Capitolo 11 - Ashley -

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Mentre corro verso casa, immagino chi mai potesse fare del male ad Ashley, ma non mi viene in mente nessuno. Quando sono di fronte alla porta, mi concentro sui suoni intorno a me. Non sento niente. Entro di corsa.
<<Ashley?>>
Vado dove l'avevo lasciata, in camera da letto. Entro. Calpesto involontariamente il suo telefono, lo prendo e vedo che è rotto. Non si accende. Il letto è sfatto. Il suo odore è ancora presente nella stanza, misto ad un altro. L'ho già sentito questo odore. Controllo alla finestra e vedo una piccola scia di sangue che inizia da dentro e finisce sul bordo della finestra. Mi affaccio.
<<Ashley!>>
Non sento niente.
<<Ashley!>> urlo, sto iniziando ad andare nel panico. Chi mai potrebbe averla rapita?
Perché?
Tasto ancora la "scena del crimine". Riesco a distinguere tre odori. Il mio, quello di Ashley e un altro.
L'ho già sentito questo odore ne sono certa. Ma di chi é?
Devo solo concentrarmi. Ma non ci riesco. Il solo pensiero che qualcuno in questo momento le stia facendo del male, oppure il solo pensiero che potrebbe essere...morta, mi fa imbestialire.
No.
Riprendo la ragione e riacquisto lucidità. Devo trovarla. A tutti i costi.
La prima cosa che faccio è controllare le telecamere. Ho installato delle piccolissime palline nere in giro per la casa - non nel bagno ovviamente - che registrano tutto. Piccolissime palline ideate da me installate sui soffitti. Solo io posso avere il loro accesso. Ma ho bisogno della pennetta.
Prendo il computer e mi posiziono sul tavolo da pranzo. La pennetta che mi serve si trova dentro di me, letteralmente. Mi mordo il polso sinistro e lo faccio sanguinare. Con le dita scavo giusto un po' - è disgustoso lo so - e lo trovo, con un po' di difficoltà.
Pulisco la piccola pennetta e la inserisco nel computer. La schermata nera che appare riesce a farmi incazzare. Il programma non funziona! Sbatto i pugni sul tavolo e faccio grossi respiri. Devo andare fino in fondo. Con alcuni clic capisco qual é il problema. Il programma! Non funziona più la base del programma! Questo programma lo avevo installato anche nella mia vecchia casa e funzionava alla grande, ma adesso...c'è qualche problema di fondo. Dovrò riprogrammare i sistemi. Ci vorrà un po'.
[...]
Passata la notte, tra un po' di sonno e veglia, c'è la faccio. Dopo un caricamento lungo quello che mi sembrano ore, ho le risposte a tutte le mie domande.
Imposto quella che più o meno dovrebbe essere stata l'ora del rapimento - circa 10 ore fa - e lo vedo.
Marcel Gerard
Brutto bastardo figlio di puttana!
Vedo Ashley che mi avverte via messaggio, che lascia cadere a terra il telefono e che cerca di correre verso la finestra. Ma lui è già li. La prende per un braccio, Ashley cerca di difendersi ma struscia il braccio sul muro. Marcel le mette qualcosa in bocca. Ashley perde i sensi e escono di casa.
È ufficialmente morto.
Scarico il video sul mio telefono e passano altre ore.
<<Andiamo!>> dico alzandomi in piedi.
Quando leggo 100%, stacco il filo e esco di casa. Sbatto la porta. Ora mi sente quel bastardo. Che vuole da Ashley? Gli faccio il culo, se solo le ha toccato un capello.
Corro a velocità di vampiro, arrivando davanti casa dei Mikaelson in due minuti. È ora di pranzo, sicuramente tutti insieme staranno mangiando a tavola, come mi ha raccontato Hope.
Me ne frego di dover bussare. Sono troppo incazzata. Se la mia famiglia c'entra qualcosa con questo?
<<Marcel!>> entro nel salone open space e li vedo di fronte. Sono tutti presenti, tranne Marcel.
<<Dov'è Marcel?>>
Tutti si alzano e mi guardano.
<<Dove si trova Marcel?>> chiedo di nuovo alzando un po' la voce.
<<E tu chi saresti?>> mi giro e lo vedo. Ha quell'aria strafottente che mi fa salire i nervi.
<<Lei dov'è?>> chiedo cercando di essere più calma.
<<Chi?>>
<<Credi che sia stupida?>> ho la voce calma adesso, quella che fa timore alla gente.
<<Dove si trova?>>
<<Ehm...non so chi tu sia, sei una pazza!>>
Mi giro e faccio qualche passo indietro. Mi viene voglia di ridere.
Mi giro di nuovo verso di lui. Adesso siamo a distanza di sicurezza. Per lui.
<<Ma davvero?>> tutti i Mikaelson si sono riuniti in salone.
<<Ok, che sta succedendo?>> chiede Rebekah
<<Chiedilo a lui!>> urlo indicandolo.
<<Non ti conosco, vuoi capirlo?>>
Rido.
<<Non mi piace essere accusato di qualcosa che non ho fatto!>>
<<Alexandra>> sento richiamarmi da una voce. La sua voce.
Porca puttana!
Il mio cuore perde un battito, ma la rabbia prevale.
<<Che cosa succede?>>
<<Succede questo! Klaus>>
Prendo il telefono e con uno scorrimento lo mando in tv. Il filmato parla chiaro. Rivederlo di nuovo mi provoca un brivido per tutta la schiena. Finisce il filmato e chiudo il file.
Guardo Marcel.
<<Dimmi dove si trova!>> dico avvicinandomi.
Tutti i Mikaelson ora guardano Marcel. Solo ora noto che c'è qualcuno in più rispetto all'ultima volta. Saranno le rispettivi mogli di alcuni di loro. Mi allontano ancora, c'è troppa adrenalina nel mio corpo, devo camminare.
<<No>>
<<Molto bene, te l'ho chiesto in modo gentile, ora passo alle cattive maniere>>
<<Che cosa mai può farmi una ragazzina come te?>> mi giro lentamente verso di lui.
<<Vuoi vedere?>> mostro i miei occhi da Ibrido.
<<Credi che un paio di occhi da ibrido possano farmi paura?>>
Dopo questa domanda abbastanza importunante, do sfogo alla mia rabbia. Mostro i canini e ruggisco. Ruggisco più forte che posso. Tutta la casa trema. I Mikaelson sono allibiti, il mio sguardo cade su Hope. Sta provando paura, ha paura di me.
<<Dimmi dov'è!>> urlo, la mia voce è più forte e roca. Il mostro sta per uscire. È tutta colpa di Marcel! Non avrebbe dovuto! È colpa sua!
<<Ho detto no!>>
Mi avvicino a velocità naturale. Lo prendo per il collo e con un leggero movimento, gli faccio fare un volo che percorre tutta la stanza. Marcel sbatte sul muro e cade a terra accompagnato da un tonfo. Non sento niente, so che stanno urlando, ma non riesco a capirli.
Prendo Marcel a velocità soprannaturale e lo rimetto al centro. È a terra. Mi metto a cavalcioni su di lui e incomincio a prenderlo a pugni. Lui non reagisce e non capisco il perché. Alzo la mano e faccio uscire gli artigli.
<<Alexandra!>> sento Hope urlare.
Alzo leggermente lo sguardo. Sta piangendo. Tutti sembrano impauriti. Sono un mostro.
<<Ti prego non ucciderlo! Ti prego!>> implora Hope urlando.
<<Perché l'ha rapita? Hope! Perché?>>
<<Ovviamente Marcel pagherà per quello che ha fatto e implorerà il tuo perdono ma ti prego non ucciderlo!>>
Sposto lo sguardo su tutti. Stanno aspettando il verdetto. Senza neanche pensarci, lo lascio andare con uno strattone. Marcel si alza velocemente, Rebekah lo raggiunge. Guardo il ritratto di Hope appeso alla parete, chissà chi lo avrà fatto. Cerco di calmarmi pensando a quanto io in poco tempo mi sia affezionata a una piccola triibrida con il cuore grande quanto questa casa. Marcel non mi da neanche il tempo di parlare che subito cede.
<<Non ti dirò dove si trova>> dice mettendosi una mano davanti. Il suo volto e pieno di sangue.
<<Marcel!>> lo richiama Klaus
<<Perché lo hai fatto?>>
Le gocce di sangue colano dalle mie mani.
<<Volevo delle informazioni su di te>>
<<C'era bisogno di fare del male a una persona a me cara?>> dico aprendo le braccia.
<<Si, perché da quello che ho capito sei una psicopatica del cazzo! Ora me lo hai solo confermato!>> dice urlando Marcel.
<<Marcellus!>> lo richiama Elijah.
Stringo i pugni, l'ho picchiato abbastanza per oggi.
<<Dimmi dove si trova e finiamola qui>>
<<No, voglio sapere tutto il tuo passato e solo lei può dirmelo>>
<<Stai scherzando?>>
<<No>>
<<Marcel ti prego lascia andare Ashley>> dice Hope implorandolo.
<<Hope non posso>>
<<Mi conosci da cinque cazzo di minuti e vuoi sapere il mio passato?>>
Marcel annuisce.
Giuro che un giorno ti spaccherò il culo di nuovo.
<<Perché vuoi saperlo?>>
<<Perché di te non mi fido>>
Lo guardo dritto negl'occhi. Sto per esplodere. Come cazzo si permette?
<<Come cazzo ti permetti?>>
Il suo sguardo è confuso.
<<É chiaro che io sia la figlia di Klaus. Sono un lupo, una strega e un vampiro. Lui e mia madre sono stati insieme! Che cazzo vuoi sapere più? Credi che io mi fidi di qualcuno di voi? No! Almeno non ancora!>> urlo.
Il silenzio rimbomba in quella grande casa di anime viventi da mille anni o di meno. Mi giro e inizio a pensare.
Mi viene in mente solo una parola.
Rischia.
<<Va bene>> mi giro.
<<Portami Ashley e io risponderò alle tue domande>>
Sono tutti sorpresi. Voglio la loro fiducia ma non in questo modo, ma ormai mi stanno costringendo
<<Ti porterò Ashley a patto che tutti della famiglia ascoltino le tue risposte>>
Li guardo ad uno ad uno. Una ragazza bassa e mora affianca Kol. Sarà Davina.
<<Se questo ti farà stare più tranquillo, va bene>>

Alexandra Mikaelson - the eldest childWhere stories live. Discover now