Capitolo 1 - L'inizio di tutto

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Remus si trovava nello scompartimento, e osservava dal finestrino il binario 9 e 3/4 pieno di gente. Era il suo primo anno a Hogwarts, e nonostante fosse molto emozionato all'idea di conoscere nuove persone della sua età (avendo studiato a casa, era molto solo), si era tenuto in disparte, scegliendosi quel posticino isolato in uno scompartimento pressocché deserto, fatta eccezione per una ragazza dai capelli rossi che chiacchierava con un ragazzino smunto con i capelli neri e unti. Aveva appena finito di sistemare il suo baule, sperando che non gli cadesse in testa, quando nel vagone entrò un ragazzo. Remus pregò che non si sedesse vicino a lui. Avrebbe dovuto intavolare una conversazione, o forse presentarsi. Questo genere di cose non faceva per lui. Si rimproverò mentalmente: cosa pensava prima? Di fare amicizia? Se voleva che il suo segreto rimanesse tale, non poteva permettersi di andare in giro a stringere nuove amicizie come se nulla fosse. Cosa gli era saltato in mente quando Silente era venuto a casa sua per suggerirgli di frequentare Hogwarts? Aveva fatto un enorme sbaglio, forse era ancora in tempo per scendere dal treno...

"È libero qui?" domandò il ragazzo che era entrato nello scompartimento, interrompendo le febbrili elucubrazioni di Remus.

"Credo di sì" rispose allora lui titubante. Il ragazzo si sedette nel sedile di fronte a lui, rivolgendogli un ampio sorriso. Remus lo squadrò meglio. Era un ragazzo smilzo, con gli occhiali gli cadevano sghembi sul naso, e aveva una massa arruffata di capelli che gli copriva la fronte, dandogli un'aria furbetta. Il nuovo arrivato allora gli chiese: "Come ti chiami?"

"Remus, e tu?" rispose Remus con un mezzo sorriso. Non gli pareva vero, finalmente poteva presentarsi a qualcuno. Aveva provato e riprovato quella frase allo specchio per ore durante l'estate, in vista del primo giorno. Tutte le preoccupazioni stavano lentamente svanendo, mentre la sua diffidenza calava, lasciando spazio al ragazzino solare di sempre.

"James Fleamont Potter, al tuo servizio" rispose l'altro, con un occhiolino. 

"Piacere" disse educatamente Remus. Dopotutto, forse non sarebbe stato così male. La porta del vagone venne spalancata nuovamente da un ragazzo alto, con folti capelli neri e gli occhi grigio tempesta, che percorse lo stretto corridoio con un portamento invidiabile. Remus si rese conto di averlo fissato per tutto il tempo, e si affrettò a distogliere lo sguardo, per poi posarlo nuovamente sulla figura del ragazzino, quando gli chiese se potesse sedersi vicino a lui. Remus con una scrollata di spalle annuì, e l'altro prese posto vicino a lui, di fronte a James, che scrutava il nuovo arrivato con interesse. 

"Come ti chiami?" chiese Remus, dopo che il ragazzo ebbe sistemato il suo baule.

"Sirius" rispose lui. "E voi?" Aveva volontariamente omesso il cognome, per evitare che qualcuno fosse influenzato dai pregiudizi. Magari così si sarebbe fatto finalmente qualche amico. Non voleva che tutti pensassero che fosse come tutti gli altri Black. 

Gli altri due si presentarono. Il ragazzo carino con i capelli dorati borbottò un impacciato "Remus", mentre l'occhialuto proclamò il suo "James Fleamont Potter" con uno scintillio malandrino negli occhi. Quei due già gli piacevano, decise Sirius. 

Poco dopo, finalmente il treno inizio a sferragliare sui binari. Una donnina rubiconda entrò allora nello scompartimento. "Qualcosa dal carrello, cari?" chiese gentile. James si girò verso i suoi compagni di viaggio:

"Volete qualcosa, ragazzi?" 

"Io prendo un pacchetto di Gomme-Bolle Drooble" 

"Tu, Sirius?"

"Gelatine Tuttigusti +1, oggi mi sento audace" rispose lui con un ghigno divertito. 

"Attenzione, un vero Grifondoro!" esclamò James, prendendolo allegramente in giro. Poi consegnò alcune monete alla signora del carrello, che procedette passando al vagone successivo, mentre Remus cercava di aprire il pacchetto di gomme piuttosto contrariato per aver lasciato che pagasse James. Sirius d'altro canto, si strafogava senza ritegno di gelatine ("Fanculo le buone maniere!"), facendo smorfie assurde quando ne beccava una con un sapore particolarmente disgustoso, che sia James che Remus trovavano esilaranti. 

Marauders: a HistoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora