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fever

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fever

una foglia di un verde scuro cadde sulla testa di jisung, a causa del vento.
quest'ultimo fece una smorfia per la sorpresa e con la mano destra la tolse, gettandola al suolo.
si stava dirigendo verso la sua scuola, contento di poter vedere minho e stare con lui; non sapeva cosa fosse quella sensazione che provava tutte le volte che il maggiore semplicemente gli stava accanto, ma non gli dispiaceva affatto.
era passato poco meno di un mese dal loro primo incontro, eppure lui sentiva che il più grande avesse bisogno di qualcuno, qualcuno che gli stesse affianco, qualcuno che si prendesse cura di lui, qualcuno che gli facesse capire di essere abbastanza per tutto; pensava di essere lui quel qualcuno.
non voleva darsi delle arie, non lo fraintendete, ma un qualcosa che non sapeva spiegarsi legava lui e minho in maniera particolare rispetto a tutti gli altri.
si sentiva come se, per essere davvero completo, avesse bisogno di lui accanto, chissà se anche il maggiore la pensava così.
arrivò davanti il cancello, con un sorriso; quest'ultimo però si spense, quando notò che il corvino non fosse ancora in aula.
chiese a felix e agli altri, ma non ne sapevano nulla.
gli sembrava strano, minho è sempre stato presente a lezione; ma non poteva sapere il motivo della sua assenza.
si sedette quindi al suo posto, cominciando quella noiosa e lunga lezione di fisica; per la quale non aveva neanche fatto i compiti.
"cazzo, li ho scordati di nuovo!"

skip time

quando finalmente le lezioni terminarono, il moro decise di passare da casa di minho; forse era esagerato, ma la preoccupazione aveva sempre la meglio su di lui.
un leggero vento gli scompigliava i capelli, era quasi ottobre e il caldo stava pian piano sparendo; si mise per tale ragione una leggera giacca che aveva conservato nel suo zaino.
riprese poi a camminare, sorridendo quando un gatto iniziò a fargli le fusa; strofinando la sua morbida guancia sulla sua caviglia.
si abbassò per accarezzarlo, ampliando il suo sorriso.
"sei adorabile" sussurrò, notando di essere arrivato sotto casa del corvino.
salutò perciò l'adorabile creatura, suonando poi il citofono di casa "lee".
dovette aspettare qualche secondo, quando la voce roca di minho disse un "chi è?" dalla casa.
"sono jisung, posso entrare?"
il maggiore non rispose, aprí il portone e lo fece salire; jisung prese l'ascensore dirigendosi al piano di sopra.
minho, dopo aver sistemato il citofono, aprí la porta di casa, iniziando a cercare il moro con una mano.
"jisungie?"
l'interpellato sorrise, toccando la mano del più grande; che si spostò per farlo entrare.
"scusa se sono venuto senza preavviso, non c'eri a scuola ed ero preoccupato" arrossí per l'imbarazzo, ma si tranquillizzò quando vide il sorriso genuino che increspava il viso del corvino.
quest'ultimo tossì un paio di volte, per poi strofinarsi gli occhi con le mani.
"stai tranquillo hannie, mi facevano male la testa e la gola; non sono venuto per questo"
jisung notò il viso pallido del suo hyung, portò quindi una mano sulla sua fronte; sgranò gli occhi.
"hyung, ma tu scotti!"
lo prese per un braccio, portandolo in camera sua e facendolo stendere.
"hai un termometro?" domandò, evidentemente preoccupato.
"sto bene jisung"
"ti ho chiesto se hai un termometro" chiese ancora serio, a volte minho poteva essere davvero cocciuto.
quest'ultimo, capendo che non ci fosse niente da fare, affermò che il termometro dovesse essere al piano di sotto; in cucina.
il minore corse nella stanza indicata, guardandosi intorno; lo trovò dopo qualche minuto.
"apri la bocca"
il corvino fece come richiesto.
"okay, mentre aspettiamo ti bagno la fronte"
prese una bacinella e un pezzo di stoffa, che immerse poi nell'acqua; lo portò a pochi centimetri dalla fronte di minho e, dopo qualche attimo di esitazione dovuto all'imbarazzo, glielo poggiò delicatamente.
il termometro suonò dopo pochi minuti, jisung lo prese e vide che il maggiore aveva la febbre alta.
"hai 39, non posso lasciarti da solo"
"hannie, starò bene vai pure a casa" disse sforzando un sorriso, aveva la voce rauca ed era pallido; era evidente che stesse male.
"non dire sciocchezze, vivi da solo, stai male e neanche ci vedi!" si tappò la bocca dopo quell'affermazione, la quale avrebbe potuto anzi dovuto evitare.
sapeva bene quanto minho odiasse il non poter vedere, eppure la preoccupazione mischiata alla stanchezza del fatto che il corvino fosse così testardo, lo fece straparlare.
"m-minho hyung scusa io-"
"esci, voglio dormire"
il maggiore si tolse il panno dalla fronte, girandosi di spalle e chiudendo gli occhi.
il moro decise di non controbattere, si sentiva tremendamente in colpa ma non voleva farlo arrabbiare ulteriormente; uscì quindi dalla stanza e lo lasciò riposare.

2 ore dopo

minho venne svegliato da una presenza nel suo letto, si strofinò gli occhi; era ancora assonnato.
"jisung, sei tu?" chiese con voce impastata dal sonno.
si sentì stringere dalla vita e percepì un peso sul petto.
"jisung?"
"h-hyung scusa, non volevo dire quelle cose..ero preoccupato"
il minore stava chiaramente piangendo, l'altro lo capì dalla voce e dai singhiozzi spezzati che uscivano dalla sua bocca.
ovviamente un sorriso si formò sulle sue labbra, come poteva rimanere arrabbiato con lui? non era possibile, lo sapeva bene.
"non fa niente"
il moro si strinse maggiormente al corvino, non volendosi assolutamente staccare.
"vieni più vicino, voglio accarezzarti il viso"
fece come richiesto, il maggiore prese ad accarezzargli gli zigomi; cacciando via le lacrime che gli stavano rigando le guance.
jisung arrossì, mentre un calore si espandeva per tutto il suo corpo; adorava quella sensazione.

"vorrei tanto vederti hannie"

-spazio me-
yoh per colpa della scuola non riesco ad aggiornare e ho l'urto but but eccomi qui :))
come state?
ily

blind boy {minsung}Where stories live. Discover now