Capitolo 18 - I PREPARATIVI

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Arrivammo alla clinica veterinaria in silenzio, nessuno dei due aveva spiaccicato parola, mi sentivo uno stupido, come un ragazzino che non si sapeva comportare alle prese con le prime cotte, non mi ero quasi mai sentito così per una ragazza, solo con Paige era stato simile, ma lei era stata il mio primo amore, non sapevo cosa fare, cosa dire, tutto era nuovo; dopo di lei e dopo il massacro della mia famiglia ero cambiato, in tutto, ero diventato strafottente e menefreghista, le poche volte che avevo avuto relazioni serie non mi era mai successo di essere così mentalmente in balia delle emozioni.

Amira di fianco a me si stava tormentando le dita cercando in tutti i modi di non guardare verso di me, sentivo il suo cuore che batteva all'impazzata.

Entrammo uno dietro l'altra, all'interno c'erano Deaton e Scott che stavano parlando con un ragazzo, questo appena vide Amira si bloccò.

<<Ma buongiorno, alla buon ora.>>

<<Buongiorno, scusate, colpa mia.>>

Effettivamente era così, mi ero rovesciato il caffè addosso dopo una battuta di cattivo gusto di Cora detta tra i denti in modo tale che Amira non sentisse, sapevo che l'aveva fatto apposta per farmi fare la figura dell'imbranato e per innervosirmi.

<<Ciao Amira.>>

<<Marcus, ti sei svegliato, come ti senti?>>

<<Molto meglio, grazie per avermi salvato, mi hanno detto che se non fosse stato per te che hai scoperto cosa mi avessero iniettato, molto probabilmente sarei morto.>>

<<Figurati, ho ricambiato il favore.>>

Provai un leggero fastidio nel vedere quei due parlare, quel Marcus non mi piaceva per niente, non mi sarebbe piaciuto nemmeno se non l'avesse rapita.

Molto probabilmente i due lupi mannari si accorsero del mio fastidio, Marcus mi guardò e poi abbassò il viso mentre Scott mi guardò con un fare interrogativo, cercai di darmi una regolata, dopo qualche minuto arrivò anche Malia.

<<Ehi ragazzi, come st....... Ah, quindi il nostro ospite si è svegliato.>>

Pure a lei non piaceva, solo che non riusciva proprio a nasconderlo, lo si capiva senza problemi dal tono che aveva usato.

<<Sentite, mi dispiace! Lo so di aver fatto una cazzata, ma avevano minacciato la mia famiglia e...>>

<<E cosa?>>

<<E ho agito d'istinto.>>

<<Avresti potuto chiedere aiuto al tuo branco!>>

Ero sull'orlo di una crisi di nervi, non riuscivo quasi a trattenermi, stavo iniziando a perdere le staffe quando sentii la mano di Amira cercare la mia e riuscii a trattenermi.

<<Ora non devi più temere per la tua famiglia Marcus, ok? E' al sicuro, li hanno trovati.>>

Calò un silenzio tombale dentro la stanza, tutti eravamo immersi nei nostri pensieri e c'era un misto di emozioni nell'aria, non capivo cosa stesse succedendo.

Fu Scott ad interrompere il silenzio schiarendosi la voce.

<<Marcus, ho avvertito Satomi e presto sarà qui, non temere, è un Alpha eccezionale e sono sicuro che ti verrà in contro ascoltandoti.>>

Pov Scott

Mancava un giorno ad Halloween e sapendo che mia sorella lo adorava avevo pensato con Malia di andare insieme a prendere qualche zucca da decorare, giusto per non farle capire che stavamo organizzando qualcosa.

Prefetti sconosciuti - Derek HaleWo Geschichten leben. Entdecke jetzt