3) il bambino del budino

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Waterloo - ABBA

"Destra, sinistra, dritta poi svolta ancora a sinistra e dovresti essere arrivata" dopo sette anni faceva ancora fatica a orientarsi per raggiungere le classi nei sotterranei. Infatti di solito le raggiungeva insieme a suo fratello, ma quella volta era dovuta tornare indietro per recuperare un libro e si stava perdendo.

Aveva iniziato a correre per i corridoi senza guardare dove mettere i piedi e, infatti, nello svoltare velocemente un angolo andò a sbattere contro un altro studente.

«Scusa» si rialzò di corsa per raccogliere i libri caduti.
«Fa niente» l'aiutò. Crystal cercò di infilarli nella borsa, ma nella foga fece un casino.
«Aspetta» l'altro si chinò per aiutarla.

Nel mentre che aiutava, Crystal si concentrò a osservarlo. Aveva un'aria familiare.
Capelli carbone boccoluti, labbra e naso sottile, occhi grigi. E quando si mise in piedi passandole la borsa, si rese conto del portamento elegante. Ne era convinta: aveva davanti un Black. E le bastò concentrarsi sugli occhi e la cravatta verde-argento per capire di quale Black si trattasse

Si sapeva che c'era un'altra coppia di fratelli famosa per gli occhi. E quella coppia erano i Black. Sirius e Regulus erano gli unici in tutta la scuola ad avere gli occhi di un grigio acceso, come se dentro di essi si stesse gonfiando una tempesta.

«Regulus» mormorò fissando le guance scavate che in quel momento si erano arrossate.
«Oh, ricordi il mio nome» disse stupito.
«C-Ci siamo già parlati? O scontrati?» chiese Crystal, cercando di ricordarsi altri incontri.
«Solo qualche volta» lasciò cadere l'argomento.
«Tu...» Crystal lo osservo meglio, «tu sei il bambino del budino!» esclamò.

Si ricordò di avere già parlato con Regulus da bambina. E, per quanto le facesse male, il ricordo di quel giorno riaffiorò cristallino.

Era al terzo anno quando si era rintanata in un corridoio deserto dopo una litigata con Sirius e uno del secondo le si era avvicinato cautamente.

"Che ci fai qui?" le chiese. Lei scosse la testa facendo capire che non voleva essere disturbata.
"Di solito questo è il mio posto" mormorò con un filo di voce, ma lei riuscì lo stesso a sentirlo.

Aveva alzato lo sguardo e si era ritrovata davanti un ragazzo ricoperto dalla testa ai piedi di budino al cioccolato.

"Che t'è successo?" gli chiese.
"Oh, ti riferisci al budino?" rise leggermente. "Per i Grifondoro del quinto anno è divertente ricoprire di cibo i Serpeverde del secondo" esitò guardandola.

Capendo cosa le stesse chiedendo, Crystal acconsentì a farlo sedere accanto a sé. Regulus scoppiò a ridere al rumore molesto che fece il budino quando venne schiacciato dal suo peso corporeo.

«Sono io» annuì in imbarazzo. Veniva ricordato per molte cose, come essere il possibile successore di casa Black, il fratello minore di Sirius o il Serpeverde più maturo per la sua età, di certo non per essere stato ricoperto di budino.

«Sei... diverso» dichiarò osservandolo. Ora che ci pensava bene tutti i ricordi che aveva con Regulus la collegavano all'immagine di un ragazzo minuto e timido.
«Oh, immagino sia un complimento» disse per gioco.
«Altroché» esclamò annuendo.

Regulus alzò le sopracciglia, stupito da quella risposta veloce.
«Credo sia meglio che tu vada» cercò di cambiare argomento. «Pozioni sta per iniziare»
«Cosa? Oh sì... hai ragione io-» si bloccò per fissarlo stranita, «Come sai che ho pozioni?»
«Beh ho visto che hai appresso i libri di Pozioni e  le mie cugine hanno Pozioni con i Grifondoro» iniziò a spiegare. «Quindi non voglio che tu faccia tardi» fece per sorpassarla.

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