12. È un ragazzo che ha voglia di vivere

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"Un'insalata col tonno, grazie" dico al cameriere.

Dopo aver trascorso la lezione a chiacchierare con Niall, ci siamo conosciuti meglio e quindi abbiamo deciso di mangiare qualcosa insieme.
È un ragazzo davvero simpatico ed intelligente, ogni volta che apre bocca mi strappa una risata, c'è bisogno di persone come lui nella vita di tutti.
Tutti dovrebbero avere la possibilità di conoscere una persona così, che ti dia allegria e spensieratezza nello stesso momento. È davvero un ragazzo che ha voglia di vivere.

Parlando, ho scoperto che ama tantissimo la pizza ai peperoni ed è di origine irlandese, però si è trasferito qui tre anni fa per il lavoro di sua mamma.
Ho scoperto anche essere una persona non timida come sembra all'inizio, sembra quasi che mi parli come se ci conoscessimo da sempre o come se già mi volesse talmente tanto bene da confidarmi qualsiasi cosa.

"Allora, come ti trovi qui?" Mi chiede mentre addenta una fetta di pizza.
"Bene, Londra è molto bella come città" dico mentre mangio una forchettata di insalata.
"Sì, è molto caotica. Ma a me piace il caos, sono una persona abbastanza scatenata" ride lui.
"Ti piace il caos perché lo crei tu" rido guardandolo e infilando dell'insalata fra i denti della forchetta.
"Vero anche questo" ride alzando un indice per darmi ragione.

"Hai anche un fratello, giusto?" Mi chiede mordicchiando il bordo delle croste della pizza.
"In realtà è il mio gemello, comunque si" gli sorrido.
"Lui sembra che non sia molto affezionato a questa città, o almeno, non è stato accolto nei migliori dei modi" rido finendo la mia insalata.
"Cosa intendi?" Chiede confuso.
"Si è preso la febbre il giorno dopo essere arrivati, un'ottima modo per iniziare" ridacchio bevendo un sorso d'acqua.
"Oh, mi dispiace" dice con tono dispiaciuto mangiandosi una crosta di pane.

***

"Beh, grazie per oggi" gli sorrido scendendo lentamente dall'auto, subito seguita dal rumore della sua portiera che si chiude e lo scricchiolio dei suoi passi sulla ghiaia che si avvicinano a me, aiutandomi ad arrivare alla porta di casa.
"Grazie a te Zoey" mi sorride il biondo.
"Ci vediamo domani, allora" gli sorrido mettendo un braccio intorno al suo collo, abbracciandolo forte.
"Domani è sabato" ridacchia ricordandomi che noi al sabato non andiamo a scuola.

"Cavolo, è vero" dico staccandomi da lui e sistemandomi la borsa sulla spalla.
"Beh, allora ci vediamo lunedì" gli sorrido.
"A lunedì" mi sorride dandomi un bacio sulla guancia e allontanandosi da me, salendo in auto e aspettando che io entri in casa, per poi partire e allontanare l'auto da casa mia.

Salgo in camera mia e svuoto la borsa, prendendo in mano le stampelle e andando verso la stanza di Zayn.
Busso e ricevo una convincente risposta.

"Avanti" dice lui.

Entro nella stanza e lui è seduto sul letto con il computer in mano.

"Ciao Zayn" gli sorrido avvicinandomi e stando in piedi accanto a lui.

"Ciao Zoey" mi sorride picchiettando la mano accanto a lui per farmi sedere.
Mi siedo e lo guardo sorridendo.
"Stai meglio?" Chiedo appoggiando una mano sulla sua coscia e accarezzandogliela.

Annuisce accennando un "mhmh" e porta lo sguardo al computer.
"Hai mangiato?" Mi chiede lui.

"Si si, con Niall" dico tranquilla, non ricordandomi che lui non lo conosce.
"Chi è Niall?" Mi chiede guardandomi.
"L'ho conosciuto oggi a lezione, è un ragazzo simpatico..quello biondo del mio corso di economia" dico gesticolando.
"Come se io sapessi chi c'è nel tuo corso di economia" dice scherzosamente chiudendo il laptop e appoggiandolo in fondo al letto.

Gli faccio la linguaccia e mi alzo in piedi.
"Beh, vado a fare qualcosa di utile per l'umanità, cioè studiare. Cosa che tu non fai poi così tanto spesso" rido mettendomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

Mi fa la linguaccia di rimando e mette i piedi giù dal letto, stiracchiandosi.

Esco dalla sua stanza e mi dirigo nella mia, chiudendomi dietro alle spalle la porta e avvicinandomi alla finestra con il piccolo balcone.
Apro la finestra ed esco fuori, appoggiando i gomiti alla ringhiera e guardandomi intorno con il leggero spiffero del vento che mi scorre fra i capelli.

I misteri su quello che potrebbe essere successo a Louis in questi giorni mi pesa sulle spalle come un grande macigno, non riesco a capire cosa lo abbia portato a non venire a scuola e a rispondere ai miei messaggi, non capisco perché se ne sia andato senza dirmelo, senza rispondermi, senza darmi qualche segno se stesse bene o meno.

Harry. Harry è una persona molto particolare, anzi, è una persona bipolare. Parecchio.
Da quando sono arrivata in ogni momento della giornata lo incontro o mi viene a sbattere contro o mi chiama. Me lo sogno perfino la notte.
Ricordo la prima volta che l'ho incontrato, che dovevo stare lontana da Ashton perché diceva che fosse pericoloso, anche se a me non sembra perché è veramente una persona simpatica e carina, si è mostrato molto disponibile nei miei confronti.
Quello che non capisco è perché Harry lo consideri pericoloso, credo di doverlo conoscere un attimo meglio, voglio sapere di più sul suo comportamento, voglio sapere perché è così chiuso e riservato, e perché ha questi sbalzi d'umore.
Un attimo è arrabbiato, e l'attimo dopo è dolce e carino.
Questo suo comportamento mi scombussola.

Entro in camera e prendo il laptop, torno sul balcone e mi siedo lentamente per terra tenendo la gamba stesa e piegando l'altra sotto di essa.
Entro in facebook e torno sulla richiesta d'amicizia di Harry.
Premo su "Accetta" e mi apre il suo profilo.
Non ha caricato molte foto, ma le poche che ha messo sono veramente belle.
Apro una foto in cui è in piedi appoggiato con la schiena al muro e un piede appoggiato contro di esso, con una lunga giacca nera e i capelli tirati indietro dalla fronte in un grande ciuffo di ricci.
Indossa gli occhiali da sole, quindi non posso vedere il bellissimo verde smeraldo dei suoi occhi.

Scorro un'altra foto e vedo che è lui con una ragazza dai capelli lunghi e castani, con dei boccoli in fondo alle punte.
In questa foto sorride, e mostra delle fossette ai lati della bocca che quasi mi lasciano senza fiato, si vede il verde luccicante degli occhi e il suo perfetto sorriso si impossessa del mio sguardo.

"Wow" sussurro tra me e me guardando la foto.
Noto che la persona taggata nella foto è una certa Althea Styles.
Suppongo che sia sua sorella, perciò.
Mi sento stranamente sollevata nel sapere che non è la sua fidanzata, anche se personalmente non mi interessava più di tanto.

Salvo la foto nel computer e la metto nella cartella dei compiti, in modo che nessuno vada per sbaglio a vederla.
Chiudo il laptop, dopo aver osservato per circa quindici minuti quella bellissima foto, ed entro in camera.

Ad un certo punto, il telefono sulla mia scrivania vibra.
Mi avvicino e sblocco il telefono per leggere il messaggio appena ricevuto.

//Anonimo: Guardati sempre le spalle.

Surreal.Where stories live. Discover now