Capitolo 20 - SEGRETI

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Pov Scott

<<Sicura che non vuoi che ti accompagno?>>

<<Sì, sono sicura, è la quinta volta che te lo dico!>>

Guardai Amira uscire dalla cucina incavolata nera, afferrare la sua borsa e partire per andare a lavoro.

Ormai era da una settimana che era sempre di umore nero, sapevo che non dormiva un gran che la notte, si vedeva anche dalle occhiaie che aveva ma che ogni mattina cercava di nascondere; avevo cercato di parlargli, come un pò tutti, ma lei si era chiusa a riccio e non voleva saperne di parlare con nessuno, cercava di evitare il più possibile tutti.

<<Si è svegliata storta anche stamattina?>>

Nostra madre stava scendendo le scale, ancora con la faccia assonnata, non le avevamo detto nulla dell'attacco di panico che aveva avuto mia sorella, ma vedeva anche lei che c'era qualcosa che non andava.

<<Già ... anzi peggio del solito.>>

Ed era vero, quella mattina era proprio intrattabile, la infastidiva qualunque domanda, qualunque azione, insomma tutto.

Il fatto è che non era la sola ad essere in quello stato, era intrattabile anche Derek. Gli ero riuscito a tirare fuori dalla bocca il fatto che avessero discusso, ma non mi aveva voluto dire per cosa, era successo la notte di Halloween, dopo che l'aveva portata a casa.

Effettivamente me ne sarei dovuto accorgere subito perchè quella sera, quando entrai in casa, sentii odore di rabbia e frustrazione, ma pensavo che fosse solo di mia sorella, che fosse arrabbiata per quello che era successo, per non essere riuscita a controllare la paura, invece mi sbagliavo.

Avevamo anche cercato il modo per farli incontrare per chiarire dopo che eravamo venuti a sapere del litigio, ma nulla, Amira riusciva sempre in qualche modo a sviare la cosa, e a Derek stava bene questa cosa.

<<E Derek?>>

<<Lascia perdere, più intrattabile del solito, anche se mai ai livelli di Amira di stamattina.>>

<<Ma che gli è preso ad entrambi?!>>

<<Non lo so, so solo che hanno discusso e pure parecchio.>>

Melissa era preoccupata, aveva visto che Amira non dormiva abbastanza di notte, mi guardò e poi a grandi passi si avviò verso la stanza di mia sorella.

<<No mamma, lo sai che non vuole.>>

<<E' comunque mia figlia, quindi io adesso vado lì dentro e scopro cosa non la fa dormire!>>

Quando nostra madre si metteva in testa qualcosa era molto difficile fargli cambiare idea, lo sapeva che Amira non riusciva mai a tenersi dentro del tutto le cose, in qualche modo le doveva esternare, era sempre stata così, e sapeva che ci sarebbe stato sicuramente qualcosa nella sua stanza.

<<Mamma se lo scopre ti uccide.>>

Eravamo sempre stata una famiglia che si diceva tutto, più o meno, non c'era mai stato nessun episodio eclatante di litigi per qualcosa non detto o tenuto nascosto.

La prima cosa che guardò fu il blocco degli schizzi, c'era dentro di tutto, ma nelle ultime pagine utilizzate c'erano sempre questi pettirossi, alcuni normalissimi, altri con uno sguardo terrificante. Era strano che ce ne fossero così tanti.

<<Pettirossi? Che significa?>>

<<Non ne ho idea, ma ha pianto quando li ha disegnati.>>

Prefetti sconosciuti - Derek HaleWhere stories live. Discover now