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feelings

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feelings

un cucciolo si mise ad abbaiare, attirando l'attenzione di minho, quest'ultimo si trovava seduto sulla panchina del parco; mentre un lieve venticello gli scompigliava leggermente i capelli.
cominciò a cercarlo con le mani, l'abbaio era forte quindi non gli sembrava lontano.
sorrise quando l'animale cominciò a strofinare la sua testolina sulla sua gamba, facendosi quindi notare.
lo prese in braccio, accarezzandolo e iniziando a ridere genuinamente quando il cucciolo iniziò a leccargli il viso.
"devi essere davvero carino, ma sai non posso vederti purtroppo" disse con un tono che conteneva sia ironia che amarezza, gli sarebbe piaciuto poter riavere la vista.
continuò quindi a giocare con il cagnolino per qualche minuto, finché una voce familiare lo fece sussultare leggermente.
"felix?" domandò, il cucciolo andò via spaventato.
"ciao hyung" disse il biondino, sedendosi accanto a lui e toccandogli la spalla per fargli capire in quale direzione fosse.
"cosa fai qui?" chiese il corvino.
"ero fuori a fare compere, manga" ridacchiò.
"tu invece?"
"volevo prendere un po' d'aria" rispose sospirando, in realtà era uscito per distrarsi da un momento di tristezza; felix lo notò subito che quella non fosse la verità.
"hyung, stai bene?" chiese ovviamente preoccupato.
"è solo che..sai mi piacerebbe potervi vedere, potervi seriamente guardare negli occhi mentre ci parliamo.." esitò, mordendosi il labbro.
"vorrei poter vedere jisung" concluse arrossendo leggermente, alla vista il biondo sorrise.
erano passate due settimane da quando minho era entrato nelle loro vite e non aveva mai neanche provato a nascondere il suo ovvio interesse nei confronti del più piccolo, quest'ultimo era l'unico a non essersene però accorto.
"sai ti ammiro, nonostante tu non possa vedere la sua faccia, lui ti piace comunque; molte persone pensano solo all'aspetto fisico e non guardano il carattere"
minho sorrise, iniziando a giocare timidamente con le sue dita.
era passato poco, ma provava già qualcosa per jisung, non amore essendo davvero troppo presto; ma la sola presenza del moro gli faceva sempre spuntare un sorriso sul volto e amava quella sensazione.
"riesce a farmi sorridere sempre, stamattina a scuola gli ho detto di essere un po' giù e lui sai che ha fatto?" domandò contento, pensando a quello successo la mattina stessa.
"cosa?" chiese curioso il biondo.
"ha cominciato a raccontare le battute più stupide che io abbia mai sentito" ridacchiò.
"ma, nonostante sapesse che facessero schifo, l'ha fatto per strapparmi un sorriso e io lo trovo davvero dolce"
il biondino fece finta di vomitare.
"basta così, ho il diabete" affermò iniziando a ridere e contagiando anche minho.
egli avrebbe tanto voluto poter vedere jisung, poter vedere il suo sorriso, la forma del suo volto, i suoi occhi che pensava sarebbero stati sicuramente meravigliosi e che si sarebbe perso a guardarli.
avrebbe semplicemente voluto poter sapere come jisung fosse, non perché sapere come fosse d'aspetto avrebbe condizionato i suoi sentimenti, ma perché avrebbe voluto così tanto perdersi a guardarlo per ore e ore.
era certo che il più piccolo doveva essere carino e dolce come si dimostrava caratterialmente, chissà se un giorno lo avrebbe scoperto.
i due parlarono per altri dieci minuti, finché per entrambi non arrivò il momento di tornare a casa.
il corvino si incamminò quindi verso la sua abitazione, dove ad aspettarlo c'erano i suoi genitori.
questi ultimi erano molto distanti dal figlio, quando egli perse la vista non andarono neanche a trovarlo in ospedale.
arrivò davanti la porta, la quale venne aperta da una donna sulla cinquantina; ne un "ciao" o un "come stai?" uscì dalla sua bocca, gli permise semplicemente di entrare nella propria dimora; non guardandolo quasi nemmeno.
non avevano mai avuto un buon rapporto, ma da quando aveva rivelato di essere omosessuale, circa due anni prima, la cosa era peggiorata.
la cena si fece nel silenzio più tombale, terminò il suo pasto ed andò nella sua stanza; sospirando pesantemente.
"chissà cosa sta facendo jisung?" si domandò, sorridendo al pensiero del minore.
quest'ultimo era nella sua camera, scervellandosi per capire gli esercizi di matematica.
"non ce la faccio più!" esclamò il moro, in preda alla frustrazione.
terminò il più velocemente possibile, aveva davvero bisogno di dormire.
sbadigliò per il troppo sonno, mettendosi il pigiama e sdraiandosi nel suo comodo letto.
cominciò a pensare alla giornata di oggi, guardando il soffitto.
aveva raccontato proprio delle battute squallide a minho, ma era riuscito a farlo ridere e quello era l'importante.
il suono della sua risata l'avrebbe ascoltato per ore, era davvero bella.
quando stava con lui provava delle sensazioni davvero piacevoli, lo facevano stare bene e di questo ne era felice.
si addormentò con un sorriso sul volto, sperando che il mattino arrivasse presto e che potesse stare con il maggiore il prima possibile.

-spazio me-
HELLO
scusate se non sono attiva come prima, ma ho già iniziato a studiare molto :(
come state?
ily <33

blind boy {minsung}Where stories live. Discover now