Capitolo 30 - Back to Black

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Remus spostava lo sguardo da una parte all'altra alla ricerca di James o Peter, più specificatamente di Sirius. Salutò distrattamente Hope e Lyall dietro di lui, e si buttò a capofitto nella folla. Trovò James dopo qualche minuto. O meglio, fu James a trovare lui. 

"Remus!" esclamò felicemente travolgendolo in un abbraccio. 

Remus sorrise leggermente. "Da tanto che non ci si vede, eh?".

James ricambiò il suo sorriso complice. "Già. Appena quarantotto ore, no?"

"Peter?"

"Mi pare di averlo già visto salire"

"Sirius?" avrebbero voluto chiedere entrambi, ma nessuno dei due lo fece. Salirono sul treno. Gli scompartimenti erano quasi tutti occupati, quindi dovettero attraversarli quasi tutti. 

"Signore" James si apprestò a fare un inchino galante in direzione di Mary, Marlene e Dorcas e un occhiolino a Lily, che fece una smorfia e guardò altrove. 

"Quest'anno niente più trecce?" la prese scherzosamente in giro James, alludendo al grazioso fiocco rosso sulla molletta teneva i capelli di Lily fermati ordinatamente al lato del suo viso, evidenziandole gli stupefacenti occhi verdi.

"Oh, non rompere, Potter" disse lei, togliendosi il fiocco dai capelli, e mettendoselo nella tasca dei jeans chiari. 

"No, non farlo, ti sta bene, davvero non volevo... scusa" avrebbe voluto dire James. Ma sarebbe sembrato tutto troppo serio, e quello in fondo era solo uno stupido fiocco rosso, e Marlene, Dorcas e Mary stavano ridacchiando, quindi alzò le mani, fece un sorriso sarcastico e lasciò perdere. 

"Avete visto Sirius?" chiese Remus. 

Altre risatine. "Oh, è di là" rispose infine Mary arrossendo violentemente. 

"Sì, giusto..." Remus era un po' stranito dall'intera situazione. Cosa c'era di tanto divertente?

Lily sembrò avere pietà di lui. Scosse la testa in un silenzioso lascia perdere, e Remus rinunciò. James ringraziò le ragazze, e lui e Remus entrarono nello scompartimento. Sirius era seduto vicino al finestrino, e stava guardando fuori. Indossava una maglia di Bowie, i capelli gli si erano allungati ulteriormente nel corso dei tre mesi estivi, e adesso i ciuffi frontali gli incorniciavano gentilmente il viso. Finalmente parve accorgersi di loro. 

"Oh, ciao" disse con un sorriso. Sembrava stesse bene.

Remus sentì la rabbia iniziare a montargli dentro. Due mesi di assoluto silenzio, di inutili lettere spedite senza risposta, e la cosa migliore che aveva da dire dopo tutto questo era "Oh, ciao"?

"Ciao, amico" James si precipitò a sedersi affianco a lui, iniziando a riempirlo di domande. Remus avrebbe voluto fare la stessa cosa, ma era orgoglioso, quindi quando James chiese cosa gli fosse successo durante l'estate e Sirius rispose in tono leggero, il lupo mannaro si prese tutto il tempo per sistemare il baule e il resto dei bagagli come meglio poteva, per poi mettersi a sedere nel posto davanti a Sirius, determinato a non incrociare il suo sguardo. 

Ciao anche a te, Remus, pensò Sirius.

"Quindi, uhm, com'è andata l'estate?" chiese a James, guardando Remus che si sistemava davanti a lui.

"Benissimo! Ci sei mancato però. Giocare da soli a Quidditch è complicato". James quindi si lanciò in una dettagliatissima spiegazione delle proprie vacanze. Sirius non smetteva più di ridere, e questo non faceva altro che irritare Remus. Oh, quindi non avrebbero fatto altro che ignorare i due mesi di silenzio di Sirius e tutti amici come prima? Perfetto. Grandioso, perfino. A Remus andava benissimo. 

Marauders: a HistoryWhere stories live. Discover now