gambe a penzoloni giù dal suo corpo e piegando le ginocchia.

"Ciao Valery" dice lui sorridendo e stringendo le braccia intorno al suo busto.

"Beh, vi lascio soli" ridacchio allontanandomi.

Come non detto, mio fratello è riuscito a trovarsi la ragazza.
È un bel ragazzo, mi sembrava difficile che non se la fosse già trovata il primo giorno, dato che le ragazze gli sbavavano sui piedi.

"Ehi Zoey" dice Ashton sorridendo e avvicinandosi a me.
"Oh, ciao Ash" gli sorrido.

Un pensiero forte mi scorre nella mente, ricordandomi le parole di Louis.
Dice che non è affidabile stargli accanto, ma non credo di riuscire a crederci dato che è così gentile.

"Che lezioni hai oggi?" Chiede guardandomi e camminandomi affianco, tenendomi aperta la porta e percorrendo il corridoio.

"Adesso ho..inglese" dico pensandoci qualche secondo, per poi dirigermi al mio armadietto e comporre la combinazione.

"Ah, io ho economia. Allora ci si vede dopo" mi sorride e io ricambio, facendogli un cenno con la mano e guardandolo allontanarsi.

"Cosa ti avevo detto, Zoey?" La solita voce roca che arriva da dietro le mie spalle.

Surreal.Where stories live. Discover now