Cap. 9

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Negli ultimi mesi ero sempre triste e ho rischiato di perdere il controllo più di una volta.
Tutti continuavano a chiedermi se stessi bene e mettevo una maschera non facendo notare tutto il dolore che mi portavo appresso, solo Silente e Hagrid sapevano la mia situazione.
Hagrid stesso cercava di farmi ridere. Le mie giornate le passavo con Fierobecco è strano a crederci ma è un buono amico e soprattutto molto bravo nel lavoro di psicologo. Mi sedevo lì insieme a lui e mentre gli accarezzavo la testa gli dicevo tutta la mia vita, tutti i miei dolori che ho dovuto affrontare nella vita e mi sentivo una nullità.
Una volta gli dissi: <Becco io mi sento un mostro, una nullità. Come posso avere questo potere se non posso proteggere le persone a cui tengo. Hanno ragione le persone io sono un mostro e merito di morire>
E lui rispose: <Tu non sei un mostro. Non permettere a chi non riesce a vedere la verità di dirti chi sei. Tu sei la fiamma che non può essere estinta. Sei la stella che non si può smarrire. Sei chi sei sempre stata, e questo basta e avanza. Chiunque ti guadi e veda quello che dici è cieco>.
Le vacanze natalizie si avvicinavano, sia Ron che Hermione avevano deciso di rimanere a Hogwarts, e anche se Ron disse che era perchè non poteva sopportare l'idea di due settimane con Percy, e Hermione insistette che aveva bisogno di andare in biblioteca ma sia io che Harry sapevamo benissimo che lo facevano per tenerci compagnia.
Con la gioia di tutti quanti ovviamente tranne la mia e quella di Harry, l'ultimo fine settimana del trimestre fu programmata un'altra gita a Hogsmeade.
Il sabato mattina della gita a Hogsmeade, Harry ed io stavamo camminando nei corridori, dopo aver salutato Ron ed Hermione, quando...
<Psst... Sira, Harry!> E subito dopo due persone ci presero di peso e ci portarono in un posto isolato, ovviamente quei chi mai poteva essere se non i due deficienti ma miei preferiti, gemelli Wesley.
<Che cosa fate?> chiese Harry
<Perchè non siete ad Hogsmeade?> chiesi
<Regalo in anticipo per entrambi, Harry e Sira> disse Fred mentre con un gesto teatrale tirò fuori un oggetto fuori dal suo mantello, era una semplice pergamena.
<Scusa ma il nostro regalo sarebbe una pergamena?> chiesi ai gemelli <Vi siete alleati con Piton per farmi fare il doppio del lavoro?>
<No, no. Questo è il segreto del nostro successo> disse George sfogliando il foglio.
Ci raccontarono come se ne erano presi in possesso nel loro primo anno, nel ufficio di Gazza e la presero nella scatola delle 'Cose Requisite-Pericolo'.
<E voi sapete come usarla?> chiese Harry non credendoci
<Ma certo. Questo tesorino ci ha insegnato più cose di tutti gli insegnanti della scuola messi insieme>
<Se è così allora dimmi qualcosa su Piton, vi prego lo voglio sputtanare un pochino> chiesi
<Va in bagno almeno 10 volte al giorno, o ha la vescicola piccola o si lava i capelli così tanto da averli rovinati come li ha> disse Fred con un ghigno.
<Volete prendermi in giro> dissi ridacchiando mentre incrociavo le braccia al petto.
<Ma davvero?> disse George.
Estrasse la bacchetta, sfiorò il foglio e disse: <Giuro solennemente di non avere buone intenzioni>.
E all'improvviso vidi sottile righe d'inchiostro cominciarono a spuntare come una ragnatela dal punto in cui la bacchetta di George aveva toccato il foglio. Si univano, si incrociavano, si allargavano in tutti gli angoli della pergamena. Parole presero a fiorire in testa alla pagina, grosse parole nere e aggraziate che dicevano:

I SIGNORI LUNASTORTA, CODALISCIA, FELPATO E RAMOSO
CONSIGLIERI E ALLEATI DEI MAGICI MALFATTORI
SONO FIERI DI PRESENTARVI
LA MAPPA DEL MALANDRINO

Era una mappa che mostrava ogni particolare del castello e del parco di Hogwarts. Ma la cosa davvero sorprendente erano le minuscole macchie d'inchiostro che si muovevano sulla carta, ciascuna contrassegnata da un nome scritto.
La guardai meglio e si poteva vedere in alto a sinistra il professor Silente intento a camminare su e giù per il suo studio; il gatto del custode, Mrs Purr, si aggirava per il secondo piano; ma notai anche un'altra cosa la mappa mostrava anche dei passaggi segreti che non avevo mai visto. E molti di essi avevano l'aria di condurre...
<... dritto a Hogsmeade> disse Fred, indicandone uno col dito. <Ce ne sono sette in tutto. Ora, Filch conosce questi quattro> e li segnò, <ma siamo certi di essere i soli a conoscenza di questi. Lascia perdere quello dietro lo specchio del quarto piano. L'abbiamo usato fino all'inverno scorso, ma c'è stata una frana e adesso è bloccato. E credimi che nessuno abbia mai usato questo, perchè il Platano Picchiatore si trova proprio sopra l'entrata. Ma questo porta dritto nella cantina di Mielandia. L'abbiamo usato un sacco di volte. E come avrai notato, l'ingresso è fuori da questa stanza. Si passa dalla gobba di quella vecchiaccia orba>.
<Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso> sospirò George, accarezzando la parte superiore del foglio. <Gli dobbiamo così tanto>.
<Nobili signori, che hanno lavorato instancabilmente per aiutare una nuova generazione di fuorilegge> disse Fred solennemente.
<Giusto> aggiunse George in tono vivace, <e non dimenticare di cancellarla dopo che l'hai usata...>
<... altrimenti potranno leggerla tutti> disse Fred in tono d'avvertimento.
<Devi solo darle un altro colpetto e dire 'Fatto il misfatto'! E sparirà tutto.>
<Allora, Harry, Sira, comportatevi bene> disse Fred imitando Percy.
<Ci vediamo a Mielandia!> disse invece George strizzandoci l'occhio.

Sira Black, l'ultima erede Where stories live. Discover now