49) un babbo natale celtico

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«NOW I GOT, MYY BABYYYY» Alice concluse di sistemarsi i ciuffi davanti.

Ascoltarono quella canzone tre volte.

«Pronte?» Marlene se ne stava seduta a gambe stese sul letto con uno specchio in mano.
«Falla finita, ci stai bene, ora noi andiamo a dare un'occhiata a Dorcas, stai ferma qui e non avere una crisi» Emmeline aprì la porta del dormitorio.
«Ora che me lo dici» rispose sarcastica McKinnon.

Tutte le ragazze si trasferirono nella camera di Crystal.

«Dorcas?»
«Arrivo! Stavo pensando di legarmi i capelli, ma non saprei.»
«Stanno bene naturali, andiamo?» Isabel spostò la sedia della scrivania di Crystal per sgombrare il passaggio.

«Luke è già arrivato?»
«No... Non penso, boh.»
«Se volete vado a controllare» si offrì Potter.
«Vuoi scendere?»
«Non ho nessun ragazzo con cui fare la scena delle scale quindi sì, al massimo poi ritorno su.»

«Oh andiamo, come se James-»
«Lils ti voglio bene e adoro vederti con mio fratello, ma se in una serata come questa dove tu rientri nei canoni di figlia d'Afrodite concentra l'attenzione su di me, la sorella, allora lascialo e scappa il più lontano che puoi e non tornare mai più» l'avvertì facendola ridacchiare.

«Comunque ti sta bene l'arancione» commentò Emmeline verso Mary.
«Grazie! Alice pensa che sia troppo acceso.»
«L'arancione per te è troppo acceso, ma non ho mai detto che ci stai male.»

«Io vado a vedere se c'è Luke ad aspettare» Crystal si sistemò il velo blu scuro che le si posava sull'incavo dei gomiti, passandole dietro la schiena.

«Devi finire di truccarti!» le ricordò Marlene, che stava origliando dall'altra stanza.
«Tu concentrati sul non vomitare, al trucco penso dopo» le sorrise, poi scese di corsa le scale.

«Allora Dor- Cristo santo!» Isabel si bloccò sulla porta del bagno.
«Ma se mi hai aiutata tu a prepararmi!» disse imbarazzata.

«È figa?» Mary la raggiunse curiosa. Strabuzzò gli occhi, voltandosi a chiamare il resto delle ragazze.

«Vedi che hai fatto bene a prenderlo viola!» disse eccitata Alice.

⭐️🌟⭐️🌟

«Crystal?» James la notò vicino al quadro.
«Un secondo» rispose lei. «Le facciamo incontrare prima, in caso poi Peter le porta fuori accompagnando anche Marlene e dopo vi dividete.»
«D'accordo» annuì Luke. «Però... Dato che non dovrei sapere la posizione della sala comune, posso entrare? Così non mi beccano.»
«Va bene» si fece da parte per farlo entrare.

«Jay-Jay» salutò Jackson, spostandosi a sedere vicino al camino.
«Sì ciao, ora possiamo parlare?»
«Sì ma veloce che devo tornare dalle raga- Ti sei finalmente aggiustato i capelli» notò in quel momento, arruffandoli leggermente con la mano.

«Li ho pure sistemati quindi se per favore eviti» le diede una botta leggera sul polso.
«Va bene, che è successo?» lo guardò in faccia, aspettando tranquilla la risposta.

James si morse l'interno guancia, indeciso su come dirlo e soprattutto di cosa parlare.

«Prima ho... ho parlato con Sirius» cominciò.
«Quindi avete fatto pace, menomale.»
«Sì, no, pace non è la parola giusta, ma non è di questo che voglio parlare.»
«Okay, in caso può aspettare? Perché devo davvero tornare dalle ragazze» iniziò a camminare verso le scale dei dormitori femminili.
«No non può» la fermò brusco.

«James devi fare veloce.»
«Mi sono fatto dire del... sottomondo, o qualunque cosa sia, non so come chiamarlo.»
«Oh.»

Crystal perse la voglia di salire dalle ragazze.

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