Gelosia

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Jungkook si alzò, guardando la stoffa del sacco da boxe davanti a lui. Le immagini di quel giorno gli balenarono nella mente. Taehyung con Hoseok. Taehyung e Hoseok che ridono. Taehyung e Hoseok che giocano. Taehyung e Hoseok che si toccano.

Tirò un forte grido mentre tirava un pugno al sacco, la forza che faceva oscillare il sacco da 50 libbre* sulla sua catena. Non notò il dolore che gli scorreva lungo il braccio, né il rossore delle nocche. Rabbia pura lo colse mentre il sacco oscillava di nuovo.

Urlò più forte questa volta. E ancora più forte. Pugno dopo pugno. Ancora. Ancora. Tirando pugni veloci e urlando di frustrazione per tutto il tempo, esercitò tutta la sua energia repressa e ha riversato il suo dolore nei pugni. L'adrenalina pura alimentava le sue mani, la sua mente bloccava il dolore mentre la sua pelle si squarciava e sanguinava.

Non si fermò finché non notò le impronte rosse che le sue nocche avevano lasciato sulla borsa. Le sue mani erano i timbri per l'inchiostro del suo sangue, tutta la sua gelosia e possessività catturate nell'estetica delle macchie rosse che gli modellavano le nocche.

Alla fine, sentì il dolore delle sue mani. Guardandoli dall'alto, vide il sangue trasudare dai versamenti strappati nella sua pelle e lungo i polsi fino a gocciolare.

Sto perdendo sangue.**

Una goccia raggiunse il pavimento. Una sola goccia scarlatta completamente sola sulla piastrella polverosa.

"Jungkook".

Jungkook non si voltò. Il suono di quella voce in cui cercava conforto ora lo riempiva di dolore e risentimento.

"Jungkook" ripeté Taehyung dalla soglia.

Perché doveva presentarsi adesso? Perché doveva venire qui, nel luogo in cui Jungkook poteva sfogare il suo dolore, e riempirlo di nuovo solo con il suono del suo nome che scivolava oltre quelle belle labbra?

"Jungkook, stai sanguinando."

Era inevitabile. Jungkook non aveva scuse per non aver sentito per la terza volta, essendo rimasto lì in silenzio per così tanto tempo, e Taehyung aveva bloccato l'unica uscita.

"Ho notato", sussurrò Jungkook.

La sua voce era piccola, stanca, ferita. Non poteva più fingere di essere forte. Una volta pensava di avere una possibilità con Taehyung. Ma ora era chiaro che Taehyung aveva scelto qualcun altro. Taehyung era felice con Hoseok, si vedeva dal suo sorriso e dalla sua risata angelica. Si vedeva nel suo linguaggio del corpo e nei suoi occhi brillanti. Era così, così ovvio con chi Taehyung voleva stare.

E va bene. Va bene.

Era ok. Era ok che Taehyung fosse felice con qualcun altro. Era ok che la luce della vita di Jungkook avesse trovato un posto dove stare, anche se non era da lui. Era ok che Taehyung avesse trovato l'amore. Era ok che Taehyung fosse andato avanti. Tutto ciò era ok.

Allora perché è così difficile da accettare?

Ogni pensiero era un ago nel cuore di Jungkook, ogni parola una goccia di sangue. Ogni 'ok' che Jungkook si ripeteva era una scheggia in tutte le bugie che aveva tessuto intorno a sé, rivelando la verità che Jungkook, in effetti, non stava bene.

E con questa realizzazione, una singola lacrima cadde.

Jungkook si voltò verso Taehyung. Rimase in piedi per un momento prima di asciugarsi la lacrima con il dorso della mano, spalmandogli sangue sulla guancia. Vedere Jungkook così completamente sconfitto è stata una pallottola nel cuore di Taehyung.

"Va tutto bene, Taehyung. Va tutto bene perché sei felice e questo è tutto ciò che conta."

La sua voce non era altro che un'espressione nell'aria immobile.

"Jungkook, per favore smettila. Non so cosa intendi, ma vedo che hai bisogno-"
"Va tutto bene, Taehyung."

"Non è-"

"Va bene!" gridò Jungkook, girandosi di scatto per sferrare un altro colpo sul sacco da boxe.

Il pugno fu forte e lo fece soffrire in seguito, lasciando un grande schizzo di sangue sulla borsa e il liquido scarlatto che gli gocciolava dalle dita quando rilassò il pugno.

"Jungkook..." Il sussurro di Taehyung era pieno di smarrimento e paura, tanto che Jungkook sussultò.

Rimasero in silenzio per un momento, la schiena di Jungkook ancora girata, la mano che pulsava e il sangue che gocciolava sul pavimento con un ritmo regolare.

"Jungkook," ripeté Taehyung, questa volta più forte, "Per favore dimmi cosa c'è che non va."

"Non c'è niente di sbagliato", sussurrò Jungkook, "Ecco perché fa male".

"Se niente fosse sbagliato non staresti male."

Jungkook, incapace di trovare la forza per stare in piedi, cadde in ginocchio e abbassò la testa.

"Ti amo. Ecco cosa c'è che non va."

Taehyung rimase in silenzio per un momento.

"È sbagliato?"

"Sì."

"Perché pensi che lo sia?"

Jungkook alzò lo sguardo, le lacrime che gli gocciolavano dal mento.

"Non lo pensi anche tu?"

Taehyung rimase in silenzio. Poi, si inginocchiò accanto a Jungkook.

"No."

Jungkook rimase in silenzio.

"Jungkook, è di questo che si tratta?"

Jungkook annuì, guardando di nuovo in basso.

"Ti ho ferito, Jungkook?"

"No, no. Non potresti mai farmi del male. È solo che... sei felice. Quindi, dovrei essere felice. Ma... non lo sono."

"Jungkook, cosa intendi?"

"Intendo Hoseok, Taehyung," mormorò Jungkook, la voce piccola e sconfitta.

"Penso che tu abbia capito male, Jungkook," mormorò Taehyung con comprensione, asciugando le lacrime di Jungkook con il pollice e facendo scivolare le dita sotto la mascella del giovane, sollevando la testa.

"C-cosa?"

"Jungkook, non sto con Hoseok. Non mi piace in quel senso."

Altre lacrime scesero dagli occhi di Jungkook, incontrollabili. Non era sicuro a cosa servissero queste nuove lacrime. Era sollievo? Colpa? Felicità? Vergogna? Confusione?

"Jungkook, ti amo."

Jungkook incontrò gli occhi di Taehyung.

"D-davvero?"

"Sì, Jungkook. Ora per favore smettila di piangere, mi fa male vederti così triste," sussurrò Taehyung, asciugandosi le nuove lacrime.

"Mi dispiace," mormorò Jungkook, quasi impercettibilmente.

Taehyung strinse Jungkook in un dolce abbraccio.

"Adesso è meglio darti una ripulita, ok?" chiese piano.

"S-sì," concordò Jungkook, tirando su col naso.

E con ciò, Taehyung e Jungkook ripulirono e decisero di organizzare una maratona di film.

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*circa 22,5 chili

** Allora, la tipa ha scritto semplicemente "drip" in corsivo, e visto che la traduzione letterale sarebbe "gocciolare", ho scritto così.

Taekook OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora