16. Valzer

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un momento ,solo uno.
Era stato un peccatore per pochi istanti, non aveva mantenuto la parola data, al grande leone,  si era lasciato trascinare, dalle parole che inconsapevolmente, Edmund stava pronunciando anche lui era stato un peccatore, la scintilla che aveva concesso anche a Caspian di peccare.
Però la piccola Pevensie  aveva fatto rinsavire i due,
Per un un istante, Lucy era stata la coscienza di Caspian.

Adesso mentre camminava , il re di Termar , stava ripensando a quelle parole rivolte a Lucy, quando poco dopo, erano usciti dalla caverna, «si può sempre rimediare ai propri errori.»
Questa era stata la risposta della regina Lucy, saggia per la sua età e piena di significato.

sia Caspian che Edmund, camminavano , fianco a fianco senza dire una parola, anzi le loro voci, chiamavano , ininterrottamente il nome del cugino dei fratelli Pevensie, Ecustacchio.

Una caverna tra i sassi e le montagne, quando vi entrarono i due ragazzi videro che era piena di oggetti di valore.

«Un tesoro?» Edmund con la sua torcia illuminava parte della caverna.
«Siamo dentro la caverna del tesoro del drago, Guarda.» con la poca luce  che emanava la torcia, Caspian indico ad Edmund  di far più luce, Caspian aveva ragione, pensò Edmund, a pochi passi da loro giaceva un enorme drago.
«Eustachio si sarà fatto tentare dal tesoro, chissà adesso dove sarà.» le parole di Caspian dopo  che  terzo Pevensie aveva trovato a terra, vicino ad una cascata d'acqua nella caverna, il diario di suo cugino, perché sapeva essere suo, adesso Edmund pensava , pensava a come dirlo alla sorella, pensava che era colpa sua perché si, Edmund era fastidioso e lagnoso ma era la sua prima avventura a Narnia, non sapeva niente di essa.
«Ci dovrebbe essere la sua spada. » dopo essersi ripreso Edmund, lui e Caspian avevano cercato la spada di uno dei lord,
Certi che anche lui, come il cugino di Lucy ed Edmund si era fatto tentare dal tesoro.

Lucy, che non era riuscita a chiudere occhio, aspetto con ansia il ritorno di Edmund e Caspian.
Loro appena giunti all'accampamento, le andarono in contro,  la piccola abbraccio entrambi.
«Allora, l'avete trovato?» chiese  speranzosa lasciando la mano di Caspian.
«No,Lu.» rispose  Edmund.
Edmund aveva notato qualcosa nelle movenze dei due, ma cerco di non far trapelare niente, nemmeno un accenno di sorriso, per non mettere  a disagio i due.
«non fate rumore, un drago ha appena sorvolato le cime degli alberi ed è atterrato sulla sabbia  proprio là» indicò lord Drinien.
«Si, temo che sia tra noi e la nave, contro i draghi le freccine non serviranno a niente ... non li spaventa nemmeno il fuoco»
«Col  vostro permesso di Vostra Maestà... » cominciò Ripici « No. Ripicì »lo interruppe e lo fermò Re Edmund
«Tu non andrai in combattimento e se non lo prometti sarò costretto a legarti»  le parole di Caspian fecero fermare il topo spadaccino all'istante.
« Per ora dobbiamo tenerlo sotto sorveglianza e domani andremo da lui, per dagli battaglia» pronunciò Caspian.

L'indomani, fecero come detto dal Re Caspian.
Al limite della boscaglia, dove iniziava la sabbia  c'era disteso, come una lucertola gigante, l'enorme drago.
« Perché si agita così tanto? Non avrebbe dovuto sputare fuoco quando noi ci siamo avvicinati?» chiede Edmund.
Aveva ragione, il drago non appena li vide si ritirò indietro, come un anatra, sculettò fino all' inizio della baia, dove l'acqua era bassa.
«Gli scende qualcosa dagli occhi» noto Drinien
«ma non capite?  Quelle sono lacrime. Piange » le parole di Lucy avevano un fondo di verità, difatti le grandi pagliuzze cristalline che si videro scendere al muso del grado e cadere sulla sabbia erano lacrime.
« non fidatevi troppo maestà... »
« Credete che ci capisca?» disse Lucy.  Perché il drago scuoteva  la testa in accensò di assenso alle parole  che venivano rivolte a lui.
Dopo aver provato vari tentativi come farlo parlare,
Lucy notò che era ferito, infatti la zampa avvolta da un bracciale d'oro.
«Guardate.» osservò Caspian « lo stemma sul bracciale.»
Il bracciale che aveva il drago, Drinien l' aveva già visto.
«È l'emblema della grande casata di Narnia, apparteneva a lord Octesian.» annunciò Caspian.
Sul momento, chiedere se era uno dei lord scomparsi, magari era sto trasformato ed non abbia lasciato vivo l'isola, dopo che il drago ebbe scosso la testa, posero altre domande.
« A zia Alberta non farà tanto piacere.» disse Edmund
Il drago in realtà era Eustachio, scosse la testa e l'abbasso e fece con la zampa sperava di togliere il bracciale.
Lucy andò incontro al drago- Eustachio e tolse il bracciale dalla zampa, avrebbe voluto fare di più per il cugino ma aveva già provato con una goccia del suo cordiale e non era servito a molto.
« Non voglio abbandonarlo» disse Lucy.
«Non si  riesce a portarlo a bordo mia signora» la voce di Drinien fece capire che dovevano lasciare sull' isola Eustachio.

Doveva fare qualcosa,
« Drinien , tu e gli altri prendete una scialuppa , noi resteremo qui fino a domani mattina per capire che fare»  la vedo sorridere.
Eustachio non verrà lasciato su quest' isola,  ci mettiamo tutti sulla sabbia a  guardare le stelle.

Il veliero dell' alba lascio l'isola la mattina dopo, seguendo, una palliuzza azzurra nel celo senza nuvole, chiamata stella azzurra.
Se ne era accorta, Lucy ,che si era svegliata e aveva chiamato a gran voce gli altri due che erano al suo fianco.
Ora si dirigevano verso altre isole, verso ignoto  verso una una avventura.

« Vorresti un partner?.» la vece di Caspian risuonò in tutta la cabina,  la fece sussultare , la distolse dalle sue movenze .
Lucy cercava, prima che fosse  stata beccata, cercava di ricordare, i passi che si eseguivano durante balli narniani quando era regina.
Perché , qualche giorno prima con Edmund e Caspian ricordavano e raccontavano avvenimenti passati.
Prima di dire quelle parole ed entrare nella cabina,
l' aveva vista danzare se pur con un po' di fatica, però con leggerezza ed eleganza , dalla porta semi chiusa.
Era entrato, deciso le aveva messo le mani su i fianchi, lei titubante dopo aver acconsentito, le sue piccole circondavano il collo di lui.
Ora oscivallavano da una parte all' altra,  le guance di lei, si erano colorate di rosso e lui era nervoso.
Un ballo ad unirli.
Un valzer.


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Ciaoo
Ecco a voi il capitolo!
Spero vi piaccia .
Voglio i vostri pareri nei commenti.
Un bacio <3
C༆

𝐅𝐫𝐨𝐦 𝐭𝐡𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐢𝐬𝐞𝐝 𝐜𝐚𝐥𝐥𝐬 « 𝗅𝖾 𝖼𝗋𝗈𝗇𝖺𝖼𝗁𝖾 𝖽𝗂 𝗇𝖺𝗋𝗇𝗂𝖺Where stories live. Discover now