Capitolo 27 - Hai ragione! -

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Alexandra POV
L'acqua è gelida. La sento di getto mentre ci tuffiamo. Avvolgo con il mio corpo Alexandra e mentre siamo sott'acqua lancio un incantesimo di invisibilità su di noi. Sento delle urla. Rimaniamo sott'acqua il più possibile che possiamo. Baciando in bocca Alexandra J. riesco a dargli ossigeno. Come avevo previsto, secondo il mio piano pianificato in 10 secondi mentre mi tuffavo verso l'acqua tipo Olimpiadi, qualcuno si tuffa in mare e quel qualcuno è proprio Marcus. Con tutta la forza, salgo su uno scoglio e con una spinta saliamo sulla costa opposta a dove si trovava Marcus. Non è raggiungile se non nel modo in cui ho fatto io. Annullo l'incantesimo e l'unica voce che riesco a distinguere è quella di Klaus. Sospira di felicità. Alexandra è sveglia e piange. La abbraccio.
<<Va tutto bene, va tutto bene>> continuo a ripeterle. Con un incantesimo del sonno la addormento, non voglio che assista a tutto il sangue che molto probabilmente si riverserà. Mi levo il giubbotto di pelle e lo avvolgo intorno al quel corpicino tanto fragile. La appoggio per terra e mi alzo. Non faccio in tempo ad alzarmi che sento una forza spingermi verso dietro. Sbatto contro il muro roccioso e mi accorgo che quella forza non è tanto forte quanto la mia e non lo sarà mai. Marcus è davanti a me, mi tiene i polsi con le sue mani. In pochi secondi Marcus si ritrova proprio dov'era con un pugno dritto allo stomaco. Vola e l'atterraggio è controllato a mio discapito.
<<Ti stavo aspettando>>
<<Pagherai per quello che stai facendo>>
<<Chi me la farà pagare?>> chiede alzando le braccia.
<<Tu?>> ride, ride come se il fatto che morirà prossimamente ucciso da me sia una cosa divertente. In fondo lo è, per me. Non mi da il tempo di rispondere con una delle mie frasi sarcastiche.
<<Tu sei un mostro>>
Resto interdetta.
<<Un cazzo di mostro>>
<<Non ti meriti nemmeno di vivere, non ti meriti niente>> continua.
<<Tutti quelli che stanno vicino a te ti deluderanno sempre perché prima o poi conosceranno la psicopatica del cazzo che vive dentro di te>>
Il flashback di quando quello stesso insulto mi è stato urlato addosso da Marcel mi appare in mente per un secondo, per quel poco di tempo da sentire la stessa voce di Marcel che urla di nuovo nella mia testa.
<<Sei ripugnante!>> urla per finire il suo monologo da cattivo.
<<Hai ragione!>> lo interrompo urlando, sovrastando le urla del mare agitato.
<<Non è vero!>> urla Klaus. Gli fanno cenno di aspettare. Non cerco nemmeno di guardarlo. Mi vergogno di me stessa a volte.
<<Io sono un mostro! Non merito di vivere questa vita! Hai ragione tu!>> urlo. Sento le lacrime salire. Non cedo.
<<Ma tra le tante cose che hai detto ne hai dimenticate di dire giusto due>>
Prendo coraggio e li guardo ad uno ad uno. Non sono feriti. Klaus ha quello sguardo, quello sguardo quando guarda Hope o Caroline.
<<Io sono la figlia di Klaus Mikaelson>> il mio sguardo si posa su Marcus. I miei occhi da Ibrido si mostrano.
<<E sono una combattente>> faccio l'incantesimo. Appare la mia corda indistruttibile sulle mia mano. La lancio. Marcus la prende e la corda si avvolge sul suo braccio. La tira e io faccio un volo, di nuovo. Lo avevo previsto, sarà anche uno psicopatico ma è scaltro nel combattimento, lo è sempre stato. Quando arrivo, lascio la corda e gli tiro un pugno. Inizia il combattimento. Cerca di colpirmi ma lo blocco, mi giro e tirandolo per il braccio lo mando a terra. Gli tengo il braccio. Le sue gambe si alzano e mi colpiscono dritto in petto con una forza tale da farmi barcollare e farmi trattenere il respiro per qualche secondo. Corre verso di me e mentre capisco che sta scivolando verso di me per farmi cedere le gambe, io sono già in aria mentre faccio un avvitamento. Atterro e subito mi attende un altro volo. Sento la sua voce urlare l'incantesimo.
<<Patere!>>
Il mio corpo sbatte sul muro così forte che alcuni ciottoli cadono. Atterro. La mia vista si annebbia ma mi ripeto in mente di restare lucida almeno un milione di volte.
Resta lucida!
Alzo il braccio, con il pugno stretto lancio un incantesimo di soffocamento. Marcus si porta le mani alla gola e i suoi occhi sbarrano.
Dopo poco, il corpo di Alexandra Junior si scuote come se gli fosse appena attraversata un scarica elettrica lungo tutto il suo corpo. Del sangue le inizia ad uscire dagli occhi, dal naso, dalla bocca e dalle orecchie. Mi giro, allarmata da Ashley che tossisce. Si piega su se stessa e anche il suo sangue inizia a fuoriuscire sul suo viso e sulla sua bocca. Elijah la soccorre. Marcus ride con quelle poche forze che gli rimangono. Con quel poco respiro che gli rimane.
<<Cosa hai fatto?!>> lo lascio andare solo per avere spiegazioni, pronta a lanciare un altro incantesimo.
<<Le ho avvelenate>> sorride, come se lui la sapesse lunga. Cazzo, non ci posso credere. Bastardo figlio di puttana.
<<Fammi indovinare>> dico. Annuisce per farmi continuare. Il mare si è calmato e il frastuono si è interrotto. Non quello della mia anima che si sta spezzando lentamente. Quella non si interrompe mai.
<<Tu sai l'antidoto>> sorride confermando la mia affermazione.
<<Per altri consigli su come sconfiggere il tuo nemico rivolgiti a me>> vorrei ammazzarlo con tutta me stessa. Troverò una soluzione da sola.
Se poi non ci riesci?
Mi rammenta la mia coscienza che, anche se lo sembra, forse non sono così invincibile.
Non puoi salvarli tutti
Mi dico e mi rispondo da sola.
Invece sì
Con un incantesimo spezzo il collo a Marcus. Gli starò con il fiato sul collo per tutto il tempo, giorno e notte, fino a quando non mi dirà come salvarle. Pronta ad ucciderlo per la prima stronzata del cazzo che farà.
È molto probabile che salverai tutti, ma non te stessa.

Alexandra Mikaelson - the eldest childWhere stories live. Discover now